Alla Ricerca Di Bucky (parte 2)

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Giulia's pov
Sono in macchina con Steve da un bel po' mentre Sam ci segue dall'alto, avvisandoci nel caso notasse qualcuno di sospetto

Io: "Piccola aquila, hai già contattato Scott?"

Gli domando tramite l'auricolare, facendo sorridere leggermente anche il capitano

Sam: "Non chiamarmi così! E no, non abbiamo bisogno di tick-tack! E poi meno siamo meglio è, giusto?"

Io: "Sam, o chiami Antman o dirò a Steve come vi siete conosciuti!"

C'è un attimo di silenzio. Un attimo molto lungo.

Sam: "Mi fermo un secondo su quell'edificio e lo contatto. Mi tolgo l'auricolare, perciò se dovete contattarmi dovrete usare un altro metodo"

Steve sorride nuovamente, attirando la mia attenzione

Io: "Che c'è?"

Steve: "Nulla. È solo che... È strano. Mi sembra quasi di rivive un-"

Io: "Flashback? Dejavu? Si è normale... A volte capita"

Steve: "Posso farti una domanda? Non sei obbligata a rispondere, ovviamen-"

Io: "È una di quelle che se non rispondi è come se avessi risposto?"

Steve: "Diciamo di si. Ecco... Come... Ehm... Io... Anzi, lasciamo perdere va"

Lo vedo in difficoltà e la cosa un po' mi dispiace, così provo a capire da sola cosa gli capita.

Domanda stile Natasha... Imbarazzante... Oh no, voleva seriamente domandarmi quella cosa?!
Beh mi rifiuto di rispondere! Va bene che ho detto alla squadra che avrebbero potuto domandarmi qualsiasi cosa, senza alcun imbarazzo, e che avrei anche fatto da psicologa in casi di emergenza... ma questo no!

Però...

Faccio un respiro profondo e, guardando dal finestrino rispondo alla sua domanda esistenziale

Io: "No, non baci affatto male se era questo che volevi chiedermi. Anzi..."

Steve: "N-non era questo! Io..."

Mi volto verso Steve, alzando un sopracciglio

Io: "Ti conosco bene, Steven. E so anche che Nat sa usare bene le parole... Perciò non preoccuparti, la ragazza che ti bacerà non avrà da lamentarsi"

Steve: "... Grazie... Credo"

Io: "O ragazzo, ovvio. Nel caso-"

Steve: "Dai smettila con queste storie! Su scendiamo, siamo arrivati"

Scendo dalla macchina e appena metto piede a terra sento Sam atterrare dietro di noi.
Di fronte a me c'è un palazzo che sembra cadere a pezzi, con più crepe che tegole del tetto

Sam: "Okay capitano, illuminaci!"

Steve: "Beh... Era un locale abbastanza conosciuto, una volta. Io e Bucky venivamo qui il Sabato sera, quando avevamo bisogno di distrarci, perciò... "

Steve's pov
Ora che Wilson me l'ha chiesto non so di preciso il motivo per cui li ho portati qui e non in un altro posto, ma se Bucky sta mettendo gli indizi come penso allora non può essersi scordato di questo edificio. Non... Non può averlo dimenticato.

Apro la porta con delicatezza, per paura che crolli, e appena facciamo un passo all'interno dell'ex locale un' aroma di rum e candeggina ci invade le narici

MONDI PARALLELI [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora