Capitolo 5

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Josephine

Le prime luci dell'alba irradiano il cielo, Sahara ha poggiato il suo testone sulle mie gambe.
Sono seduta sul cornicione della finestra ad aspettare.
Non ho più sue notizie da un paio di mesi.
Sembra sparito nel nulla, non so se sia positivo oppure no.
Due figure si fanno strada tra i folti alberi, non riesco ad individuarli bene. Sahara si mette sull'attenti, balzo in piedi e prendo la pistola. Esco correndo dalla mia stanza e busso alla porta di Elaja.
"Che c'è?"bofonchia.
Entro nella sua stanza e cammino spedita verso la finestra.
"Sta arrivando qualcuno." Induco il punto in cui ho visto i due uomini. Solo ora noto che ha indosso solo i boxer e c'è una donna nel suo letto, oh mio Dio! Mi copro gli occhi e cammino alla rinfusa cercando di uscire. "Che figuraccia " mormoro continuando a muovermi a tentoni.
" Jo che ci fai qui? "
Cosa vuole mia sorella ! Aspetta se in stanza siamo in tre , la ragazza nel letto è...Aisha! Mi sposto la mano dal viso.
" oh mio Dio !" urlo , non è il momento per fare le prediche! Esco dalla stanza.
Attraverso la zona della piscina ed esco fuori. Mi appiattisco contro il muro e appena aprono la porta, li punto la pistola contro. Entrambi sollevano e uno dei due scoppia a ridere e si sposta la kefiah dal viso.
"Papà " sussurro. Lancio la pistola in aria come se fosse un pezzo di carta e gli corro incontro e lo abbraccio.
"Ciao. "
Mi stringe a sé teneramente. Mi allontano da mio padre e abbraccio mio fratello. 
"Piano sorellina!" Mi mostra il suo braccio rotto. 
"Scusa. "
"Cosa volvevi fare con quella pistola in mano ?" borbotta mio padre indicando la pistola sul pavimento.
"Pensavo che ci stessere attaccando!"
" Jo ma che diavolo..."irrompe mia madre. Appena il suo sguardo si incrocia con quello di mio padre, corre verso di lui e lo stringe a sé.
Mi domando dove sia finito Christopher, non è venuto e non ci sono più sue notizie.
"Lui sta bene, vedrai che arriverà " bisbiglia mio fratello alle mie spalle, sembra che mi abbia letto nel pensiero. 
"Dove si trova ?"
Prima che possa rispondere mia madre si fionda su mio fratello e non ho più la possibilità di proseguire il discorso con lui. Almeno so che sei vivo .Non capisco perché lui non sia qui , mi fa rabbia pensare che abbia preferito la sua città a me ! Troppe aspettative mi illudo come sempre!
Speravo che lui potesse scegliere me,
ma non è così! Ha scelto il potere invece di qualcosa di più.
Potevo dargli tutta me stessa ma a quanto pare non gli basto, non sono abbastanza per lui.

Aisha continua a fissarmi imbarazzata, la sua piccola scappatella con Elaja non è rilevante per il nostro rapporto.
"Cos'ha tua sorella ?"
Volgo lo sguardo verso il volto di Sam. 
"Nulla..." ribatto facendo spallucce. "Perché ?"
Se ne è accorta che c'è qualcosa che non va.
"Ha quello sguardo da mi dispiace per il pasticcio che ho combinato. Sai quando fai quelle stronzate di cui ti penti amaramente ?"
Vuole estrapolarmi in tutti i modi la risposta ma non otterrà nulla.
" Jo vieni! "
Mio padre mi fa cenno con la testa di raggiungerlo. 
"Salvata" ribatte Sam con sguardo giocoso. 
"Non ho nulla da dire a riguardo, Sam" ribatto sollevandomi dalla poltrona. Raggiungo mio padre che cammina avanti con passo deciso. Stento a mantenere il suo passo, sembra diverso, non so come ma lo percepisco. 
"Sembri  distante..." mormoro alle sue spalle, i suoi modi sono decisamente più rigidi.
"La morte non è mai qualcosa di piacevole, ci rende diversi. Non è piacevole per me uccidere ragazzi dell'età di tuo fratello, ma quando c'è in gioco la vita della mia famiglia non posso evitarlo sono sincero..."risponde continuando a camminare.
Entra nel suo studio e chiude la porta dietro di me , nel suo ufficio ci sono anche Elaja e Karim.
Io cosa centro?
"Siediti" ordina mio padre battendo una mano sulla spalliera di una sedia , faccio come mi dice ma continuo a non capire che ci faccia nel suo studio!
"Non so come tu abbia fatto ad innamorarti di quello psicopatico esaltato di Hudson, comunque il punto non è questo ma ciò che volevo chiederti è se sei ancora innamorata di lui ?"
Perché questa domanda con tutti loro in studio davanti?!
"Non mi sembra il caso di parlare dei miei sentimenti con tutti qui presenti" ribatto stando sulle mie.
"Dillo è basta tanto sappiamo già la risposta!" ringhia Karim. 
"Provo ancora un ...." Non ho il coraggio di dirlo, soprattutto mentre mi fissano così mi sento a disagio ."Profondo affetto!"
"Profondo affetto che si prova per un fratello ?" Mi stuzzica mio padre.  
"Papà, io lo amo !Contento ?!" Incrocio le braccia al petto. 
"È quello che volevo sentire,  puoi andare."
Mi liquida così?!
"Perché ?"
Non riesco a capire il motivo per il quale mi abbia richiesto di fare una confessione del genere davanti a tutti! 
"No. mi serve altro..." conclude. 
"Cosa vorresti fare? Incatenarlo e portarlo qui ? Se lui non prova nulla, non elemosinerò il suo affetto" ribatto decisa. 
"Lo so benissimo, ci serve giusto una piccola spinta..."ribatte ammiccando.
Elaja si alza in piedi e mi spinge verso la porta, quasi mi ci schianto contro.
"Che modi !" borbotto. Mi spinge fuori la porta e mi chiude la porta in faccia ! Ma che maleducato, non ci si comporta così !

Cape town II 🌌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora