Capitolo 12

11.7K 269 10
                                    

Christopher

Ha trovato qualcosa di bello anche se mi ha conosciuto quando ero privo di ogni tipo di sentimento eppure sembra che tutto questo non l'abbia spaventata ma attratta.
Non capisco cosa ci faccia un angelo come lei con un demone come me.
Non posso stare senza di lei e lei non può stare senza di me.
Josephine continua a dormire. Le accarezzo la testa delicatamente, i suoi capelli sono talmente morbidi. Mi è mancato tutto di lei, anche questo suo lato affettuoso. Non dormivo così bene da mesi ormai , non ho mai dormito così tanto.
Forse è l'unica a potermi salvare.
Ho perso la cognizione del tempo, non so che ore siano, ma sono sicuro, dall'inclinazione dei raggi che entrano dalla finestra, dovrebbero essere le prime ore del pomeriggio.
Siamo stati svegli davvero parecchio fin troppo, non ho voglia di controllare il cellulare immagino già che ci siano dei messaggi di Elaja e Saul.
Ora voglio pensare solo a lei, ho pensato tutto il tempo a come sorprenderla in qualche modo ma non sono riuscito a trovare nulla di abbastanza degno per lei.
Voglio darle tutto me stesso, spero che le basti, ora sono suo.
Mugugna qualche secondo e apre gli occhi lentamente, sembra intontita , è bella anche da appena sveglia. Sbatte le palpebre numerose volte come un cartone animato, solleva il viso e mi sorride.
"Avevo paura che fosse un sogno " biascica con voce impastata dal sonno. 
"Non è così." Solleva la testa e mi dà un casto bacio sul lato delle labbra , poi passa dall'altro lato per poi posare gentilmente le sue labbra sulle mie per qualche secondo.
"Buongiorno. "
Non c'è nessuna come lei, è talmente bella, ai miei occhi risulta perfetta.
"Buongiorno. "
Lo sarebbe di più se mi dessi le giuste attenzioni, ma l'ho sfinita abbastanza ieri.
Non voglio che creda che io voglia solo il suo corpo, solo che lei è così perfetta e io mi sono trattenuto per così tanto tempo che ora vorrei recuperare ogni singolo giorno in cui ho immaginato le tue curve sinuose e non ho potuto toccarle.
"Mi hai promesso di portarmi in spiaggia oggi" cinguetta la gattina, immaginavo che mi costringesse ad uscire da qui.
"Dovremmo passare prima da casa tua, non posso portarti in giro nuda. Mi ritroverei costretto a cavare gli occhi a chiunque posi lo sguardo su di te" affermo.
Lei è mia, nessuno deve guardarla. 
"Lo so ... vieni con me ?"
Mette le labbra a papera, le afferro il labbro inferiore fra i denti
"Dovresti convincermi " ribatto.
Si posiziona a cavalcioni sul mio addome, è nuda e completamente alla mia mercé, potrei ribaltare la situazione in qualsiasi momento. 
"Alzati e basta, non farò nulla con te. Mi hai consumata..."balbetta indicando la sua intimità.
Sbruffo e giro gli occhi al cielo.
"Andiamo " borbotto sollevando la schiena dal letto. 
"No... voglio un po' di coccole." Mi si avventa addosso facendomi sbattere la testa contro la testata del letto.
"Che?! "
Stiamo scherzando? Le coccole ? Ma che ha due anni ? Senza dire altro mi prende le mani e se le poggia  sulla testa , se intende queste per coccole posso anche tollerarle. "Sei proprio una bambina" ammetto scompigliandole i capelli.
"Antipatico. "
Mi morde la clavicola facendomi sobbalzare. 
"Smettila di mordermi " abbaio. Lei mi fa una linguaccia. 
"No!"
Osservo i vari morsi che le ho lasciato sul corpo, volevo lasciare un segno permanente sulla sua pelle.
"Non sai quanto mi sono divertita gattina nel farli. " Allungo una mano e le agguanto una natica , che culo! risalgo sulla schiena. La pelle è morbida al tatto. La mano scivola facilmente per poi incontrare marchi delle varie cicatrici che ha sulla schiena, i suoi seni sono compressi contro il mio petto.
I suoi seni sono compressi contro il mio petto. La bacio ma troppo presto le sue labbra morbide e carnose si separano dalle mie.
Ribalto i ruoli, ora è lei a trovarsi sotto di me ridacchia come una ragazzina , la bacio con più foga, ma mi allontano prima di perdere il controllo, con uno slancio mi sollevo e mi alzo dal letto.
"Dove scappi?" domanda sollevandosi dal letto. 
"Lontano da te e dal tuo corpo nudo " ribatto.
Regge il lenzuolo coprendo le sue nudità è ancora pudica. Si alza in piedi e si abbassa per raccogliere la mia maglia, se non mi sbattesse il culo in faccia forse mi risulterebbe più facile resisterle. Si infila i suoi jeans salterellando. Il fatto che non indossi le mutandine sotto i jeans, mi eccita.
"Perché non esci così, la smetti di fissarmi così ..." balbetta. 
"Così come ?" la provoco ,stuzzicarla è troppo divertente. 
"Lo sai benissimo! "borbotta girando gli occhi al cielo.
È ora di mettere questo angioletto in riga.
Mi avvicino con un sorriso malefico stampato sulla faccia e lei retrocede.
" Christopher stai fermo" mormora mentre retrocede. 
"Non mi piace tenere le mani apposto."
Mi lancia un cuscino in faccia e raggira il letto. 
"Sta fermo" urla isterica, ha capito il mio intento. 
"Ferma tu... così risparmi energie" ribatto divertito. 
"No...dai no...stai fermo" mormora continuando ad allontanarsi. 
"Lo sai che c'è una conseguenza ad ogni comportamento."
La afferro per la maglietta e la carico in spalla, scalcia come una folle. La getto sul letto e le faccio il solletico e scoppia a ridere. 
"Oddio... fermo... fermo" ripete dimenandosi e ridendo, mi è mancata la sua risata. 
"Solo quando sentirò le tue scuse!"ribatto risoluto. 
"Va bene scusa ma basta" urla.
"Potevi farlo prima, ti saresti risparmiata una marea di energie gattina."  Le bacio la guancia arrossata e annuso il suo profumo femminile.
"Tu dovresti erigere una statua in mio onore per tutto quello che ti ho perdonato" borbotta mettendo il broncio. Mi stendo sul suo corpo e sostengo il peso sugli avambracci. 
"Troverò dei modi più piacevoli per ringraziarti..." sussurro per poi rialzarmi.
"Non vedo l'ora Mister..."ribatte ammiccando audacemente.

Cape town II 🌌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora