Capitolo 11

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Canzone:Love is madness (Thirty seconds to Mars ft.Halsey)⬆️

Josephine

Lui è qui è mi sta rubando tutto l'ossigeno che ho in corpo , bastano le sue labbra a ridarmi l'ossigeno.
Le sue mani ampie e ruvide mi tengono il viso fermo, mentre le sue labbra mi divorano. Gli salto in braccio riducendo ogni distanza fra di noi, ogni fibra del mio corpo sembra prendere fuoco.
Lui è l'unico a potermi far provare queste sensazioni. Io e lui siamo inevitabili.
"Ciao gattina " biascica sulle mie labbra, la sua voce roca e bassa mi scuote tutta le membra.
"Ci hai messo parecchio ad arrivare " ribatto mettendo il muso.
I suoi occhi sono carichi di promesse.
"Ora sono qui " afferma in un sussurro.
"Come mi hai trovata ?"
Elaja mi ha persa di vista, siamo scappate!
"Ho un buon intuito, poi non c'erano molti locali in cui cercare."
C'è qualcosa che è cambiato in lui.
"Sei diventata furba, ancora più sexy e soda." Mi agguanta il sedere nella stretta vigorosa delle sue mani.
"Mi alleno di più. Lo sai che sono molto arrabbiata con te, vero?" Gli tiro i capelli facendogli retrocedere il capo.
"Domani litighiamo, ma per stanotte ho altro intenti. Ho voglia di scoparti talmente forte da non forti sollevare dal mio letto per un po' di tempi."
Mi bacia il collo proprio sul mio punto preferito, è impossibile potergli resistere. Non possiamo farlo a casa mia, ci sarà mio padre sveglio ad aspettarmi per farmi la predica!
"Non possiamo andare a casa mia " affermo prontamente mentre si incammina per non so dove.
"Infatti andiamo a casa mia " ribatte divertito.
Casa sua? Ma se è appena arrivato !
Poggio la testa sulla sua spalla come una bambina stanca, profuma di tabacco come sempre, è bello sentire il suo profumo, sarà ancora più bello riavere il suo profumo addosso.
"Casa tua ?" ripeto incredula.
"Si, saremo vicini di casa gattina!" asserisce ammiccando. "Il mio culo sarà sempre vicino al tuo, così non potrai sfuggirmi!"
Quindi è lui il vicino ! Ecco perché papà era così evasivo, sapevano tutti che stava arrivando ! Tutti tranne me!
"Non ci posso credere! "
Apre la sua auto, naturalmente una macchina sportiva. "Questa da dove sbuca ?"
"Dall'auto concessionario ... è nuova ! Le altre bambine dovrebbero arrivare in settimana."
Spero che si riferisca solo alle auto e non anche a delle donne. "Tu sei la mia unica bambina umana, barra madre Teresa"aggiunge. Mi fa scendere dal suo corpo e mi metto a sedere sul sedile del passeggero accanto a lui. Sale velocemente sul posto guida, accende la machina e parte tagliando la strada ad una macchina che ci suona contro.
"Sei solo ?Ho voglia di strangolarti e baciarti allo stesso tempo!!"borbotto.
"C'è Cole con me, è a casa. Non darà fastidio, poi se ti preoccupi di fare rumore, le mura della mia camera da letto sono insonorizzate in camera da letto. Facciamo che mi strangoli più tardi, va bene?"
Allunga la mano e la poggia sulla mia coscia, mi è mancato tutto questo casino.
"Ti sono mancata ?" cinguetto. Lui mi è mancato da impazzire.
"Non sarei qui, se fosse diversamente. Hai fatto la brava gattina in mia assenza ?"sussurra sensuale.
"Si a differenza tua! Ti prenderei a sberle ma finiremmo per schiantarci !" Lo guardo torvo, crede che non sappia di tutte le sue scappatelle! Scoppia a ridere, persino la sua risata è perfetta. Nonostante tutto, è bello riaverlo.
"Sei aggressiva !" Mi dà un pizzicotto sulla coscia e sorride in maniera spensierata.
"Sono realista Christopher! Ne hai risparmiata qualcuna in città o te le sei passate tutte ?" Assottiglio gli occhi, incrocio le braccia al petto e continuo a fissarlo in attesa di una risposta.
"La maggior parte delle volte ero fatto o ubriaco. Sai benissimo che per me non valevano nulla, se avessero avuto un valore non sarei qui. Josephine ho appena lasciato la mia città, combattuto una guerra che non mi riguardava per te. Quindi ora non farmi una cazzo di predica per qualche scopata. Noi due non stavamo insieme" abbaia stizzito. Si ferma davanti l'imponente villa accanto alla mia e apre il cancello di casa sua con il telecomando.
Non stavamo? Non stiamo insieme!
"Non stiamo..."preciso.
"Stavamo..." ripete.
Mi sta dicendo che ora fra di noi c'è qualcosa in più? Non starà mica scherzando ?lo fisso interrogativa.Magari mi sta prendendo in giro come fa sempre!
"Non giocare con i miei sentimenti " borbotto schiacciando la testa contro il finestrino.
"Non lo sto facendo, questo periodo di separazione mi è servito per lavorare un po' su di me e capire qualcosa del casino che ho dentro. Il dottor.Garrera mi ha aiutato parecchio."
Ferma la macchina e sposta lo sguardo dall'entrata si casa sua a me. "Non sarà facile te lo assicuro, però voglio provarci. Tu sei disposta a farlo?" Si gratta la nuca nervosamente, non l'ho mai visto nervoso, è sempre così controllato, spavaldo e sicuro di sé.
"Non dovresti neanche chiedermelo, certo che ci voglio provare." Gli riempio il viso di baci e poi passo al collo.
"Stai ferma madre Teresa , non scopo da mesi. Non ho molto autocontrollo e sto tentando di mantenermi."
Mi è mancato persino il suo linguaggio colorito, gli do un morso sul collo che lo fa sobbalzare.
Ritorno sul mio sedile mentre mi fissa in cagnesco. Alla fine io e lui siamo fatti per stare insieme.
Apre lo sportello e scendo dalla macchina per prima, subito dopo fa lo stesso anche lui. Si abbassa all'altezza delle mie gambe e mi prende in braccio , finisco quasi all'altezza del suo sedere e gli do uno schiaffo sul retro della schiena.
" Christopher posso camminare!"urlo alle sue spalle.
"Così facciamo prima, non c'è la faccio ad aspettare" ribatte deciso.
Attraversiamo l'entrata e cerco con lo sguardo Cole, mi piacerebbe salutarlo ma non lo vedo in giro.
"Dov'è Cole ?" Mi gira la testa in questa posizione, la mia testa oscilla ad ogni suo passo.
"Starà dormendo, domani vi scambiate i convenevoli saluti " persegue salendo le scale.
Apre la prima porta e nel completo buio si addentra nella stanza. Mi getta su un tessuto morbido, credo che sia il letto. Mi mordo il labbro per il bruciore inteso alla schiena ma il buio a mio vantaggio nasconde le mie espressioni. Accende il lume accanto a letto e mi fissa con i suoi intensi occhi azzurri. Mi guardo intorno nella stanza e mi soffermo sul mobilio dallo stile moderno. Le mura sono dipinte di un grigio chiaro. Osservo il letto ampio e le lenzuola in raso nere, proprio come la sua anima.
"Tutto bene ?" Annuisco e non dico nulla.
"Spogliati... " ordina. La sua mania di dare gli ordini non è cambiata!
Si sfila la giacca e la lancia su una poltrona in stanza fa lo stesso con la maglietta.
Gli addominali si notano maggiormente, sembrano dei tasselli.
Osservo il suo corpo tonico, gli addominali contratti, i pettorali gonfi. Risalgo con lo sguardo sul suo viso in cui si nota la barba leggermente accentuata, si lecca il labbro in maniera lenta e sensuale, ammicca spavaldo.
"Se non volessi farlo ?"
Credo di avere appena scoperto che mi piace provocarlo. Si sbottona i pantaloni e con uno strattono gli tira giù , scoprendo la linea a V dei suoi fianchi. Il tessuto del suo boxer è teso. Scalcia e si libera delle scarpe e dei pantaloni.
"Lo farò io " ribatte deciso. Sale sul letto carponi con indosso solo i boxer. Mi sollevo slanciandomi con la schiena mi sfilo la giacca esponendo le spalle, ho la schiena rivolta verso la testata del letto, non può notare le mie nuove ferite. Si posiziona fra le mie gambe divaricate mi sfila il top. Il tessuto graffia la pelle e graffia anche le mie ferite , trattengo un gemito di dolore. Christopher non ci fa caso, è troppo interessato alla mia lingerie sexy.
Un reggiseno in pizzo azzurro ricopre i miei seni. Contempla ogni parte del mio corpo.
Sfilo le scarpe, lui nel frattempo lavora con i bottoni dei mie jeans mentre assalta il mio collo. La sua lingua lenisce i morsi che lascia sull'intera zona, sembra volermi divorare.
Restiamo entrambi mezzi nudi e immobili.
Ci contempliamo a vicenda.
Senza perdere altro tempo si avventa sulle mie labbra, la sua lingua lavora in sincronia con la mia con stoccate veloci. Il suo corpo massiccio è compresso contro il mio , con una mano abbassa il reggiseno facendo slittare i miei seni fuori.
Ne prendo uno in mano e gioca con il capezzolo stuzzicandolo tra due dita. Mugolo sulle sue labbra e muovo il bacino avanti e indietro in cerca del di più. Il suo membro sotto i boxer diventa sempre più duro e mi permette di darmi piacere da sola mentre mi muovo oscillando lentamente.
"Mi è mancato tutto questo" rivela sulle mie labbra.  Christopher inizia a muoversi anche lui, accompagnando i miei movimenti. Attanaglio le unghie ai suoi bicipiti , la mano libera scende tra i nostri corpi , mi sfiora al di sopra degli slip in pizzo. "Sei talmente bagnata..."sussurra. Mi morde la mascella, si solleva improvvisamente lasciandomi sbigottita. Mi lacera gli slip con uno strappo deciso, sono nuda sotto il suo sguardo affamato, i suoi occhi mi trasmettono tutto il suo desiderio.
È come un diavolo che avvolge la sua coda intorno al mio corpo. Avvinghia le mani sulla mia pelle e la stringe nel tentativo di macchiarla con il suo sporco.
Afferra il retro delle mie cosce e mi fa più vicina a sé, si piega verso il punto di congiunzione fra le mie gambe , però prima di arrivare lì dove lo voglio mi dissemina l'interno coscia di baci invece di avvicinarsi al punto del mio desiderio si allontana sempre di più.
" Christopher " mi lamento. Non è giusto mi sta torturando!
"Cosa vuoi ?" domanda con un sorriso diabolico.
"Ti voglio " biascico mossa dall'istinto primordiale di avere la sua bocca lì proprio sul mio sesso.
"Dove ?" domanda sorridendo. Indico il punto fra le mie gambe. Sorride soddisfatto per poi soddisfarmi. La sua lingua si muove esperta intorno al mio clitoride , gli afferro i capelli e spingo il bacino verso la sua bocca. Continua a fissarmi tutto il tempo , infila un dito nella mia entrata e sobbalzo per intrusione. È strano ma dopo tutto questo tempo credo che sia normale che il mio corpo reagisca così.
"Sei talmente stretta. "Soffia ogni parola facendomi rabbrividire. Mi sento le gambe molli, questo è l'effetto che mi fa ogni volta che sono con lui.
Ritorna sulla mia intimità e velocizza i movimenti succhia il mio clitoride facendomi tremare le gambe.
"Si così " mormoro persa dal piacere mentre dimeno la testa sul cuscino.
Ama il controllo che ha su di me.
"Vieni " mi incita mentre infila un altro dito mi allargo all'intrusione con facilità, sono talmente bagnata. "Vieni per me." Si solleva su di me continua a pompare le sue dita proprio lì mentre la sua bocca affamata si impadrona di uno dei miei seni. Osservo le sue dita tatuate che svaniscono lì tra le mie gambe, basta questa semplice vista accompagnata dalle sue parole sporche a farmi veneri sulle sue dita. Incarno la schiena le mie pareti si contraggono simultanee, la vista diminuisce per qualche secondo e il fiato diventa corto come se stessi correndo.
Mentre riprendo fiato, lui sembra pronto ad iniziare. Si porta le dita intrise della mia eccitazione in bocca mugugna in apprezzamento ,si sfila i boxer e porta la mano sulla sua erezione gonfia e inizia ad accarezzarsi. Il suo sguardo è catturato dal punto di congiunzione che si trova fra le mie gambe , provo a sollevarmi per ricambiare il favore ma lui mi spinge sul letto.
"Ti voglio sentire...voglio venire dentro di te."
Si stende  su di me e riprende a baciarmi, il mio corpo è ancora scosso per il precedente orgasmo. Mi ero dimenticata della sua fame insaziabile, si abbassa sul mio corpo e impugna la sua erezione e la muove fra le labbra del mio sesso bagnandola con le mie secrezioni. Con una spinta di reni decisa seppellisce parte della sua imponenza dentro di me, un gemito di piacere lascia le bocche di entrambi.
Le nostre carni si uniscono e danno vita alla magia della passione.
Mi ero dimenticata che fosse così grosso, lo sembra ancora di più ... inizia spingere in maniera lenta ma decisa , ogni spinta mi fa sobbalzare in avanti.
"Cazzo " mormora mentre continua ad ondeggiare i suoi occhi sembrano rapiti dal punto di congiunzione dei nostri corpi.
Gemo  rumorosamente quando colpisce quei punti che possono mandarmi in estasi senza problemi, mi morde la spalla perso dal piacere , lascia i segni dappertutto. Velocizza le spinte e cerco di attaccarmi alle sue spalle ma inchioda le mie mani sopra la mia testa. "Mani apposto gattina."
Sorride divertito mentre spinge tutto se stesso dentro di me , lo sento  in profondità...è pazzesco ! Lecca le goccioline di sudore sulla mia mandibola per poi mordere lo stesso punto.
"Ti prego " piagnucolo. Vorrei che andasse più veloce, invece di aumentare i movimenti rallenta fino a farmi esasperare, contrae i muscoli ad ogni spinta lenta. Aggancio le gambe sul suo bacino e lo spingo verso di me, voglio di più e non capisco perché non mi dà di più. Sento i suoi glutei contrarsi sotto i miei talloni e mi eccito maggiormente.
"Cosa ?" domanda sorridendo, che stronzo! Vuole sempre vincere. "Cosa vuoi ? Sappi che posso venire anche così mentre tu penserai sempre a questo momento e al piacere che non ti ho concesso."
Voglio il mio orgasmo e lo voglio ora !
"Più veloce " mormoro con voce flebile quasi impercettibile.
Velocizza i le spinte, ad ogni spinta lo spingo con i talloni verso di me.
"Sto per venire ..." mormora.
Con un'ultima spinta vigorosa, ci lasciamo andare al piacere paradisiaco che i nostri corpi ci danno.
Le miei pareti si contraggono ripetutamente mentre il suo membro si irrigidisce così come tutti i suoi muscoli e mi inonda con la sua essenza.
Si lascia andare sul mio corpo sfinito, ha gli occhi chiusi il respiro concitato come il mio.
Si solleva slegando il legame tra i nostri corpi , restando fermo imbambolato mentre fissa fra le mie gambe stregato.
"Smettila di fissarmi come un maniaco. "
Spingo un piede contro il suo petto per attirare la sua attenzione.
"Allora copriti " ribatte mentre si alza in piedi , dove va ora ?
"Dove vai ?" mormoro sollevandomi dal letto.
"A prenderti una maglia."
Ho bisogno di fare una doccia più che vestirmi , mi lancia una delle sue tante maglie nere , si morde il labbro divertito. Ora devo trovare solo il modo migliore per nascondergli i punti sulla mia schiena. Non voglio che se ne accorga, non ora, non voglio rovinare il momento. "Vieni qui. Mi sono dimenticato di toglierti qualcosa."
Indica il mio reggiseno che è arrivato sulle mie costole.
"Posso farlo io " ribatto. Si infila i boxer e si avvicina al letto.
"Voglio farlo io." Mi sposto i capelli sulla schiena per coprire i segni si posizione alle mie spalle e fa giusto l'opposto di quello che ho appena fatto, mi scosta i capelli sulla spalla e nello stesso momento impreco mentalmente.
"Che cazzo hai fatto sulla schiena ?"
"Sono scivolata su un vetro rotto. "
Mi afferra i capelli e fa pressione facendomi retrocedere il capo.

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