Capitolo 8

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Canzone:Smoke and Mirrors (Imagine Dragons)⬆️

Christopher

Sono in continuo dissidio interiore negli ultimi tempi, i farmaci sono l'unico rimedio a tutto il male che ho subito.
Mi domando come mai sono perseguitato solamente dai demoni del mio passato e non quelli del mio presente ?
Ho ucciso tante persone, eppure il dolore e i sensi di colpa sembrano non farsi mai sentire.
Mi rivolto nel letto ormai disfatto.Mi sollevo dal letto mezzo nudo, sono rimasto solo in boxer dopo aver sudato per l'agitazione.
"Christopher dobbiamo andare " urla Cole dall'altro capo della porta della mia stanza.
"Sono pronto... "ribatto. Saltello mentre mi infilo le scarpe, sembro un cazzo di adolescente. Esco dalla stanza catapultandomi fuori. 
"Sei sicuro di voler andare al Louvre ?"domanda. Prendo la mia giacca e me la infilo velocemente. 
"Sono certo, non sicuro."
Odio quando qualcuno mi contraddica, nessuno conosce Elaja quanto lo conosco io. Mi mordo il labbro nervosamente per reprimere i miei pensieri e darmi un punto alla lingua. Se dovessi arrabbiarmi, sono certo che questa volta perderei il controllo.
Non sono nelle condizioni per potermi limitare.
"Va bene, mi fido " ribatte.
Usciamo dalla nostra stanza ed entriamo in ascensore, spero vivamente che sia vuoto. Ma contrariamente a quanto desidero, troviamo dentro una coppia, troppo concentrata a scambiarsi saliva per rendersi conto della nostra presenza.
"Vi siete scambiati abbastanza saliva?"
Si voltano entrambi verso di me e assumono una posizione più compita
"Scusi " biascica lei. Lui fa cenno con la mano in segno di scuse, ma che cazzo me ne frega delle sue scuse. Entro e gli volto le spalle così fa anche Cole. 
"Un po' di pudore " borbotta Cole.
Se solo sapesse tutti i luoghi in cui ho fatto sesso, compreso l'ascensore.
Voglio Josephine,  voglio spogliarla e chiuderla dentro una stanza per giorni. Devo trovarmi una stanza a Riyad. Non potrei mai scoparmela a casa sua con i suoi genitori in casa.
Non voglio nessuno fra i piedi, se non lei in giro nuda per casa!
"Non parlare di pudore con me, non sono la persona adatta. Dovresti fare questi discorsi con Josephine, nemmeno con le ochette" ammetto divertito.
Oca 1 e 2 credo che siano le persone meno indicate per un discorso del genere. Usciamo dall'ascensore e ci incamminiamo verso la nostra destinazione!

"Credo che qui, non troveremo nulla" borbotta Cole alle mie spalle.
"Sta zitto!"
Immagino già dove si trovi l'indizio.
"Josephine non è più l'anima vergine che conoscevi " afferma Elaja.
C'è solo un quadro che potrebbe fare al caso nostro, "La morte della vergine" di Caravaggio e se conosco abbastanza bene Elaja il nostro indizio sarà lì. Mi fermo davanti al quadro e lo osservo attentamente.
"Attivalo " borbotto guardando Cole che deve attivare il dispositivo che ha sul telefono che ci serve per disattivare le telecamere. Preme l'asterisco e come previsto la luce rossa delle telecamere si disattiva. Prima di avvicinarmi al quadro, controllo che non ci siano sguardi indiscreti su di me. I turisti sono concentrati sulle altre opere, questo mi permette di agire. Mi muovo in maniera discreta verso il quadro, devo essere cauto.
Lateralmente sotto la cornice, noto un filo, lo tiro lentamente verso di me, esce dal retro del quadro un foglietto.
"Riattivale " dico sbrigativo mentre mi incammino verso l'uscita aprendo il bigliettino.

"All'origine del nazismo" .

È un segno chiaro in cui esplica la prossima destinazione, cioè Berlino. L'unico uomo collegato all'origine del nazismo è Hitler.
Cole mi segue a ruote piego il bigliettino in maniera del tutto casuale, lo infilo nella tasca anteriore dei miei jeans. Dovranno uccidermi per averlo. Usciamo con discrezione dal museo. Ora non ci resta altro che partire per la nostra prossima destinazione ma c'è qualcosa che non mi quadra è tutto troppo semplice, non posso abbassare la guardia. Gli Hug ci staranno pedinando. Il tipo con le cuffie che ci sta seguendo, non mi piace affatto, riesco a scrutarlo con la punta dell'occhio. Credono di potermi ingannare così?
Si sbagliano di grosso, non sanno con chi hanno a che fare!
Non possiamo dare nell'occhio, non dobbiamo far sì che capisca che ho notato che ci stia seguendo, deve sembrargli tutto normale.
"Ci stanno pedinando " afferma sorprendendomi.Il  ragazzo è più sveglio di quanto pensassi. Prendo un foglio dalla tasca di sinistra e lo getto nel primo cassonetto come se nulla fosse, magari pensa che sia l'indizio, invece è un foglio in cui c'è il nuovo numero di Chanel che mi ha lasciato quando l'ho sbattuta un paio di mesi fa. Il ragazzo con discrezione si dirige verso immondizia, cogliamo l'occasione per salire sul primo taxi che ci troviamo davanti. Non è finita qui!
"Ci porti il più lontano possibile da qui " abbaio al tassista, nel frattempo il ragazzo di prima entra in una macchina in fretta.
"Veloce " prorompe Cole con voce roca. Devo incenerirlo, non voglio lasciare alcuna traccia a questi bastardi rinsecchiti di russi. I russi generalmente mi piacciono, ma gli Hug sono come dei pidocchi, si riproducono e ti succhiano il sangue allo stesso tempo. Sono parassiti, ospiti indesiderati che nessuno vorrebbe alle calcagna. o nella propria città.
"Deve seminare l'audi che ci sta alle calcagna! "
Anche se mi sembra impossibile che questo vecchio scafandro che cade a pezzi possa seminare una macchina come quella, sarebbe come mettere in gara ad una corsa un puro sangue arabo e un asino!Vorrei tanto avere a portata di mano una delle mie ragazzacce, loro farebbero faville sulla strada soprattutto la mia bambina rossa quella si che gli farebbe mangiare un po' di polvere! Ma fortuna vuole che mi sia portato dietro un pistola. Apro il finestrino e sparo contro la loro vettura, ma sembra fatta di cemento! I proiettili si scagliano contro ma volano via come se fossero palline di carta. Si immette nel traffico inizia a sorpassare le auto compiendo degli slalom. Non se la cava così male alla guida, di sicuro molto meglio di Elaja ma anche un neo patentato se la caverebbe meglio di Elaja alla guida. Avrei una mezza idea in mente, ma non so se Cole abbia le palle per fare una cosa del genere.
"Cole apri lo sportello, appena te lo dico, slanciati e mira alle ruote! Ti reggerò io le gambe."
Aspetto che il tassista superi il tir per mettere in atto il mio piano in atto.
L'adrenalina che mi dà il mio mondo non la trovo nella vita comune delle persone normali.
Non mi è mai piaciuta la pace, amo il caos.
"Sei diventato matto! Vuoi farmi ammazzare" balbetta. I nostri inseguitori iniziano a spararci contro, un proiettile si schianta contro lo specchio posteriore che cade in frantumi. 
"Se fai ciò che ti ho detto abbiamo una minima possibilità di sopravvivenza! Altrimenti lascia che ci traforino e ci trasformino in grattugie per il formaggio" affermo sarcastico.
"Giuro che se mi fai cadere, verrò a perseguitarti da morto e ti farò passare le pene dell'inferno!"
Si ferma un attimo riflettendo sull'ultima parola. "Aspetta sei già all'inferno "ammette divertito.
Non si può mandare un diavolo all'inferno, c'è già.
Il tassista mantiene una velocità costante di centocinquanta chilometri orari, imbocca la strada per la zona industriale e tenta di seminare i nostri nemici.
"Ora! "
Passo la pistola a Cole che con un gesto abile, apre lo sportello slancia il torace fuori dalla macchina e spara contro i nostri inseguitori. Gli sorreggo le gambe per evitare che faccia un tuffo nel vuoto e finisca dritto sull'asfalto. Ritorna dentro la macchina. L'auto dei nostri nemici sbanda e va a finire contro il Garde Rail. Ma noto un'altra macchina che appare dietro alla precedente che si è appena schiantata. Un colpo arriva dritto contro testa del tassista, che muore sul colpo! Agisco in fretta. Tiro via il corpo del tassista e mi posiziono al posto guida. Sfreccio sull'asfalto e cerco una strada dove insediaci, noto un vicolo dove potrei svoltare e tentare di seminarli. Accelero fino a portare la velocità a duecento chilometri orari, perdiamo uno sportello ma non mi fermo.
"Reggiti " urlo per farmi sentire, faccio una curva a gomito facendo spiaccicare Cole contro lo sportello superstite. Entro in un parcheggio e spengo la macchina e aspetto. Come previsto ci sorpassano sfrecciando con la macchina, non si sono accorti che abbiamo parcheggiato. Esco dalla macchina e vado verso lo sportello di Cole e lo apro di colpo facendolo cadere a terra.
"Alzati dobbiamo muoverci."
Cammino verso l'industria adiacente, c'è un vicolo buio. Prendo l'accendino e do fuoco al foglietto degli indizi che si trasforma in cenere. Probabilmente la mia anima farà la stessa fine.
Una macchina è parcheggiata accanto al garage nel vicolo, sarà il mezzo perfetto per sposarci. Con qualche manovra riesco ad aprire lo sportello e mi infilo dentro. Dobbiamo andarcene!
"Vai verso l'hotel, nel frattempo avviso il pilota di fare il pieno. Ce ne andiamo oggi stesso."
"Vai sulle autostrade! "
Compongo il numero del pilota e lo chiamo.
"Prepara l'aereo fra venti minuti saremo lì e voglio trovare tutto pronto!"
Chiudo la chiamata senza dargli il tempo di ribattere.
" Berlino giusto ? Pensi che riusciremo a fermarci un po' di più del dovuto ?"
"Se gli Hug continuano a pedinarci così, non credo che ci fermeremo più di un giorno in ogni città."
Im un certo senso è positivo, visto che posso approdare il prima possibile a Riyad dove mi aspetta la mia gattina. Non so cosa mi aspetta, non credo che mi accoglierà come mi aspetto, visto le ultime stronzate che ho combinato. Farà una marea di storie, mi lancerà degli oggetti contro e me la farà pagare in qualche modo. La conosco abbastanza bene da aver capito più che bene il sul lato vendicativo .
Siamo un po' diavoli e un po' angeli,
un po' mostri un po' santi.
"Penso che Berlino ti piacerà, lì non governava un dittatore dalle manie di controllo!"
Mi sta forse paragonando ad Adolf Hitler ?
"Non mi starai paragonando a quel pazzo ?" abbaio offeso. Sarò anche un pezzo di merda, ma non me la sono mai presa con la gente normale. Non mi sono macchiato le mani con il sangue di innocenti!
"Stavo scherzando!" Si mette sulla corsia di sorpasso.
"Hai sentito Elaja? Ha detto che la madre di Josephine è una matta maniaca del controllo proprio come te..." aggiunge con ironia. Mi massaggio la nuca nervosamente.
"Com'è che l'ha chiamata ?" domando, aveva usato un termine per definire la madre del mio piccolo angelo.
"Lilith...come il demone"afferma schietto.
Questo è un altro motivo in più per prendermi un appartamento per conto mio, ho bisogno dei miei spazi e di recuperare il mio tempo con Josephine senza che nessuno mi interrompa e rompa le palle in nessun modo. Solo io e lei. Devo rimettermi alla ricerca di una casa che abbia tutte le comodità di cui ho bisogno e farò anche tutto il sesso di cui ho bisogno. Non pensavo che il sesso fosse essenziale.
Mi domando come sia arrivato dall'avere più donne a non vederne una per settimane.
L'ho fatto per il mio bene, altrimenti avrei avuto delle ricadute nel mio circolo vizioso di odio, rabbia e peccati.
Sto imparando a gestire la rabbia da uomo e non da bestia.
"Una domanda, c'è posta per me nel tuo appartamento ?" domanda con tono basso sembra a disagio , perché me lo chiede ? Lo sa che non mi piace avere gente intorno , forse non vuole stare da solo...
"Si ma non ti voglio fra i piedi! "
Mo toccherà trovare un appartamento con le mura insonorizzate, farò rumore tutto il tempo in quella camera da letto!
"Promesso, sembrerà che io non ci sia..."
"Non farlo sembrare, tu non ci sei! " chiarisco.
Osservo le strade di Parigi e penso quanto non mi sia mai piaciuta questa città.

Cape town II 🌌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora