Capitolo 18

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Christopher

La luce gioca nella stanza producendo strani effetti con il lampadario in cristallo.
Josephine sta un po' meglio rispetto gli altri giorni. Le copro la schiena tirando il lenzuolo che non le copre abbastanza il corpo, dischiude gli occhi lentamente, basta un piccolo gesto a farla risvegliare. Le accarezzo la schiena.
"Buongiorno " sussurro baciandole il collo. 
"Buongiorno." Si solleva lentante facendo calare il lenzuolo, i suoi seni balzano fuori e prima che possa afferrarla e farla ancora mia, mi sfugge. 
"Devo fare pipì "asserisce correndo verso il bagno. L'unica cosa che vedo è il suo culo rimbalza fino al bagno, fanculo !
Osservo il soffitto per qualche secondo, mi sollevo sugli avambracci e attendo che esca. Non voglio perdermi lo spettacolino che sta per prendere vita in questa stanza, esce dal bagno e cammina sicura fino al letto. Sale le carponi sul letto e avanza con sicurezza , scandaglio il suo corpo in ogni suo dettaglio compresi i succhiotti che ha sul collo e sul seno. Si posiziona a cavalcioni sul mio addome , le accarezzo l'addome per poi avvolgere entrambi i suoi seni nelle mani. 
"Cosa vuoi Christopher?"domanda oscillando sul mio addome, pervertita lo sa benissimo.
"Quello che vuoi tu."
Ha intenzione di sottomettermi così? Non può calpestarmi!
"Voglio fare colazione " ribatte mostrando un sorriso divertito, le agguanto il culo e sorrido sornione. 
"Preferisco fare colazione fra le tue gambe"ribatto leccandomi le labbra.
"Christopher mi hai consumata " ribatte.
Si piega su di me e mi bacia sulla punta del naso , subito dopo mi bacia sulle labbra con una delicatezza straziante , dischiude la bocca e colgo l'occasione per infilarci la lingua ma tira la testa indietro per interrompere il nostro bacio. 
"Mi stai rifiutando ?" domando stizzito, non può averlo fatto sul serio, non può rifiutarmi!
"Si ti sto rifiutando per i pancake. E non posso sopportare un altro round."
Indica il punto di congiunzione fra le sue gambe. 
"Un bagno caldo riparerà ogni problema, quindi resta qui con me."
Ma naturalmente fa l'opposto e si alza in piedi.
"Mi presti una delle tue camice ?" domanda. Incrocio le braccia innervosito e mi zittisco.
Afferra la camicia che ho indossato la sera precedente e se la abbottona lentamente.
Il tessuto bianco aderisce ai suoi capezzoli che si erigono turgidi al di sotto del tessuto. 
"Non mettere il muso..."mormora mentre termina di abbottonare la camicia. Poso lo sguardo altrove a muso duro.
"Perché non prepari la vasca mentre preparo la colazione?"propone infilandosi delle pantofole a forma di orsetto. Osservo le sue ciabatte e le scoppio a ridere in faccia.
"Cosa ho in cambio?"domando puntando gli occhi nei suoi.
"Me nuda e profumata in una vasca calda con te, cosa dovresti volere di più!" Ammicca ed esce dalla stanza.

Armeggia con i vari arnesi da cucina mentre mi godo la scena, ancheggia mentre sbatte le uova. La camicia si solleva sempre di più .Poggio le braccia sul marmo dell'isola e affondo il viso fra  braccia. 
"Ho quasi finito " afferma.
"Avrei preferito assaggiare il dolce fra le tue gambe" ribatto con rammarico. Si gira verso di me e mi poggia davanti un piatto con i pancake, uova e pancetta. Dovrei mangiare tutta questa roba da solo? Poggia un piatto meno ricolmo del mio davanti a sé.
"Hai cucinato per un esercito?" mormoro. Poi noto che ha preparato un altro piatto quello per chi è? Per Cole?
"Sta arrivando mio padre , vado a vestirmi."
Valica l'isola e mi posa un bacio casto sulla guancia  e va via salterellando con le sue strambe ciabatte. Giocherello con il cibo nel piatto, poco dopo vedo fare il suo ingresso in cucina Saul, deve avergli aperto il domestico.
" Jo dov'è ?" domanda divertito, a vestirsi perché abbiamo scopato tutta la notte come due conigli. 
"In stanza arriva. "
Prendo la mia tazza di caffè e ne sorseggio un po'.
"Come si sente ?" decisamente meglio, avresti dovuto vederla ieri notte mentre mi cavalcava come una vera amazzone, che cazzo di pensieri mal sani che mi passano per la testa!
"Meglio ... avete finito tardi ieri ?"
" Le due .... " ribatte. "Poi ho continuato i festeggiamenti a casa." Spero che non intenda in camera da letto con sua moglie, altrimenti è davvero disgustoso, ha coraggio a scomparsi Lilith. 
"Non voglio sapere i dettagli ." Mi appresto a dire , sento il suo profumo di vaniglia e sono consapevole che la mia gattina sia tornata qui. Mi avvolge con le braccia da dietro, sento i suoi seni premuti contro la mia schiena, non ha indossato il reggiseno, chi se ne fotte è suo padre, mi bacia il collo. Se fossimo stati soli le avrei direzionato le mani altrove. 
"Buongiorno papà." Mi bacia un'ultima volta il collo poi allontana il suo corpo caldo , che palle !
"Buongiorno bambina." Si avvicina a suo padre e gli bacia una guancia , preferisco che rivolga le attenzioni solo a me! "Ti sei  data da fare questa mattina ?" Indica tutta la roba sul tavolo. 
"Ho preparato giusto qualcosina." Sorride in maniera tenera facendo chiudere i suoi occhi da gatta che formano due lune e compaiono due piccole fossette che la rendono ancora più tenera. Ha i capelli raccolti in una coda alta che le scopre tutto il collo adornato dai miei succhiotti , lo sguardo di suo padre scende proprio sul suo collo e lo risolleva improvvisamente. 
"Dobbiamo andare a fare gli esami del sangue, lo sai ? Il dottore ha detto che sono molto importanti " le annuncia. 
"Si lo so papà, posso andarci da sola, non c'è bisogno che mi accompagni, non ho due anni ..." ribatte girando gli occhi al cielo. 
"Voglio esserci nel caso ti senti male o succede chissà quale altra catastrofe. "
Si scambiano uno sguardo di sfida ma nessuno dei due sembra cedere.
"Comunque da sola non vai da nessuna parte" ribatto deciso , poi perché cazzo ci deve andare lui ci sono io con lei?! 
"Siete due prepotenti! "
Addenta i suoi pancake e le sue guance si gonfiano,  scendo con lo sguardo lungo lo scollo della mia camicia e mi lecco le labbra , lei mi fissa intontita. 
"Ti accompagnerò io!"
"Vado dove voglio anche senza di voi" ribatte decisa mente mangia l'ottavo pancake.
Ultimamente mangia continuamente, e se fosse davvero incinta? Magari è semplicemente nervosa o ha fame. Non può essere incinta, prende la pillola. Poi c'è una vocina dentro di me che mi dice che non ha una copertura totale e c'è quel 1% che potrebbe essere lei!
"Lo sappiamo benissimo, ma finché non sarai al sicuro, non potrai andare da nessuna parte senza la supervisione mia o di Christopher!" Per  una volta sono d'accordo con suo padre. 
"Va bene " brontola girando gli occhi al cielo. 
"E non girare gli occhi al cielo " diciamo all'unisono. 
"Perché non mangiate invece di aggredirmi" ribatte con sguardo corrucciato. 
"Lo facciamo per il tuo bene ... perché ti vogliamo viva e in salute " aggiunge suo padre. 
Josephine si alza in piedi , e poggia il suo piatto nel lavandino , ha già finito tutto mentre io sto ancora mangiando. Si poggia con la schiena contro il lavabo e ci osserva. 
"Tua madre verrà qui più tardi, vuole vederti."
Siamo andati a vivere per da soli ma abbiamo comunque la sua famiglia davanti ai piedi continuamente. "Io e te dobbiamo uscire."
Dove dovremmo andare ? Domani spero che non mi rompa le palle nessuno. 
"Ho bisogno di farmi una doccia "borbotto, avevo altre intenzioni ma sembrano essere andate in fumo ma gli affari vengono prima di tutto.
"Ci vediamo fra mezz'ora qui fuori, devo sbrigare qualche altra faccenda." Si alza in piedi "Ciao bambina, ci vediamo più tardi." Le bacia una guancia ed esce fuori dalla nostra vista velocemente. 
"Vado a farmi la doccia ..." mormoro alzandomi in piedi e sbruffando animatamente.
"Vengo anch'io ..."mormora  seguendomi.
Saliamo nella nostra stanza , mi dà un buffetto sulla spalla e mi sorpassa ridendo. La inseguo fino alla nostra camera da letto e chiudo con cura la porta a chiave dietro di me , ci manca solo che il gatto entri in stanza. Mi sfilo i boxer e cammino deciso verso il bagno , lei mi da le spalle ma vedo il suo riflesso nello specchio. I nostri occhi si legano attraverso il riflesso dello specchio. La camicia cade sul pavimento, posso vedere la sua schiena e i suoi seni tondi e perfetti nel riflesso, passa al leggings che cala con eleganza , con un sorrisetto sfacciato entra in vasca con eleganza e immergere il suo corpo peccaminoso dentro l'acqua.
"Giochi sporco."
Le salterei addosso se solo potessi , il tempo passa velocemente e mi sembra di avere addosso un timer che produce il suo ticchettio snervante! 
"Giochiamo nella stessa maniera, sai l'acqua è perfetta. "
Muove le gambe divertita , non cederò come crede lei, so benissimo resisterle, non così bene come vorrei. Mi infilo nella doccia ed evito di guardarla come un maniaco
"Giuro che il dolore che senti adesso sarà nullo rispetto a quello che ti farò provare quando sarò tornato" abbaio da dentro la doccia. 
"Allora giuro che non mi farò trovare in casa, se hai queste intenzioni" ribatte aspra. Esco la testa dalla doccia, lei ha lo sguardo corrucciato e le labbra a papera, le braccia incrociate al petto. 
"Con tutte le guardie che ci sono, non riusciresti a fare un passo" abbaio nervoso, non oserà scappare, non ci riuscirebbe. 
"Tu metti in dubbio le mie abilità " ribatte.
Esco dalla doccia e mi fiondo dentro la vasca da bagno, l'acqua esce fuori dalla vasca , le divarico le gambe e mi infilo in mezzo. Lei si dimena ma le blocco le mani nella presa stretta del mio polso, striscio la mia erezione fra labbra del suo sesso. 
"Tu metti in dubbio le mie di abilità e non provocarmi... altrimenti non ci metterò molto a girarti e scoparti da dietro qui dentro ... "sussurro a una distanza minima dalle sue labbra. Le afferro il labbro fra i denti. "Capito ?" abbaio, ha un'aria spaventata ed eccitata allo stesso tempo.
"C-capito " balbetta. Mi alzo in piedi mettendo tutte le mie grazie bella mostra. Resto in piedi, nudo davanti a lei, lentamente esco dalla vasca, le sue guance si sono tinte di un leggero rossore. Magari è l'eccitazione. Esco dalla vasca ed entro nella doccia e apro l'acqua fredda. Magari così la situazione si smonta, sorrido fra me e me divertito.
Pensare che è una donna che mi domina è davvero divertente, domina non solo i miei demoni ma anche il mio corpo, mi piega al suo volere ed io farei qualsiasi cosa per lei. Per un momento vi viene persino la folle idea di masturbarmi nella doccia ma poi scaccio via la possibilità di farlo.
La amo in maniera rude e passionale , il mio amore lascio i segni sulla pelle, lascio i segni dei i miei demoni ma poi lei cancella tutto con i baci dei suoi angeli.
" Christopher " richiama la mia attenzione , esco dalla doccia e mi avvolgo un asciugamano in vita , è uscita dalla vasca da bagno ed è completamente nuda e sorregge l'asciugamano aperto.
"Guarda bene perché è l'ultima volta che la vedi"mormora, richiude l'asciugamano e scappa via, mi ha fegato.

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