Capitolo 28

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Josephine

Mi sento stanca, eppure sono già le nove. Christopher è sparito, deve essersi andato ad allenare oppure è andato in piscina. La nostra luna di miele procede bene a parte qualche litigio, in cui ci lanciamo tutto contro ma non saremmo noi se non lo facessimo.
Mi dirigo verso il bagno e decido di fare una doccia veloce, apro il box e il getto dall'acqua esce fuori dal soffione a pressione. Mi infilo dentro, e richiudo lo sportello dietro di me. Mi lego i capelli per evitare di bagnarli.
Cerco con lo sguardo il mio bagnoschiuma, dove cavolo è finito?Poi lo noto su un ripiano alto nella doccia, Christopher deve averlo sistemato lì.
Salterello cercando di afferrare la boccetta, con uno ultimo slancio verso l'alto, la prendo finalmente.
"Ce l'ho fatta"mormoro trionfante scuotendo la boccetta fra le mani. Spalmo il bagnoschiuma su tutto il corpo, mi sciacquo con cura, e lascio che il profumo di vaniglia e cannella si imprima sulla mia pelle. Chiudo il soffione della doccia ed esco fuori, e avvolgo il mio corpo nell'asciugamano.
Ritorno nella nostra camera da letto che è un disastro, ci sono i nostri vestiti sparsi ovunque,la stanza è intrisa dei nostri profumi e c'è odore di sesso.
Il letto sembra che abbia preso una vita propria, è disposto un po' in obliquo e le lenzuola non so nemmeno dove siano finite.
Con noncuranza mi sfilo l'asciugamano e cammino fino all'armadio. Decido di indossare il costume bianco, che ha uno scollo a V sul davanti e dei laccetti che mantengono uniti i due lembi del costume, che si legano in corrispondenza delle coppe e sorreggono il mio seno mettendolo in bella mostra. Indosso il costume e mi affaccio dal balcone che ha la visuale sulla piscina.
Non vedo Christopher, quindi posso metterlo, anche se dovrei trovarlo lì.
Posso fare quello che voglio, non sono mica una bambina ma lui mi tratta come tale.
Quindi se dovesse vedermi conciata così, mi punirebbe a modo suo.
È l'ultimo costume intero che ho nell'armadio, non voglio vedere la cicatrice che ho sull'addome, ne tantomeno voglio che gli altri la vedono.
Mi ricorda di ciò che è successo e voglio dimenticare.
Infilo un vestito azzurro come copri costume, metto le ciabatte e prendo la chiave della stanza.
Non devo preoccuparmi per un semplice costume!!!

Noto un ombrellone libero, è pieno di ragazze che mettono in mostra il loro fisico perfetto e ragazzi che si pavoneggiano.
Sistemo il mio asciugamano sulla sdraio e mi sfilo il vestito e mi stendo su, abbasso gli occhiali da sole e mi guardo in giro.
Non so nemmeno che ore siano, chissà che fine ha fatto Christopher. Sarà sicuramente ad allenarsi, avrei preferito essere in sua compagnia in questo momento ma non che mi dispiace che si alleni. I suoi addominali mi fanno ammattire.
Sento un tonfo che attira la mia attenzione. Mi sollevo e poggiando il peso sugli avambracci e osservo la piscina. Improvvisamente noto Christopher mentre riemerge dall'acqua, tira indietro i capelli e come un cane arrabbiato volge lo sguardo verso di me.
Esce con grazia dalla piscina, il suo fisico tonico luccica per la presenza dell'acqua.
Indossa un costume arancione, è sexy da morire ed è mio ! Osservo gli sguardi delle ragazze che gli sbavano addosso, lui invece fa finta di nulla.
Trasuda mascolinità da ogni poro, mi serve un ventaglio per abbassare la temperatura corporea. Mi immergerei nel ghiaccio ma non so se possa servire, probabilmente si scioglierebbe.
Incede nella mia direzione, e non appena arriva in corrispondenza della mia sdraio si ferma torreggiando sulla mia figura .
Le goccioline d'acqua cadono dai suoi capelli, fino a finire sulle mie gambe
"Buongiorno amore."
Cerco di evitare che faccia una sfuriata proprio qui davanti a tutti. Senza dire nulla si siede alla fine della sdraio e poggia la schiena contro le mie gambe piegate. Le goccioline continuano a colare sulle mie gambe, sono fredde in netto contrasto con la mia pelle accaldata.
Osservo il teschio che ha sulla schiena che continua ad inquietarmi. Divarico le gambe e mi slancio con la schiena. Gli bacio la spalla, poi salgo fino al collo, gli mordicchio il lobo, lui resta impassibile finché non gli bacio un punto sotto l'orecchio che lo fa rabbrividire.
"Sono incazzato, non te la cavi così"asserisce con tono glaciale, immaginavo che fosse arrabbiato.
"Non è così male, non ho nulla di fuori..."borbotto alle sue spalle. Lo abbraccio da dietro e poggio le mani sul suo addome scolpito e gonfio.
"Perché non mi hai chiamato prima di uscire con questa roba addosso?"borbotta e sbruffa. Sta tentando di mantenere la rabbia ma come una bomba ad orologeria prima o poi scoppierà.
"Posso anche uscire da sola come tu esci solo, quasi tutte le mattine per allenarti" ribatto. Sospira e resta nuovamente in silenzio, sta andando meglio del previsto.
"Vado ad allenarmi appunto. Tu sei uscita sola con questo cazzo di costume, avevi intenzione di rimorchiare il fottuto cameriere che ti sbava dietro tutto il tempo?" abbaia improvvisante facendomi sobbalzare.
"Se volessi rimorchiare, non uscirei con la fede. Poi chi cavolo è questo cameriere?! Non voglio attirare l'attenzione di nessuno, se non la tua"ribatto tentando di mantenere la calma.
"Oh non lo hai notato il coglione lì in fondo che ti sta fissando da quando siamo arrivati in questo cazzo di hotel? Non venirmi a dire che sei così ingenua, bambina! E se non volevi attirare l'attenzione di altri uomini, non usciresti con un costume del genere senza di me, cazzo!" Quasi urla, il suo tono roco fa girare più di qualche ragazza.
Ormai stiamo dando spettacolo, ma chi se ne importa!
"Questo è l'ultimo costume intero se proprio vuoi saperlo, non volevo vedere la cicatrice e non volevo che gli altri la vedessero. Sei contento ora?"
Mi alzo in piedi e quasi la sdraio si ribalta visto che il peso si è sproporzionato.
Mi sfilo gli occhiali da sole e mi incammino verso la piscina , mi siedo sul bordo e immergo le gambe, così impara.
Adesso può lamentarsi con la sdraio, ma nemmeno termino di pensarlo, noto la sua ombra alle mie spalle. Si siede dietro di me e divarica le gambe, incastrando il mio corpo con il suo.
Siamo un casino, siamo così imperfetti insieme, eppure non riesco ad immaginare nessuno oltre lui accanto a me.
"Lo sai insomma che..."Lascia la frase in sospeso lasciandomi intendere che gli dispiace. "Solo che ti ho vista sola con quel costume e quella testa di cazzo che ti fissa e ho perso la testa."
Mo bacia una guancia, reclino la testa verso di lui e lo bacio sulle labbra in maniera delicata. Mi avvolge con le braccia in vita e mi schiaccia contro di sé. Mi lecca il labbro in maniera del tutto perversa e sorride sornione, improvvisante mi spinge in acqua facendomi cadere in un tonfo.
Non faccio in tempo a tapparmi il naso, appena riemergo sento semplicemente la sua risata roca che riecheggia. Scosto i capelli che mi sono finiti sul viso e mi impediscono di osservarlo, e tossicchio a causa dell'acqua che ho ingerito.
"Dovresti vederti"mormora divertito. Lo schizzo con un po' d'acqua, mi avvicino lentamente e gli mordo un polpaccio, ho il brutto vizio di morderlo ma è l'unico modo che ho per fargli male. Se lo prendo a schiaffi, non si fa nulla,se gli do dei pugni e come se gli facessi un massaggio, quindi ciò che resta sono i morsi. Mi fissa qualche secondo con un ghigno stampato sulla faccia da perfetto demone pronto a farmela pagare.
"Oh angioletto...hai sbagliato a provocarmi." Sogghigna e si immerge in acqua e io mi affanno per scappare via da lui, ma invano.  Mi prende per i fianchi e mi schiacci contro il suo corpo statuario. "Presa" sussurra facendo strisciare il suo membro con il mio didietro. "Forse dovrei prendermi il tuo bel culo per fartela pagare..."sussurra suadente, trasalisco sentendo le sue parole rudi ma che mi eccitano e spaventano allo stesso tempo.
"Te lo scordi...farà male..."mormoro a disagio.
"Fidati di me..."sussurra contro il mio orecchio.
"Vedremo" mormoro mettendo distanza fra i nostri corpi.
"A pranzo, mi devo vedere con un amico."
Il termine amico è una maniera allusiva per farmi capire che si vedrà con qualcuno del giro.
"Hai amici anche qui?"
Non ci posso credere che i suoi traffici siano arrivati fin qui.
"Casualmente anche lui era qui in vacanza con le sue mogli"ammette divertito.
"Mogli ?"ripeto incredula.
" Si, è poligamo"evidenzia.
"Oh ..."
"Mi piacerebbe che ci fossi anche tu con me, so che non vuoi impicciarti in questa cosa. Però mi piacerebbe avere la tua compagnia."
"Okay."
È tutto ciò che riesco a dire.

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