Capitolo 10

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Canzone:In my veins (Adrew Belle)⬆️

Josephine

Apro le palpebre lentamente, ci vuole qualche minuto per capire che sono nel mio letto. Mi ero addormentata sul divano ieri notte guardando un film in bianco e nero con mio padre, siamo molto simili io e lui.
Bussano alla porta e Sahara solleva la testa attendendo che entri qualcuno.
"Avanti. "
Sono ancora un po' intontita, sarebbe impossibile non esserlo soprattutto dopo aver fatto una marea di incubi.
"Alla fine ha scelto l'ultima arrivata come padrona" asserisce mio mio padre facendo cenno con la testa verso Sahara. Entra in stanza con due tazze fumanti di caffè.
"Non si è più allontanata da me da quando sono arrivata " ammetto. Mio padre si avvicina al letto, noto che indossa un pigiama in seta blu che gli casca a pennello, si posiziona accanto a me e mi porge la tazza di caffè. 
"Cosa hai sognato di così terribile da farti urlare?" sussurra accarezzandomi il capo.
Ho rivissuto tutta la sofferenza della bambina sola contro il mostro, vorrei poterti dire ma preferisco tenere tutto il mio dolore chiuso dentro di me.
"Mi dispiace " biascico a disagio.
Vorrei essere un leone forte che affronta tutto con coraggio, ma contro il mio passato mi ritrovo sempre ad urlare come un animale ferito.
"A me di più, avrei voluto essere accanto a te, quando più avevi bisunto di me." Mi bacia il capo e poggia il braccio sulla mia spalla.
Vorrei poter chiudere tutto il mio dolore fra le sue braccia e non farlo uscire ma non è possibile.
"La mamma se ci trova in stanza verrà a cacciarci con la scopa "mormoro cambiando discorso.
Mi dà un pizzicotto sulla guancia mentre io sorseggio un po' del mio caffè.
"La mamma è occupata con Karim, deve uscire con una ragazza questa sera e gli sta dicendo come deve comportarsi. "
Immaginano tutti gli ordini che starà impartendo a mio fratello. Chissà cosa direbbe a Christopher, ma dubito che mia madre possa fermarlo quando si mette qualcosa in testa. Nessuno può fermarlo, nemmeno mia madre o come la chiamano tutti Lilith.
"Ho saputo che le avete dato un soprannome "ammette divertito. Mi copro il viso con la mano libera, che vergogna. "Lilith " aggiunge ridacchiando sommessamente.  "Comunque ho una novità, hanno comprato la villa qui accanto, presto avremo dei vicini. Avrei modo di distrarti. "
Si alza dal letto e mi fa l'occhiolino , chissà chi saranno.
"Sai chi sarà il proprietario?"
Spero che non siano parenti della mamma, non voglio altri addetti del suo esercito che mi controllino. Mi basta lei e mio fratello che ultimante mi sta addosso più del solito, per non parlare di Elaja ma almeno lui da quando ha una specie di relazione con mia sorella sembra essere un po' meno rigido. 
"Si, presto li conoscerai anche tu!" Ammicca divertito. "Ti piaceranno sicuramente" aggiunge.  Richiude la porta e mi lascia sola con i miei pensieri.

Mamma ha preparato i pancake, mi sto ingozzando ma non solo io, anche Sam ed Healy stanno mangiando più del dovuto.
"Stasera possiamo uscire " mormora Sam con entusiasmo.
"Non ho molta voglia di andare in giro per locali, mamma quando arriverà il nostro inquilino qui accanto ?"
Un po' di gente nei dintorni non mi dispiacerebbe. Mia madre lancia un'occhiata verso papà ed Elaja come se stesse cercando una risposta da loro.
"Credo in serata o domani " risponde mio padre al suo posto. 
" È un tuo amico ? "Assottiglio lo sguardo con fare indagatore. 
"Non proprio, ma ci conosciamo abbastanza bene" risponde.
"Perché sei così evasivo ?"
"Perché fai così tante domande ? Di sicuro non sono gli Hug a venire ad abitare qui accanto, quindi puoi stare tranquilla " ammette divertito.
"Allora esco visto che non ho modo di estorcerti delle informazioni. Domani mi presenterò dai nostri nuovi vicini!" Mi alzo in piedi e gli faccio una linguaccia. 
"Vi accompagnerà Elaja stasera " aggiunge.
"Siamo abbastanza grandi e possiamo andare anche sole in giro. Per favore papà " piagnucolo. 
" Josephine, non si discute " ribatte con sguardo deciso. Allora vuol dire che spariremo dal loro radar, ormai ho capito come raggirarlo e far perdere le mie tracce e quelle delle ragazze. 
"Vado a farmi un bagno, ragazze venite ?"
Passo lo sguardo da Sam ad Healy, spero che abbiamo intuito che devo parlarli del mio piano.
"Si. "Si alzano in piedi simultaneamente, man mano che ci allontaniamo dalla cucina iniziamo a confabulare su come scappare.
"Hai un piano ?" mormora Sam tentando di non farsi notare.
"Un'idea l'avrei."
"Lo immaginavo !"ribatte Healy sorridendo sornione. 
"Dobbiamo giocare d'astuzia, facciamo finta che siamo d'accordo. Dovremmo proporre il locale dell'altra volta, ci sono delle finestre niente male nei bagni. "
"Non possiamo andare insieme in bagno, lo insospettirebbe " evidenzia Healy.
"Voi due ci entrerete in compagnia, io invece fingerò di dover fare la pipì " affermo.  
"Se entrasse tua sorella saremmo finite" mi fa notare Sam.
"Allora la minaccerò, se dovesse fare la spia, la farò anch'io con papà. Gli racconterò tutto quello che fa con Elaja!"
"Da quando sei diventata così perfida ?" domanda divertita Sam.
"Da quando ci hanno private della nostra libertà!"
Non possiamo fare più nulla senza la supervisione di Elaja e Aisha, non è giusto, siamo adulte, sappiamo come difenderci e la mancanza di fiducia di mio padre e mia madre non mi aggrada affatto. Avrei preferito la compagnia di Karim ma a quanto pare ha un appuntamento con una ragazza sconosciuta.
Devo fargli qualche domanda a proposito , sono curiosa di sapere qualcosina in più sulla ragazza chissà, chi è.
Karim è sulla sdraio con le cuffie nelle orecchie, sposta lo sguardo dalla piscina alle ragazze e passa in rassegna i costumi che indossano Sam ed Healy.
Mi avvicino a mio fratello mentre le ragazze si tuffano in acqua, non posso sapere chi è il nostro vicino ma posso sapere chi è la ragazza con cui uscirà stasera.
"Posso sedermi?" Indico la sdraio accanto alla sua, si toglie le cuffie e annuisce.
"Allora chi è la fortunata ?" Vado dritta al sodo senza troppi giri di parole.
"Una ragazza che conosco da una vita, una vecchia amica " ammette, prende il calice accanto alla sua sdraio e sorseggia del vino.
"Vecchia amica, vi conoscete dall'infanzia ?"
Non è mai venuta a trovarci, chissà perché, ci tengono rinchiusi qui dentro lontani da tutti.
"Si... siamo destinati a questo. "
La sua risposta non mi piace, significa che è costretto ad uscire con questa ragazza! Non che ci vuole uscire! "Se proprio vuoi saperla tutta, le nostre madri pianificano da quando eravamo solo in fasce di farci sposare e unire le nostre casate. Rosie non è male, bella e intelligente quindi non mi dispiace uscire con lei. "
"Ma non provi nulla per lei ?! Non è giusto che tu lo faccia !" borbotto.
"Fatti gli affari tuoi, nessuno ti ha giudicata quando il tuo ragazzo si è scopato mezza Cape town " ribatte aspro.
"Io e Christopher non stiamo insieme, se vuoi saperlo, che io ne sia innamorata non significa che lui lo sia di me !Io sono dalla tua parte, non contro!" Mi alzo in piedi e gli lancio il giornale che trovo sul pavimento addosso.
"Questo non dovevi farlo " ribatte mio fratello alzandosi in piedi.
"Cosa intendi fare? Alzarmi le mani?! " Lo sfido con lo sguardo, non oserà farlo altrimenti risponderò con la stessa moneta. Si avvicina ancora di più facendo allineare i nostri volti, siamo talmente vicini. 
"Smettetela se non volete farmi arrabbiare " prorompe mio padre. "Allontanati da tua sorella, non ci si comporta così, devi portarle rispetto " aggiunge con sguardo severo. Karim mi spinge dalle spalle facendomi retrocedere.
Tu per me non sei niente " sputa pieno di odio. Sferro un calcio dritto tra le sue gambe che lo fa piegare in due per il dolore.
"Hai sentito, non si trattano così le signore " abbaio. Sahara si mette sulla difensiva, gli ruggisce contro,  sembra pronta a saltargli addosso. Restano tutti in silenzio, mia madre passa lo sguardo da me verso Karim.
"Cosa diavolo state combinando voi due ! Sahara smettila " strilla mia madre, ma nessuno di noi le dà ascolto.
" Jo ferma Sahara! Così rischi che aggredisca tuo fratello!" Karim torna dritto, sembra pronto ad affrontarmi. Sahara gli soffia contro ed esce i denti fuori , credo che sia il momento di fermarla prima che lo sbrani! 
" Sahara basta ! Andiamo. "
Mi volto di spalle e mi incammino, Karim getta il bicchiere a terra e mi spinge facendomi cadere sopra i cocci di vetro che si conficcano nella pelle.
"Karim, che diavolo fai !" urla mio padre,  lo spinge delle spalle allontanandolo. "Vai nella tua stanza, sei ubriaco ! Non uscire finché non avrai smaltito la sbronza!" comanda mio padre.Karim va via sbraitando.
Mi tolgo un pezzo di vetro dalla spalla che si era conficcato nella pelle e mi rialzo in piedi. Sembra che la pelle mi stia andando a fuoco.
"Ferma hai dei pezzi di vetro conficcati nella spalla"Si avvicina cauta mia madre. Elaja e Aisha ci raggiungono.
"Che cosa è successo ?" domanda preoccupata Aisha.
"Niente andate di là, normali liti fra fratelli " irrompe mio padre.
"Bisogna chiuderli quei tagli, Jo nel mio ufficio, ora !" abbaia mio padre guardandomi con sguardo duro. Mi incammino con lui verso il suo ufficio,  Sahara mi segue con passo felpato. Arriviamo davanti alla sua porta ma si ferma improvvisamente.  "La tigre fuori! " indica Sahara con disappunto.
" Sahara, resta qui "comando, mi fissa con i suoi occhioni verdi e si posiziona seduta davanti la porta . Mio padre apre la porta in ciliegio e mi fa entrare. Cammina fino alla sua poltrona e si siede su, mi indica con il capo la sedia davanti alla sua, cammino nella direzione e mi siedo come mi è stato richiesto. Si allunga verso il basso della sua scrivania ed estrae una bottiglia di alcol , ago e filo.
"Non mi piacciono i litigi in famiglia. "Si alza nuovamente in piedi. "Tuo fratello ha diversi problemi, fra cui una forte dipendenza dall'alcol" afferma. "Devi chiamarmi quando c'è un litigio, potrebbe deteriorare la situazione ancora più di così. Anche se suppongo che prima che ci sia un nuovo litigio versa chiuso in una clinica nuovamente." 
"È già stato in cura ?"
"Si, sono anni che tuo fratello ha questa dipendenza. Vivere nel nostro mondo ha i suoi effetti e le sue conseguenze. "
Infila il filo nell'ago.
"Deve imparare a sopravvivere, come facciamo tutti..."
"Ognuno ha il suo carattere, tu sei molto simile a me. Viaggi contro corrente e questa caratterista ti potrà dare tanti amici ma anche tanti nemici."
"Raccogli i capelli, non riesco a chiudere le ferite " sento estrarre i pezzi di vetro dalla mia schiena e digrigno i denti ma non smetto un suono.
"Non fiatare o ti uccido!"urla Miss.Claire.
"Non stai emettendo un suono "asserisce.
"Ho subito di peggio " mormoro a disagio.
Vorrei poter dimenticare il mio passato, poter dimenticare tutto, ogni singolo dettaglio che mi ha reso debole.
"Mi dispiace per quello che hai dovuto subire, a volte la vita ci restituisce ciò che non ci meritiamo , rendendoci più deboli 0 più forti."
Stacca il filo con i denti  e passa all'altra ferita.
Vorrei ricucire la mia anima con ago e filo così come spesso è successo alla mia pelle. 
"Non amo i tatuaggi Josephine " mormora alle mie spalle. "Ma i tuoi mi piacciono."
"Perché avete litigato ?"
"Mi ha offesa ed è finita con una rissa."
"Uhm..."
Stacca il filo e mi accarezza la guancia. Mi bacia la fronte mentre una lacrima mi riga la guancia,
mi sento molto di più un mostro e meno me stessa.

Cape town II 🌌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora