x.
a long hourMillie
«Devi essere un bugiardo, allora»
«Perchè dovrei?» per quanto si impegnasse a non darlo a vedere, riuscivo a riconoscere lo scintillio di agitazione nei suoi occhi color pece.
«Si dice che i bugiardi siano i migliori a riconoscere le balle.» ammiccai, ma da parte sua non ci fu nessuna risposta. Solo un lungo, estenuante sospiro.
Tuttavia, non ebbi abbastanza tempo per riflettere sul suo significato che un altro pensiero si fece strada nella mia mente affollata. Avvicinai nuovamente l'orecchio alla soglia, lanciando occhiate furtive attorno a me.
«Senti qualcosa?» chiesi, già preoccupata.
Finn avvicinò lentamente l'orecchio alla soglia, e accennò un lieve "no" con il capo.
Questa volta fui io a sospirare, lasciando scontrare sfacciatamente la mia schiena al muro.
«Ecco, ci mancava solo questo!»«Che vuol dire?»
«Vuol dire che dovremo aspettare la fine dell'ora per uscire da qui, dato che il professore con cui Lilia stava parlando l'avrà sicuramente rimandata in classe!» mi lamentai, avvilita dall'idea di dover passare un'intera ora al buio in compagnia di un tossicodipendente.
«Apri la porta ed esci se proprio non ti piace l'idea, che ne dici, miss intelligenza?»
Strinsi i pugni. Brutto stronzo, chi ti credi di essere?
«Cretino, non credi che a quest'ora l'avrei già fatto? Questa porta non si può aprire dall'interno.»
Finn schiuse le labbra. Aspettò un paio di secondi prima di rispondermi, ancora.
Quando pensai che stesse per elargire un commento filosofico per tirarmi su, magari un lampo di genio o le istruzioni dettagliate per scassinare la porta di uno sgabuzzino, disse:
«Oh, quindi devi essere venuta qui molte volte per conoscere così bene questo posto...nel vero senso della parola...»Per quanto avrei preferito evitarlo, le mie gote presero immediatamente colore.
Dopo di tutto, cosa mi potevo aspettare? Stiamo parlando di Finn Wolfhard!«Cazzo dici!» mi affrettai a ribattere.
«Prima di oggi non ci sono mai stata qui, ho solo provato a scappare una decina di volte mentre eri distratto.»Finn scoppiò in una risata, di scherno? di cuore?
In ogni caso, alle mie orecchie risultava comunque fastidiosa.«Avanti, Brownie, questa è la nostra occasione per copulare come conigli!» nonostante riuscissi a percepire la sua sottile, scontata, ironia, le sue parole non fecero altro che peggiorare la condizione del mio viso, adesso rovente e completamente rosso, e per una volta fui grata di trovarmi al buio.
«Brutto pervertito!» strepitai prima di trascinarmi dall'altro lato della stanza, allontanandomi dalla sua figura.
Per quanto potessi arrabbiarmi, i miei atteggiamenti non facevano altro che alimentare quel seccante sogghigno. Sospirai, sarebbe stata una lunga ora.
«Guarda il lato positivo, ti sei dimenticata della paura del buio!»
«Già, sarà perché adesso ho più paura di te che della mancanza di luce»
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where the lanters end up [fillie]
Fanfiction"Ci amiamo di notte perché il giorno è troppo futile, troppo chiassoso per lasciar udire le flebili voci delle anime gemelle nascoste sotto un milione di maschere." Finn Wolfhard è cambiato: non è più lo stesso di due anni fa, e adesso i suoi occhi...