☆═━┈nineteen┈━═☆

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xix.
who's the loser now?

Millie

«Che c'é, non hai il coraggio di parlare faccia a faccia?» questa volta alzai lo sguardo, gli occhi rossi, iniettati di rabbia dritti verso le sue iridi verdognole.

«Che stai dicendo, ragazzina?» Iris strinse le labbra rosee, nascondendo il filo di insicurezza nella sua voce dispettosa. Nessuno non glielo aveva mai detto.

«Sto dicendo che sei solo una codarda, così disperata da dover ricorrere a questi metodi da scuole elementari per guadagnare un po' di rispetto.» le parole fuoriuscivano amare, automatiche dalla mia bocca. Ormai quel lato di me, la vera natura della ragazzina esile ed insicura che risultavo, si era finalmente mostrato, e nessuno sarebbe più stato capace di fermarmi.

La bionda rimase in silenzio per un po', i pugni stretti e le gote arrossate. Si morse le labbra un paio di volte, come per fermarsi dal ribattere; bastava davvero così poco per farti affondare, Iris?

«Ma chi ti credi di essere? In questa scuola daranno sempre ragione a me, perché tu qui non sei nulla.» scandì attentamente le fredde parole che acide mi scivolavano addosso; non ero più così piccola, fragile da lasciarmi scalfire dalle sue inutili opinioni.

«Ti ho dato la possibilità di diventare come me, di farti una vita, e tu l'hai buttata per un paio di sfigati. E adesso la sfigata sei tu, mutanda alla fragola.» continuò stringendo i denti, ma non mi feci buttare giù dalle sue parole. Non ero più manipolabile, e lei non aveva alcuna valida ragione per rivolgersi a me in questo modo.

«Non avrei mai desiderato di diventare frivola, crudele come te. Preferisco guadagnarmi l'ammirazione senza rovinare la vita di nessuno, senza umiliare gli altri per sentirmi migliore.
Mi dispiace per te, Iris, perché tu non puoi ottenere attenzioni se non in questo modo.»
Ribattei in quella sfida di frasi taglienti e sguardi gelidi, per poi continuare:

«E, ad ogni caso, tu non l'hai mai voluto. Volevi solo un altro seguace, un'altra pecorella. Mi dispiace dovertelo dire solo adesso, ma hai scelto la persona sbagliata.»
Riuscivo a sentirla, la soddisfazione di averla sopraffatta per una volta, di vedere il suo volto rosso, umiliato quanto infuriato; le sue labbra serrate sotto al mio sguardo.

«Sappi solo che una stupida foto non mi butterà giù. E che noi due abbiamo chiuso.» mi allontanai vincente, camminando a passo deciso e testa alta. Finalmente, ero riuscita a farla tacere, e adesso mi sentivo incredibilmente sollevata: avevo detto tutto ciò che pensavo, vendicato, se così si può dire, Lilia e trovato pace con me stessa.
Dopo quella foto sarebbe stato sicuramente difficile aggirarmi decisa tra i corridoi, ma sarei andata avanti o avrei provveduto a farla eliminare. Tuttavia, oltre che cyberbullismo, Iris aveva violato anche la mia privacy; se non avesse rimosso quella foto sarebbe finita nei guai.

E adesso chi è la sfigata, biondina?

where the lanters end up [fillie] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora