Capitolo 6

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Dopo aver preso due vodka redbool Neymar mi prende con dolcezza la mano e mi porta su un piccolo terrazzo appartato dal resto della sala. Da li si riescono a scorgere il porto e la spiaggia in lontananza.Tra di noi si insinua un silenzio imbarazzante.Entrambi siamo intenti a guardare il cielo stellato sopra di noi.Ad un tratto però lui prende coraggio e si butta.

N"Come mai hai iniziato a fare la modella?" Mi domanda guardando la luna.

M"Ho iniziato forse per gioco un anno e mezzo fa. Ero stata presa all università e non sapevo come pagarla"

N"Ah, quindi tu studi?"Domanda con un misto di curiosità e stupore

M"Si, fisioterapia.Non ho intenzione di fare per tutta la mia vita la modella"Non voglio dire che non mi piaccia come lavoro ma ho altri piani per la testa per ora.

N"E perché proprio fisioterapia?" Mi spiaza. É la prima volta che qualcuno mi fa questa domanda. Ingoio il groppo in gola e gli racconto la mia storia.

M" Amavo la danza.Ho iniziato a praticare danza classica quando avevo 7 anni.All' inizio la presi come un gioco, una competizione tra amiche ma con il tempo diventò un ossessione per me.Amavo la danza classica come un artista ama le sue opere. Non ne é mai soddisfatto fino in fondo del suo lavoro perché sa di essere talentuoso. Passavo giornate intere a perfezionarmi davanti allo specchio.Più tempo io passavo a esercitarmi più i muscoli si indolenzivano. Non ascoltai i segnali che il mio fisico mi stava dando e cominciai a far uso di antidolorifici. Un giorno durante la prova per il saggio finale mi strappai il muscolo dell interno coscia. Dopo quel giorno feci diversi trattamenti ma mi dissero che non sarei più potuta tornare a ballare a livello agonistico.Gettai la spugna da li a poco tempo.Voglio diventare una fisioterapista spprtiva propio per poter insegnare a gli atleti come te che non è da deboli rallentare il ritmo se il nostro corpo lo richiede.Bisogna sapere quando fermarsi." É rimasto turbato dalla mia risposta

N"Io non potrei vivere senza il calcio. É l' unica cosa in cui davvero riesco bene" Mi prende in giro? Davvero ha questa opinione di se stesso?

M"Sono sicura che tu sia molto altro.Non sei soltanto il numero 11 del barça o il volto della nazionale brasiliana.Sono sicura che tu sia un ottimo padre e tante altre cose oltre che il tuo lavoro"

N"Il mio lavoro é bello certo.Chi non sognetebbe di essere pagato per fare ciò che gli piace e lo diverte?Io ringrazio Dio per la possibilità che mi ha dato ma a volte mi chiedo come sarebbe la mia vita se non avessi mai preso un pallone tra i piedi.Forse potrei passate più tempo con mio figlio Davi e ora anche io stare studiando all universitá"

M"Non lo puoi sapere.Probabilmente pero' non saresti la persona che sei adesso. Le situazioni che hai affrontato ti hanno portato ad essere ciò che sei, non il contrario"Dico per sollevargli il morale.Ricambia il mio gesto con un sorriso vero che mi scioglie il cuore. Per la prima volta da quando lo conosco lo guardo sotto una luce diversa. Di fronte a me in questo momento non mi trovo l idolo di milioni di persone ma un ragazzo molto sensibile di 22 anni cresciuto troppo in fretta.

N"Sei una bella persona Maria. Non mi era mai capitato di parlare così a nessuna ragazza prima d ora. Con te mi sento a mio agio" Ora sono io quella a sorridere.

M"La stessa cosa vale per me"

Si sono fatte già le due così Neymar si offre di accompagnarmi lui all albergo in macchina. Mi siedo davanti di fianco a lui e poso la mia borsa sul tappetino.Prima di scendere dall auto lo ringrazio per la bella serata che ho trascorso e ci scabiamo i numeri di cellulare. Gli dò la buonanotte e gli da un abbraccio.Un abbraccio di quelli affettuosi che ti ricaricano le batterie a mille. Dopo la chiacchierata di sta sera credo ne abbia proprio bisogno.

In questo capitolo vediamo Maria e Neymar conversare in modo profondo.Se ci sono degli errori chiedo scusa ma scrivo dal telefono.Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Votate e commentate per favore. Grazie a tutti quelli che leggono la mia storia.

Buonanotte :)

In amore vince chi fuggeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora