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Thomas osservò di sott'occhio il professore scorrere pensieroso i nomi degli studenti dal registro.

<< Dobbiamo avvertire gli altri. >>

Gli mormorò Teresa studiandolo a sua volta critica al che il moro annuì.

Oramai qualsiasi novità a Beacon Hills poteva rappresentare un pericolo.

E se fossero stati davvero creature sovrannaturali?

Si stava già abbastanza stretti senza che il nemeton richiamasse altri strani scherzi della sovrannaturalità.

Ripensò a come l'uomo seguisse fedelmente la donna, come se fosse un suo soldato o un suo...beta.

Un brivido freddo gli percorse la schiena mentre quell'ipotesi mostruosa invadeva la sua mente e gli faceva battere forte il cuore ma preferì mantenere il suo dubbio per sè, non volendo angosciare ulteriormente l'amica.

Nel mentre, il nuovo professore si era alzato e posto di fronte alla grande lavagna rovinata. Vi scribacchiò il proprio nome in una grafia sottile e severa.

<< Io sono il signor Petyr Baelish e da oggi sarò il vostro professore di storia. Sostituisco la signora Sullivan che... mancherà per un pò. >>

Spiegò tuonante ampliando le braccia sulla cattedra e facendo scivolare gli occhi chiari e pungenti sugli alunni intimoriti.

Un'espressione costantemente insolente sembrava dimorare il volto chiaro. La barba brizzolata, come i capelli, gli oscurava il mento appuntito. Le maniche del maglione dal collo alto azzurro erano arrotolate fino a gomiti mostrando due braccia forti e nerborute. I muscoli guizzavano esponendo vene sporgenti mentre un paio di pantaloni grigi eleganti gli fasciavano le gambe magre e allungate.

<< Direi che possiamo iniziare. >>

Annunciò raddrizzandosi e sfogliando il volume d'innanzi a sè.

La lezione iniziò ma mentre il nuovo docente spiegava gli avvenimenti con tono caldo ed enfatico Thomas non potè che lasciarsi assordare dal suo cuore sempre alterato.

Sarebbe morto d'infarto un giorno, ne era sicuro.

I passi decisi dell'uomo sembravano scandire quei minuti dolorosi, le sue parole tamburellavano sulla mente del giovane senza però penetrarla.

Il ragazzo continuava a fissarlo ardentemente come se avesse potuto individuare zanne, artigli o intravedere qualche ciuffo di pelo sospetto.

Ma Petyr Baelish sembrava semplicemente un odioso professore di storia dal portamento strafottente e lo sguardo minaccioso.

La lezione proseguì tranquilla e noiosa senza occhi che brillano, ululati cavernosi o gole di innocenti squarciate.

Un risultato, a suo parere, più che soddisfacente!

Quando la campanella suonò Thomas sobbalzò riemergendo dai suoi fitti pensieri e vorticose ipotesi.

<< Per la prossima volta ripassate il capitolo undici, vi farò alcune domande. Ah! Leggete anche il dodici e il tredici, li affronteremo nella prossima lezione. >>

Esordì Baelish seduto sul margine della cattedra con le gambe accavallate.

I ragazzi e le ragazze si alzarono rumorosi in una sinfonia di stridere di sedie, brontolare dei banchi, matite, fogli, quaderni ricacciati malamente negli zaini.

Teresa al suo fianco preparò a sua volta svelta la tracolla,

<< Ora ho un test di chimica ma ci vediamo dopo lezioni questo pomeriggio, okay? >>

Newtmas • The GiftDove le storie prendono vita. Scoprilo ora