XIX

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Isaac e Thomas si guardarono per diverso tempo studiandosi in silenzio.

Attimi febbrili, dolorosi, sospesi su un vuoto sconosciuto.

Temuto quanto desiderato.

Entrambi sembravano attendere, incapaci di agire, spaventati da quei sentimenti irridescenti che si dimenavano nelle loro menti.

Solo il vento parlava, una lingua stridente e violenta accompaganta dal coro del bosco attorno a loro che li avvolgeva con la sua vita nascosta.

Una vita di cui Isaac faceva parte, a cui la sua forma animale apparteneva.

Dopo quella che a Thomas parve un'eternità, l'animale decise finalmente di mostrarsi alla luce che illuminava il porticato.

Si guardò attorno teso come pronto a vedere Malia sbucare dal nulla per attaccarlo.

Il bruno osservava incantato la creatura che emergeva dalle ombre, commosso dalla sua bellezza.

Si scoprì imossibilitato dal muoversi imprigionato da quegli occhi luminosi e incandescenti.

Ridacchiò abbeverandosi di quell'immagine,

<< T-tranquillo, sono solo. >>

balbettò spostandosi quel poco per fargli posto vicino a lui.

Newt rimase fra le foglie a riflettere, il manto illuminato dalla luce risplendeva come infuocato sormontato da ombre scure dove il suo pelo diveniva quasi nero.

Il muso affusolato era pacato e riflessivo come il suo umano.

La figura magra e affusolata si mosse leggera raggiungendolo. Con balzo agile  si posizionò accanto a lui guardando a sua volta la boscaglia.

Thomas rabbrividì percependo il pelo morbido solleticargli il braccio scoperto.

Si sbrigò a togliersi la coperta dalle spalle e posizionarla intorno al coyote che lo osservò con il muso più stupito che potesse permettersi.

Quando il panno lo ebbe totalmente coperto lasciandogli scoperta solo la testa l'animale si divincolò appena mentre iniziava a mutare.

Thomas trattenne il respiro mentre sotto i suoi occhi scioccati Isaac prendeva forma stravolgendo la forma animale.

La sua statura parve plasmarsi dolorosamente come spezzandosi e rigenerandosi in spasmi secchi e violenti.

Il collo si allungò mentre la peluria si ritraeva sotto una pelle pallida e fresca.

Il muso si storse, si spacco, scattò fino a far sbocciare il volto stravolto e dolce di Newt che inspirò come trafitto da un dolore sovraumano.

Il pallore del suo viso mostrava una stanchezza subdola e una tristezza amara. Livide occhiaie gli circondavano gli occhi intensi, le labbra rosee strette in una smorfia.

<< G-grazie... Tommy. >>

Mormorò con voce ansimante stringendosi maggiormente nel tessuto caldo mentre il collo e l'inizio delle spalle venivano esposte all'aria gelida della notte.

I capelli scompigliati gli ricadevano sulla fronte, una foglia scarlatta si era incastrata nel suo ciuffo.

Gli occhi scuri erano gonfi di lacrime mentre la tristezza e la disperazione che emergevano dal suo volto sembravano ferire lo stesso Thomas.

<< Prego, Newt. >>

Sussurrò lui mentre a quel soprannome, riemerso dalla nube della droga, il cuore prese a battere veloce.

Newtmas • The GiftDove le storie prendono vita. Scoprilo ora