III

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Thomas sospirò mesto lasciando scorrere i chicchi di caffè all'interno della macchina nell'apposito contenitore. 

Dopo di chè armeggiò con il vecchio aggeggio finchè non prese a ronzare mentre li macinava rumorosamente.

Un senso di disagio sembrava gravargli sul petto mentre osservava l'elettrodomestico sconfortato. 

Si avvinghiò al ripiano della cucina mentre un brivido gli attraversava il corpo.

Quegli occhi.

Quel lampo, quello sguardo, quella luce animale.

Sembrava trafiggerlo, sembrava scorticargli la pelle, sembrava dilaniargli la carne.

Il terrore continuava a impossessarsi di lui sebbene ormai si trovasse al sicuro.

Il respiro si face irregolare mentre il cuore riprendeva pian piano a correre sempre più veloce.

<< Tom? Tutto bene? >>

Si voltò per trovare Teresa che lo osservava dalla porta visibilmente preoccupata.

<< Ehy! Il caffè sarà pronto tra poco... >>

Esclamò con tono vivace mentre la preoccupazione sul suo volto veniva sostituita in fretta da un sorriso furbo. Si raddrizzò assumendo una posa rigida e dritta.

La ragazza gli sorrise raggiungendolo per posargli una mano delicata sulla schiena contratta osservando il caffè che iniziava a scendere a singhiozzi nella caraffa.

<< Bene, abbiamo tutti bisogno di un caffè. Sono sicura che Malia e Scott rincaseranno da un momento all'altro. >>

Lo tranquillizzò l'amica che di certo non credeva alla facciata di ottimismo del bruno. 

La fidanzata e l'alpha erano usciti per controllare insieme il perimetro, per accertarsi che non vi fosse nessuno.

Thomas annuì pensieroso tentando di mantenere quella smorfia falsa che gli spaccava il volto cereo.

<< Tu... stai bene? >>

Chiese poi guardando l'amica di sott'occhio.

Teresa ridacchiò allontanandosi per preparare un vassoio dove adagiare le tazze.

<< Certo che sto bene. Sono solo preoccupata per te... >>

Commentò guardandolo schiva a sua volta mentre si alzava sulle punte per raggiungere lo zucchero.

<< Non devi, sto bene. >>

Mentì quello massaggiandosi con fare disinvolto la base del collo tirata dalla tensione. 

<< Sono sicuro che dopo che ne avremo parlato sarà tutto più chiaro. >>

Le fece l'occhiolino agguantando dal frigo un cartone di latte.

<< Malia non ti ha dato nessuna spiegazione? >>

Il ragazzo scosse mestamente il capo scappando dallo sguardo inquisitore di Tes che non aveva mai visto di buon occhio Malia e la sua relazione con lei. 

Ovviamente il suo dissenso l'aveva ferito, sopratutto all'inizio. Per lui la sua opinione era importante.

Le loro madri erano state migliori amiche e così loro stessi si erano trovati sempre insieme, legati in un rapporto profondo e innegabile.

Era stato mentre le loro madri bevevano il in giardino e loro scorrazzavano sul prato fresco, ridendo e sporcandosi di fango, che erano divenuti loro stessi indivisibili.

Newtmas • The GiftDove le storie prendono vita. Scoprilo ora