Ambra Pov's
Oro frizzante e spumoso si riversa all'interno di due broccali di vetro, stretti fermamente nelle mie mani. Il fluido s'increspa al termine dei calici trasparenti, riversando l'effervescenza biancastra lungo la parete esterna delle coppe. Ineluttabilmente le mie mani s'imbrattano dell'oro liquido e di conseguenza un gemito roco imporpora le mie labbra sanguigne. Infuriata mi volto verso il lavello, posando rozzamente i due calici sul piano in legno, per poi ghermire bruscamente un pezzo di stoffa e pulire le mani viscidamente appiccicose. Non appena alzo il capo, mi ritrovo dinanzi Aaron ed Hanji seduti sulle alte sedie in legno con i gomiti sul bancone ed il viso a poca distanza dal mio. Indietreggio a causa dell'eccessiva vicinanza ma soprattutto per l'inattesa visita. Le loro labbra s'arcuano in ghigni sinistri ed i loro occhi fiammeggiano eccitati, facendomi sospirare sconsolata e scuotere divertitamente il capo in diniego. M'accosto al bacone, notando la chioma corvina della russa svolazzare ed il suo corpo muoversi rapidamente da un tavolo all'altro. Aaron dischiude le labbra, ma prontamente lo blocco con un cenno di mano, per poi urlare: «Nat! Due birre al tavolo dei cecchini!»
Nonostante il vociare chiassoso e disturbante degli uomini, la russa recepisce il mio ordine e s'appresta a portare i due broccali ad uno dei tavoli a sud della locanda. Le sorrido grata per poi versare altro oro liquido in due calici in vetro e porgerli subitamente ai miei due amici che mi scrutano con diffidenza. Mi accosto al bancone, poggio i gomiti sul legno ed il mento sulle nocche delle mie mani, accennando col capo verso i loro broccali e domandando ad Hanji: «A cosa dobbiamo la tua presenza qui?»
Prima che la donna possa prender parola, Aaron s'intromette e, dopo aver bevuto avidamente la birra, chiede animato: «Offre la casa, non è così?»
«Sì.»
Alzo un sopracciglio e gl'intimo di silenziarsi, poiché al momento Hanji ha la priorità, in quanto raramente vien qui a farci visita. Solitamente, quando giunge alla locanda, porta sempre terribili nuove. La mora s'abbandona contro lo schienale, facendo oscillare le braccia lungo il busto e scrutandomi interessata sotto le folte ciglia, per poi esordire: «Sai, Ambra, di tanto in tanto esco dal mio covo.»
Muovo le spalle ed ammetto allietata: «Da quando sei entrata nei "piani alti" ci s'incontra sempre meno.»
La mora si drizza bruscamente sulla sedia, facendola dondolare pericolosamente ed accostando il suo volto al mio. Arcuo le labbra all'insù e l'osservo con fermezza quando Hanji obietta con risoluzione: «Certamente la mia carica non m'impedirà d'incontrare i miei amici.»
Aaron si smuove veementemente sulla sedia, ruotando il busto verso la donna al suo fianco e scrutandola con perverso interesse. Sul suo volto appare un ghigno eccitato nello stesso istante in cui prende parola: «Adesso sei sentimentale?»
«Son munita anch'io di coscienza.»
Aaron accosta il suo volto a quello della donna che ringhia e s'infervora ancor più, dando genesi ad una discussione poco arguta. Osservo realmente divertita il loro diverbio, riflettendo su quanto sia brillante ed affascinante Hanji Zoe, ovvero la scienziata che sta lavorando al siero per salvare l'umanità. La folle ricercatrice è una donna d'appena ventiquattro anni con i capelli castani e gli occhi scuri, ma la loro fiamma è costantemente offuscata da un paio d'occhiali color cenere. In realtà feci la sua conoscenza solo un anno fa, ovvero quando fu inviata in questo campo, poiché fornito d'apparecchiature costose ed avanzate. Il nostro incontro, o meglio scontro, avvenne fortuitamente, in quanto notai degli uomini inseguire una donna incappucciata. Impulsivamente m'interessai e, prima che potessi riflettere, m'accostai alla fuggitiva, l'artigliai per un braccio e la trascinai con forza in un vicolo cieco. Inevitabilmente la scienziata s'infuriò, mostrando il suo potenziale fisico e psichico, ma alla fine stringemmo un'alleanza indistruttibile. Ben presto poi conobbe anche Aaron e Natasha ed inutile sottolineare il fatto che si coalizzò con la russa, facendo fronte comune e perpetua guerra al moro. La scienziata non è solo follemente sagace ma è anche una battagliera da temere infatti più di una volta ha prestato soccorso in incognito ai soldati presso le mura, svanendo prima d'esser identificata.
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Anno Z
FantasyIn Russia, a causa della fuoriuscita di un gas non ancora ben analizzato, gli umani sono stati trasformati in creature orribili definite nei libri con il nome di zombie. La protagonista, dopo aver assistito alla trasformazione della sua famiglia, è...