Percepisco il mio corpo stremato dalla fatica fisica e lo spirito dilaniato dall'insostenibile situazione in cui verto. Inspiro profondamente, mi faccio forza e m'incammino traballante verso le scale, salendo al piano superiore. Non appena giungo in cima, noto rattristita la porta chiusa della camera della russa, segno evidente che non voglia né vedermi né parlarmi. Affranta mi dirigo in camera da letto, barricandomi all'interno di essa e sospirando sconfitta. Scuoto il capo in diniego per non irrompere in un pianto disperato per poi indossare il pigiama di cotone color oceano. Senza perder tempo prendo posto alla scrivania in modo da leggere la lettera con calma e comodità. Guardo da un lato all'altro della tavola, aprendo tutti i cassetti e trovando un coltello all'interno di uno di essi. Prontamente lo afferro ed apro l'involucro che contiene la missiva. Accosto il foglio alla fonte luminosa così da leggerne il contenuto con più facilità.
Carissima Ambra, mi spiace esser sparita senza preavviso ma sono sotto stretta sorveglianza, in quanto il Consiglio è convinto che i fuggitivi siano infetti quando in realtà non è così. Certamente non posso dir loro che siete voi e che state bene così son costretta a stare chiusa in laboratorio per poter terminare la formulazione del siero il prima possibile. Voglio avvisarti personalmente che dovrai tenere ben salda la squadra in tutti i modi possibili, poiché senza di voi il piano fallirebbe. Non posso in alcun modo rimpiazzarvi, dato che siete stati scelti appositamente dalla sottoscritta. Inoltre son venuta a conoscenza della lite dovuta alla questione Levi Ackerman e non posso non sostenerti. Hai fatto la scelta più giusta, anche se sarete solo voi due a pagarne le conseguenze. Non posso spiegarti il motivo delle mie parole, ma sta' pur certa che anche lui deve sopportare sofferenze non di poco conto. Tenta d'instaurare con Ackerman un rapporto non conflittuale perché la FIDUCIA è l'unico vero mezzo per far sì che la missione vada a buon fine. C'incontreremo alla festa di Halloween e ti consegnerò qualcosa d'inestimabile valore quindi porta una borsa.
H. Zoe
P.S. Ci sono alcune fiale nella busta che ti aiuteranno a star meglio. Ne assumerai solo una il giorno seguente che Levi si nutrirà da te. Non è malvagio quindi sii paziente e buona con lui.
Incredula del contenuto della missiva, la rileggo più di una volta ma le parole impresse su carta non variano. Mi mordo nervosamente il labbro inferiore, emettendo un gemito di frustrazione ed alzandomi bruscamente dalla sedia. Senza riflettere, lascio il foglio sulla scrivania ed esco dalla camera da letto. Mi dirigo verso la stanza di Natasha, bussando con forza contro la porta ed ottenendo come risposta un doloroso silenzio. Sbuffo infastidita e, sull'orlo di una crisi di nervi, comincio a tirare calci rabbiosi contro l'asse in legno. Tutto ad un tratto la russa spalanca la porta, facendomi perdere l'equilibrio e cadere di faccia a terra. Gemo per il dolore intanto che odo la sua risata sinistra alle mie spalle. La sua reazione mi dà la forza di alzarmi e voltarmi furente nella sua direzione, esordendo con veemenza: «Dobbiamo parlare.»
«Non sono disposta a discutere con te.» Sibila alterata, aprendo la porta e concludendo con voce grave: «Adesso va' via.»
La guardo sconcertata, chinando il capo ed incamminandomi verso l'uscita. Quando son prossima all'uscio, mi fermo bruscamente e sussurro con decisione: «No.»
«No?»
Prima che possa comprendere cosa stia pensando, le colpisco la gamba, premendo sul suo polpaccio e facendola cadere a terra. Celermente mi siedo sulla sua pancia piatta e muscolosa mentre la russa mi fissa con sguardo colmo d'ira e risentimento. Natasha ruota fortemente sul fianco e mi colpisce l'anca, facendomi capitombolare accanto a lei. Senza perder il vantaggio ottenuto, troneggia sul mio corpo e tenta di bloccarmi. Mi dibatto e riesco a non esser immobilizzata, perciò la russa si alza furente, ma prontamente l'afferro per la caviglia. Con forza la tiro verso di me e la faccio cadere nuovamente a terra. Natasha urta con forza il pavimento, gemendo e sibilando collerica: «Sei morta.»
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Anno Z
FantasyIn Russia, a causa della fuoriuscita di un gas non ancora ben analizzato, gli umani sono stati trasformati in creature orribili definite nei libri con il nome di zombie. La protagonista, dopo aver assistito alla trasformazione della sua famiglia, è...