Nick Pov's
Son trascorse ormai cinque ore da quando la Sezione A si è desertificata ancora una volta, liberando tutti i sopravvissuti, eccezion fatta per Ambra Lamberti e Natasha Romanoff. Istintivamente ho percepito un dolore lancinante al petto ed il terrore offuscare la mia razionalità non appena son venuto a conoscenza della condanna corporale atroce sopportata da una ragazza dinanzi all'orrore dei presenti. Alcune giovani donne singhiozzano mentre la maggior parte degli uomini mostra uno sguardo smarrito e terrificato. Inevitabilmente Ambra è invischiata con quanto accaduto ed il timore che possa esserle accaduto qualcosa di terribile mi fa adirare e tremare al tempo stesso. Più volte le avevo raccomandato di non rivelarsi o discutere ma credo abbia azionato contro il mio volere. Mentre m'adiro sempre più ed impazzisco pensando a cosa le possa esser accaduto, qualcuno bussa fortemente contro la porta in metallo della mia camera. Terrore e timore si miscelano nelle mie vene, ma la collera prende il sopravvento, costringendomi a tuonare: «Chi è?»
Non credo d'esser in grado d'intrattenere alcun tipo di conversazione né tanto meno d'invitare qualcuno nella mia stanza, almeno non adesso. Devo proteggerla e salvarla. Devo! Lo promisi a suo pare...gli giurai che mi sarei preso cura delle sue figlie ma una delle due ormai è mutata mentre l'altra è chissà dove all'interno della Sezione A. Sono furioso e terrorizzato. Non so come agire né tanto meno cosa speculare.
«Siete il signor Nick Froster?»
Una voce femminile giunge ovattatamente alle mie orecchie, ma, nonostante mi stia sforzando di escogitare qualcosa per salvare Ambra, riesco comunque a replicare bruscamente: «Non è il momento giusto, passate un altro giorno.»
«Sono Natasha, Natasha Romanoff.»
Non appena odo il suo nome, attuo d'impulso, scaraventandomi verso l'unica via d'uscita di questa stanza ed aprendo violentemente la porta. Forse Ambra è qui con lei...forse son solo stato posseduto dal timore. Forse! Purtroppo i miei desideri s'infrangono come un'onda contro la scogliera non appena vedo dinanzi a me soltanto la fanciulla russa. Celermente mi si avvicina, sussurrandomi all'orecchio: «Devo parlarti di Ambra.»
Chino lievemente il capo e la scruto negl'occhi nebbiosi, trovando solamente preoccupazione e determinazione. Rapidamente mi sposto, permettendole di varcare l'uscio: «Entra.»
La russa acconsente senza esitazione e, non appena è all'interno della mia stanza, serro l'ingresso e prendo posto sul materasso lacero e sporco. La corvina osserva diffidentemente il loco, perciò cortesemente la invito a prender posto accanto a me. Le sue gemme glaciali m'analizzano turbate e celermente le sue labbra si schiudono, articolando un "no" ben marcato. Sospiro realmente interessato al suo modo di dubitare degli estranei per poi domandarle di Ambra senza indugiare oltre.
«Al momento è dinanzi al Consiglio.»
«IL CONSIGLIO?!»
La mia voce grave ed il mio tono di sfiducia mi costringono ad alzarmi collericamente dal letto, stringere le mani in forti pugni tanto da mostrare le nocche bianche e serrare la mascella. Fisso cupamente la russa che continua a mostrarsi sicura di sé senza arretrare o tremare, ma, nonostante ciò, noto turbamento e terrore nei suoi occhi. In realtà è la sua forza di spirito che le impedisce di esibire le sue vere emozioni ed indubbiamente questo la renderà più audace nelle circostanze più spiacevoli.
«Perdonami.» Ammetto, strofinando la mano destra sul volto. «Cosa ha combinato questa volta?»
La russa mi scruta confusa per esigui istanti per poi dischiudere le labbra ed esplicarmi la realtà degli avvenimenti interni alla Sezione A. Devo ammettere che neanch'io avrei mantenuto il sangue freddo dinanzi a tale mostruosità e non posso di certo colpevolizzare Ambra per la sua natura pura. Violentare una ragazza solo perché ha imparato ad impugnare un'arma da fuoco per salvare in futuro sia se stessa che gli altri non è assolutamente legittimo. So che dovrei esser furibondo con lei, ma non ne ho il diritto, dato che avrei agito allo stesso modo se non peggio. Nonostante ciò, Ambra non conosce la putredine e la malvagità che alberga nell'animo del Consiglio.
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Anno Z
FantastikIn Russia, a causa della fuoriuscita di un gas non ancora ben analizzato, gli umani sono stati trasformati in creature orribili definite nei libri con il nome di zombie. La protagonista, dopo aver assistito alla trasformazione della sua famiglia, è...