Passó un mese da quando Yoongi venne dimesso.
Era un mese che i due ragazzi battibeccavano in continuazione.Jimin cercava di stuzzicare Yoongi in tutti i modi possibili. Amava il suo carattere scorbutico, anche se ogni tanto cercava di addolcirlo, inutilmente. Yoongi invece era semplicemente se stesso. Gli piaceva avere quel piccoletto tra i piedi qualche volta, ma non l'avrebbe mai ammesso.
🌸🌸🌸
«Jungkookiee~ cosa fai dopo?» chiese Jimin al suo piccolo amico.
Avevano appena terminato la lezione di matematica tenutasi dopo pranzo e stavano tornando nelle loro camere.
«Mmh, non lo so. Penso starò in camera, sai, per Tae. Ultimamente sta peggiorando, non riesco a portarlo manco alle lezioni meno caotiche...» il ragazzo sospiró «Spero migliori, devo riuscire a portarlo nel gazebo chiuso. Spero gli abbiano portato da mangiare, almeno.»Quel ragazzino era davvero un amore, pensò Jimin. Lo conosceva quando era piccolo e il suo cuore s'inteneriva sempre quando lo vedeva impegnarsi tanto per riuscire ad aiutare Taehyung. Aveva anche lui i suoi problemi, eppure li accartocciava da un lato, solo per riuscire a rendere felice Taehyung.
«E tu? Hai fatto pace con Yoongi hyung?» Jungkook scosse Jimin dai sui pensieri.
«SENTI. MICA È COLPA MIA SE LE SUE SCARPE STAVANO DA DIO CON I MIEI PANTALONI!» quasi urlava l'arancione.
«Jiminn~» ormai era scoppiato a ridere «gli hai rubato le scarpe e gliele hai riportate tutte sporche di fango. È normale si sia arrabbiato.»
«Si ma... Stavano bene...» Jimin abbassò leggermente la testa imbarazzato. Sapeva benissimo di aver fatto un danno. Però non avrebbe mai voluto sporcargliele di proposito.
«Comunque no, non abbiamo ancora fatto pace. Ma indovina!
Ho intenzione di chiedere un permesso. Questo pomeriggio voglio uscire con lui! Lo porteró a mangiare un gelato.
Okay forse no, meglio un ristorante. Però aspetta, non ho abbastanza soldi. Vabbè senti, ripiego su un fast food, meglio. Poi andremo al cinema! Ovviamente pago tutto io, anzi, ho già preso già i biglietti, spero gli piaccia il film che ho scelto! Sono troppo felicee~
Penso gli compreró anche un piccolo regalino.» Jimin ormai senza fiato si fermó.Quando si parlava di Yoongi, sarebbe potuto anche rimanere senza fiato per un'ora per parlare di lui.
Jungkook non sembrava altrettanto felice, cercò comunque di fare un sorrisino per sostenere l'amico.
«Jimin... Non vorrei rovinarti i piani, ma ti chiedo di pensarci. Hai solo un'uscita al mese e siamo ad inizio mese. Inoltre, sono tre mesi che stai cercando di raccimolare un po' di soldi per andare a fare quello stage di danza che vuoi fare da anni.
E ancora: siamo sicuri lui venga? Non mi pare il tipo che va in giro.» con questo Jungkook smontó l'amico che cercò di tenere la calma.
«Per l'uscita va bene, tanto non ho intenzione di andare da nessun'altra parte questo mese. E anche per i soldi va bene; farò lo stage il prossimo anno o non lo farò.
In fine sono certo venga! Deve venire, lo spero. Non ha mai nulla da fare e lo sento spesso dire che vuole andarsene. Sono sicuro gli piacerebbe staccare un po' da tutto questo.» finí Jimin aggitando le braccia.Ci credeva, però. Yoongi sarebbe andanto con lui; lo voleva realmente.
«Ci tieni troppo a quel ragazzo. Eppure lui ti tratta male.» sancí Jungkook «ci vediamo domani Jiminie. Buona fortunata con lo hyung!» sorrise caldamente a Jimin ed entró nella sua camera.
L'arancione non entrò nella sua stanza, bensì si diresse verso il piccolo negozietto vicino al giardino della struttura.
Si guardó attorno un paio di volte e il suo occhio cadde su un braccialetto. Era semplicissimo, in metallo e con un ciondolo che pendeva. Era una piccola casetta.
Jimin se ne innamoró e subito legó un grande significato a quel ciondolo: Yoongi era la sua casa. Con lui stava bene.Con quell'acquisto gli rimanevano ben pochi spiccioli. Forse al fast food avrebbe potuto pagarci solo una persona.
Vabbè, tanto non ho mai fame la sera.
Avrebbe fatto di tutto per regalare a Yoongi una serata tranquilla, perfino non mangiare.
🌸🌸🌸Jimin si buttó sul letto appena entrato in stanza.
Doveva sbrigarsi a chiedere allo hyung di uscire. E proprio dopo averci pensato, quest'ultimo uscì dal bagno con i capelli umidi.
«Yoongiii~ Yoongi hyung! Ciaoo~» urló il minore saltandogli addosso.
«Jimin scollati.» Yoongi lo scostó di lato per andare a mettersi le scarpe.
Mh? Esce in giardino oggi pomeriggio? Si chiese curioso Jimin. Dovrei sbrigarmi prima che vada in giardino.«Ehi Yoongi... Senti, devo dirti una cosina.» disse Jimin guardando il suo hyung e arrossendo leggermente.
Aveva così ansia che non la smetteva alzare e abbassare i talloni. Proprio come un bimbo.
Il menta si giró e lo fissó, senza dire nulla.
«I-io ecco...volevo chiederti se...» Jimin stava cercando in qualche modo di tenere ferma la voce, nel mentre sceglieva le parole giuste. Arrossí maggiormente, abbassando di poco il capo, stringendo in pugni le manine che teneva basse. «Insomma, v-volevo chiederti se questo pomerig-» non fece in tempo a terminare la frase, che la porta si spalancò.«Ehi Yoongi hyung, sei pronto?» nella stanza entró un Hoseok felicissimo.
Eh?
«Jiminie~~Ciao! Come stai?» Hoseok si fiondó subito ad abbracciare Jimin.
«Ciao... Tutto bene.» anche se quest'ultimo rispose debolmente al caloroso saluto del ragazzo.
«Andate da qualche parte?» chiese tristemente Jimin. Non ci stava capendo molto, ma non aveva una bella sensazione.«Si! Voglio portare Yoongi in un bellissimo ristorante sul mare! Poi con il tramonto sarà una visione paradisiaca. Sono troppo eccitato! Prima però, andremo a fare tanto bello shopping. Spenderò tutto in vestiti firmati, già lo soo~» finí il ragazzo con un broncio.
«Il ristorante è uno molto lussuoso, pensi possa piacergli?» sussuró poi nell'orecchio di Jimin.
Un ristorante di lusso...
Jimin si fece piccolo piccolo.
E io che volevo portarlo in un fast food...
«S-si, c-credo di si.» sussuró mentre Yoongi prendeva il telefono.
«Okay andiamo Hobi» disse incominciando a incamminarsi. Poi si fermó prima di uscire e si girò verso Jimin -ormai paonazzo-«Che volevi dirmi prima, Jimin?» disse con un sorriso, sembrava essere felice di uscire.
«N-nulla di importante.» Jimin rialzó lentamente il volto «Divertiti» sussurró poi, sorridendo debolmente.
Vedere Yoongi andare via con un altro ragazzo gli faceva malissimo e non si spiegava il perché.
«Comunque per te sono Yoongi hyung.» disse freddo, prima di uscire e sbattere la porta.«P-peró anche Hoseok non l-l'ha chiamato h-hyung. Non ha d-detto nulla però...» sussurró il piccolo piano.
Era rimasto solo in quella stanza.
Solo, di nuovo; come è sempre stato.
Yoongi mi manchi, non lasciarmi solo.
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sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ ||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||
Roman d'amour❁In revisione❁ Min Yoongi è sempre stato un ragazzo lontano dal resto del mondo. Gli bastava la musica per entrare nel suo mondo, dove anche le sue sofferenze venivano alleviate. La musica era l'unico mezzo per fuggire dalla sua vita disastrata. A s...