10. Batticuore

195 25 8
                                    

Yoongi venne svegliato da un rumore assordante, si accorse che a fare quel rumore era un telefono sul comodino, così fermó l'allarme.
«Hyung...» sussurró Jimin nel sonno, aggrappandosi alla maglia del maggiore.
Yoongi, ancora assonnato, poggiò una mano sulla testa del piccolo e si rimise a dormire. Probabilmente, se fosse stato lucido, non l'avrebbe mai fatto.

🌸🌸🌸

«BUONGIORNO MONDO. È ARRIVATO OR ORA IL TUO SOLE SPLENDENTE!» Hoseok spalancò la porta della camera di Yoongi e Jimin.

Forse non sarebbe mai dovuto entrare.
Si trovava davanti una scena abbastanza snervante.
Jimin era praticamente appiccicato al petto di Yoongi, quest'ultimo aveva le labbra sulla fronte dell'altro e una mano nei suoi capelli arancioni.
Il grande sorriso si eclissó immediatamente dal volto di Hosek. Non sapeva nemmeno lui il motivo. Probabilmente perché solo lui aveva dormito con Jimin prima di all'ora e vederlo dormire abbracciato ad un altro... Forse era un po' geloso. Non voleva che qualcuno potesse portargli via uno dei suoi amici.

«Che cazzo è 'sto rumore di prima mattina?!» Disse Yoongi ancora con gli occhi chiusi.
Poi si accorse della situazione in cui si trovava e si staccò velocemente da Jimin, mettendosi in piedi.

Jimin si mise a sedere, stropicciandosi gli occhi. «HOBI HYUNG!» si alzò di scatto sul letto e con un salto, finí nelle braccia del suo migliore amico. Esso lo fece girare, per poi rimetterlo per terra. «Come stai? Ti senti stanco?»
«Tutto bene, Hyung, grazie.» gli disse il piccolo con un sorriso smagliante.

Yoongi non si preoccupó nemmeno di assistere alla scena. Così cominciò a disfare la sua roba e a cambiare il letto ancora immacolato.

Si ritrovò a fissare la valigia davanti a se, sentendo in vicinanza, le voci dei due ragazzi.

Aveva il batticuore.
Era diventato rosso, lo poteva sentiva benissimo.
Pensò fosse per lo spavento.
Si, per lo spavento. Non per una certa vicinanza ad una persona.

«Yoongi Hyung, io e Hobi andiamo ad alcune lezioni. Ci si vede, non farmi casini in camera.» annunció l'arancione, incamminandosi verso la porta con uno zaino sulle spalle.

Yoongi pensò fosse carino, un piccolo che si prepara ad andare all'asilo.
Si maledì immediatamente solo per averci pensato e si apprestó a guardare nell'armadio.
Non rispose e si guadagnó così uno sbattere della porta.

Forse Jimin se l'è presa...

🌸🌸🌸

«Sono tornato.» Jimin solcó la porta con uno sbuffo, era davvero stanco. Si sarebbe addormentato di li a poco, se lo sentiva.

Posó la sua roba e si guardò attorno. Yoongi stava dormendo. Chissà se ha mangiato.
Probabilmente no, dato il fatto che non l'aveva visto in mensa.
Si lasciò cadere vicino al menta, aveva veramente sonno.


«Mannaggia la misera! Che dolore!» Jimin urlò prima ancora di aver capito cosa fosse successo.
Era praticamente a terra, affianco al letto di Yoongi.

«Arancia, smettila di starmi appiccicato.» disse Yoongi girandosi dall'altra parte.

«Yoooongi, possiamo fare qualcosa insiemee? Ti prego, ormai ho perso sonnoo» cantilenó Jimin buttandosi su Yoongi.
«Levati.» proferì serio il menta, guardando Jimin, che era ormai a cavalcioni su di lui.

«Ci vediamo un film? Ti prego, ti prego.» l'arancione fece labbruccio, poggiando i palmi delle mani sul petto del maggiore. «Ti preegoo» miagoló ancora, strofinando il sedere sulle cosce di Yoongi.

Yoongi ormai a limite della sopportazione, si sfiló da sotto al piccolo.
«Senti, non è perché ora siamo compagni di stanza vuol dire che tu debba parlarmi. Non voglio essere tuo amico, lasciami in pace.»
Disse mentre si diregeva verso il bagno.
«Hai mangiato?» sussurrò Jimin.
«Non sono affari tuoi.»

«Cazzo...» sospiró il menta appoggiandosi alla porta del bagno.
Si guardò allo specchio come a cercare di mettere ordine nel suo cervello.
Si sciacquó il viso con acqua gelata come per cacciare via ogni pensiero.
Poi guardó in basso.

Non era gay.
Allora perché eccitarsi per un bambino?

sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ 	||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora