28. Dove Sei Minnie?

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Passò un mese dall'incontro di Yoongi con il dottore e tutto nella vita del ragazzo stava andando male.

Quel pomeriggio in cui uscì dallo studio del dottore era più che confuso, aveva ben capito il senso delle parole che il più grande gli aveva rivolto, eppure non aveva idea di come attuarle.

Nei giorni a seguire, Jimin aveva completamente ignorato Yoongi e lui se ne chiedeva il perchè, anche se lui stesso si era prefissato di ignorarlo.
Lo vedeva raramente pur abitando nella stessa stanza.
Ogni qualvolta che i suoi occhi incontravano la sua figura, veniva percosso da una marea di brividi, Jimin stava male e lui lo vedeva.

Era dimagrito, le ginocchia erano violacee, aveva il viso smuto e deperito.
Yoongi ogni tanto desiderava aiutarlo, o almeno si imponeva di chiedergli come stava, ma il ragazzino non rispondeva o si limitava a sussurrare parole monosillabe.

In quel mese Yoongi si vide qualche volta con Hoseok come amico. Con lui il ragazzo si comportava come sempre, come quando erano amici, come se non fosse successo nulla.
Nonostante ciò Yoongi non si sentiva a suo agio soprattutto quando Hoseok parlava del ragazzo, della sua relazione e dei suoi problemi. Quel comportamento irritava parecchio il menta, non che fosse geloso, semplicemente non si sentiva meglio ascoltando le difficoltà della relazione del suo amico.

Decise così di smorzare quella relazione di amicizia e lo cominciò a sentire di rado.

Era una domenica sera e fuori si gelava, il vento soffiava e quasi tutte le persone presenti nell'edificio avevano terminato di mangiare in mensa.

Yoongi era appena tornato in stanza con la pancia piena e l'angoscia che lo attanagliava. Jimin non era tornato in stanza e Yoongi non l'aveva visto in mensa. Non che lo vedesse spesso in mensa in realtà.

Si era veramente scocciato di tutta quella situazione, voleva cominciare a vivere realmente, pur trovandosi come dentro una gabbia. Voleva trovarsi degli amici, forse Jimin avrebbe potuto far al caso suo. Anche se era un ragazzino petulante e fastidioso.

«Chissà dov'è quel moccioso...» domandò tra sé e sé il menta, era passato anche al bagno, ma nemmeno lì  traccia del piccoletto. Era ancora sera presto, perciò decise di passare alla sala prove, senza che nessuno gli dicesse qualcosa.

I corridoi erano desolati e il silenzio regnava prepotente, tanto che Yoongi non sentiva nemmeno la musica provenire dalla sala prove, forse perchè evidentemente non c'era alcuna musica.

Yoongi iniziò a preoccuparsi visibilmente, non sapeva dove andare a parare. Jimin lì non c'era e lui non sapeva dove cercarlo.

Gli si chiuse lo stomaco in una morsa e anche il cibo minacciava di ritornare su. Non aveva visto Jimin da un intero giorno, non sarebbe dovuto essere così preoccupato, ciononostante il solo pensiero che Jimin fosse svenuto in qualche dove gli faceva venire il mal di testa.

Corse perciò in mensa, immaginava l'avrebbe trovata vuota, ma per volontà divina c'erano Seokjin e Namjoon che pulivano i tavoli ancora pieni di avanzi di cibo e posate sporche.

Yoongi andò velocemnte verso Namjoon, aveva molto potere in quel posto, quindi il menta pensò fosse capace di rintracciare chiunque.

«Namjoon» buttò fuori Yoongi mentre si piegava mettendo le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.

«Namjoon, dov'è Jimin?» quasi urlò, con lo sguardo sorpreso e confuso del ragazzo dai capelli rosa che lo fissava.

Seokjin osserava confuso la scena, Yoongi il ragazzo sempre solo e scorbutico che ora chiede una cosa a Namjoon? Ridicolo a suo dire.

«Ehm non lo so, non è il tuo compagnodi stanza? Non dovresti saperlo?» Chiese il rosa ripostando lo sguardo al tavolo che stava pulendo, riprese la pezza e la passò velocemente su tutta la sua superficie bianca.

«Invece non lo so, tu non lo sai? Non hai un qualche controllo in questa struttura? Non dovresti sapere dove si trovano tutti?» chiese ancora il menta velocemente, non aveva tempo da perdere.

«Tsk» fece l'altro mentre passava ad un altro tavolo e riponeva le posate in un contenitore con l'aiuto diSeokjin che fissava Yoongi «Senti, io qui ho il dovere di controllare le minime cose e come vedi ora starei lavorando anche, che vuoi che ne sappia.»

Yoongi grugnì in risposta. Aspettò la sua risposta in silenzio, con le braccia conserte e fissando Namjoon.

«Ancora sei qui? Vattene, sei fastidioso.» gli rivolse un occhiataccia Seokjin che s'intromise nel discorso.

«Sala prove, hai visto?» disse piano Namjoon nel silenzio della grande mensa mentre l'amico e Yoongi lo fissarono sbalorditi.

«Si, vuota» rispose solenne l'altro, sperando che davvero il rosa lo aiutasse.

«Allora sta guardando le stelle» sospiro Namjoon, andando a posare il contenitore con le posate sporche in cucina, insieme a Sekjin. Yoongi rimase in mobile stordito dalla risposta stramba. Era inverno e si gelava fuori.

«M-ma fuori f-» cominciò piano fissando i due allontanarsi. Namjoon si girò estenuato da quella situazione «Va e sbrigati.» disse solamente.

Il che bastò a Yoongi per correre verso il giardino con una misera felpa addosso.

sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ 	||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora