16. Ti Amo

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Chi decide come possiamo morire, se non il fato?
È davvero il fato a scegliere tutto?
È sempre destino o abbiamo il diritto di scegliere anche noi?

Yoongi e Hoseok camminavano mano nella mano, come sempre, d'altronde.
C'era parecchia folla e molto rumore, ma ciò non gli impediva di essere felici insieme.
Il moro continuava a parlare e straparlare, anche di cose futili, eppure Yoongi ascoltava sempre con attenzione cioè che il fidanzato aveva da dire. 
Però amava il silenzio, tanto che alcune volte creò dei conflitti tra i due. Hoseok parlava incessantemente con la sua voce squillante anche quando Yoongi era stressato e aveva bisogno di riposo.
Yoongi però doveva abituarsi, era il carattere di Hobi, l'avrebbe accettato in qualunque caso.
Non importava se il ragazzo era logorroico o iperattivo, a lui andava bene così.
Forse perché si sentiva amato per la prima volta e per lui era un'esperienza del tutto nuova.
O forse, perché gli piaceva veramente, perlomeno era quello che si cercava di ripetere.

Erano fidanzati e a lui piaceva.
Se lo ripeteva ogni giorno.
Nemmeno lui era a conoscenza del motivo per cui lo facesse, per fidanzarsi vuol dire che qualcosa si prova.

Tuttavia, specchiandosi nei suoi occhi ne trovava degli altri.
Osservando il suo sorriso avrebbe voluto baciarne un altro.
Toccando la sua pelle avrebbe voluto sfiorarne un'altra.
Sentendo la sua risata sarebbe voluto morire, perché quel suono non era scintillante e non gli entrava nell'anima; almeno non come lo faceva un'altra.
Non provava una morsa allo stomaco come quando udiava l'altra risata.

Il gruppo di sei ragazzi continuava a camminare, erano così entusiasti di stare insieme.

«Yoongi, ti amo tanto.» sussurró Hobi nell'orecchio del ragazzo.
Ricevette come risposta muta una stretta di mano.

Ormai si era fatta sera tardi e sarebbero dovuti tornare a casa. Quando videro un'enorme folla concentrata davanti a loro, disposta a cerchio.

Yoongi sorrise, pensó ci fosse per certo qualche specie di spettacolino. Capitava spesso per quelle strade.

«Ci sarà sicuramente qualche ballerino di strada! Sento la musica in lontananza! Andiamo Yoon~.» Hobi si giró entusiasta verso Yoongi.
«Amore, è impossibile. La musica è troppo lontana, ci sarà qualche pittore!» rispose il più grande, riflettendo.
«Vabbè, fa lo stesso, andiamo!» Hobi trascinó letteralmente Yoongi verso la folla.
«Permesso... Ehi permesso! Non vediamo nulla. Permessoo!!» urlava il più piccolo dimenandosi tra la folla.

Jungkook li fissava allibito, ormai stavano insieme da un paio di mesi, eppure non riusciva ancora a crederci.
Fin da subito il suo hyung non mostrava voglia di stringere amicizie, eppure adesso lo vedeva mano nella mano con uno dei suoi migliori amici.
Lo vedeva felice, il che gli faceva un immenso piacere. Malgrado ciò non lo vedeva innamorato. I suoi occhi non brillavano quando vedevano Hobi e non capitò una volta in cui la voce gli tremó al parlare con il suo fidanzato.

Jungkook li vedeva solo come amici, ma non avrebbe mai detto nulla. Non aveva intenzione di rovinare tutta quella felicità.
Hobi era molto preso e si vedeva tuttavia Yoongi...

Il giovane ragazzo aveva udito ridere Yoongi veramente solo poche volte e questo si trovava nella sua camera, con il suo compagno di stanza.
Yoon lanciava spesso occhiatine al suo compagno di stanza. Non che lo facesse di proposito, forse era semplicemente dovuto al senso iperprotettivo del più grande nei confronti del ragazzo narcolettico.
Ciononostante Jungkook l'aveva notato. Aveva notato il suo sorriso timido che riservava solo al ragazzo arancione. Litigavano spesso i due eppure sembravano due calamite. Senza di uno, l'altor non poteva esistere.

Jungkook sapeva fin troppo bene cosa provasse il menta; seppur esso non l'avesse mai fatto intendere. Forse nemmeno Yoongi sapeva cosa provare. Il castano gli guardava dentro l'anima e la vedeva cercarne un'altra. Anche se non si trattava di quella di Hoseok.

Il più piccolo del gruppo si girò e rigiró in continuazione. Erano tutti lì, almeno così pensava. Mancava qualcosa eppure non sapeva di cosa si trattava. Lo sentiva venire dal cuore, un senso di angoscia, paura e terrore.
Si sentí all'improvviso crollare.

Mancava una persona.

È incredibile come l'uomo riesca a mentire a se stesso. Ed è incredibile come esso riesca a crederci. Ancora più terribilmente affascinante è come solo un fatto tremendo riesca a far sbloccare la psicologia dell'individuo. Una situazione allucinante riesce ad aprire gli occhi interiori dell'uomo, mostrandogli la realtà che esso cercava di nascondere a se stesso. Spesso, al suo cuore.

Yoongi una volta sorpassata l'enorme folla si ritrovó avanti.
I suoni gli risultavano ovattati, sentiva in lontananza del vociare, vedeva dei flash.

Si avvicinò piano allo spettacolo che tutti stavano osservando e fu quando vide quel colore che le sue gambe non ressero.
S'inginocchió davanti il corpo del piccolo con i capelli arancioni.

Si era buttato dal grande grattacielo vicino.
Jimin si era suicidato.
Yoongi si senrì perso. Gli prese tra le mani la testolina e cominciò ad accarezzarlo teneramente, come non aveva mai fatto. Qualcosa in lui si ruppe. Avrebbe tanto voluto accarezzarlo nel mentre l'altro fosse ancora in vita.

Non riusciva a crederci, il suo odioso e fastidioso compagno di stanza era lì, a terra, senza vita.

Yoongi cominciò a piangere senza alcun tipo di freno.
Aveva di nuovo persona una persona amata.
Di nuovo, aveva visto una persona che amava senza vita.
Gli tolse delle ciocche di capelli dagli occhi chiusi, mentre ascoltava le voci distanti. Dicevano che era morto, che i soccorsi sarebbero arrivati, ma inutilmente.

«No, Jimin... Ti prego.» sussurró Yoongi ormai in uno stato osceno. Il volto era pieno di lacrime e gli gocciolava il naso.

Tiró su per poi continuare «Jimin, non puoi avermi lasciato.» gli passò una mano tra i capelli soffici.

Gli si avvicinò sempre di più, appoggiando la fronte a quella del ragazzo senza vita.
«Jimin... Torna da me, Jimin. Piccolo, torna, ti prego.» disse per poi porgli un casto bacio sulle labbra chiuse.

«Ti amo.»

sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ 	||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora