C'eravamo un'altra volta, aprendo gli occhi Yoongi si ritrovó a fissare di nuovo un soffitto. Alzó leggermente il capo, in modo di osservarsi attorno. Si trovava in una stanza abbastanza grande, munita di due porte, in quel momento chiuse entrambe.
La prima cosa gli saltó all'occhio e lo scioccó a dir poco fu il mobilio della stanza. Molto inconsueto e...fin troppo colorato. Troppo colorate erano anche le pareti, dipinte di celeste e decorate con un enorme arcobaleno che ricopriva tutte le pareti. Le due estremità dell'arcobaleno non si univano tra di loro perchè separate da un sole enorme, che occupava quasi tutta una parete.
Ma che hanno nel cervello 'sti qua? Perchè mi pare di essere in un circo? Non sanno che il nero ha più stile?!
Fece per mettersi seduto, quando si accorse di trovarsi in un letto enorme con copriletto anch'esso multicolore. A differenza della stanza in cui si trovava prima ancora, quella sembrava essere abitata, come se ci vivesse qualcuno.
Il menta si alzó lentamente e cominció a girare per la stanza. Non era riuscito a fuggire il che lo faceva ribollire di rabbia. È una casa di matti o una prigione?! Penso dovrò rimanere qui, non riesco a sopportarne nemmeno l'idea, ma d'altronde...non ho più nulla che mi lega con il mondo esterno.
Chissà come erano i miei genitori, spero di averli trattati bene, per quel poco che ho vissuto con loro.Si avvicinó alla finestra e scrutó all'esterno.
Il ragazzo pensó che il giardino fosse veramente enorme, poi delle figure attirarono la sua attenzione.
C'erano due ragazzi su un dondolo. Ve ne era uno dai capelli rosa seduto che leggeva tranquillamente un libro, l'altro invece, era sdraiato con la testa sulle cosce dell'altro e sembrava dormire.Che schifo. Perchè la gente sente il bisogno di esprimere tutto questo affetto. Io non mi metterei mai a dormire su un altro, anche se fossimo legati da una forte amicizia. Che poi, amicizia e amicizia si, finchè la gente non si stufa e ti lascia andare per un nonnulla. E abbiamo veramente bisogno di tutto sto contatto fisico? Certe persone davvero non le capisco, mha, contenti loro. Basta che alla fine la gente non li scambi per froci.
Tornó a guardare la stanza e si avvicinó al sole per osservarlo attentamente. Sfioró con le dita quella che pareva essere una scritta all'interno del sole. Aveva un font corsivo, la calligrafia era bella, ma quasi indecifrabile per i tanti dettagli.
«I'm your hope, you're my hope...Ora sanno pure l'inglese sti tipi? Siamo sicuri che io sia ancora in Cor-» sussurró dopo aver letto la scritta, venne però interrotto dalla porta -situata nella parete alla sua sinistra- che si spalancó.
«OH BABYYY!» dalla porta sbucó un ragazzo urlante «Ti piace l'opera d'arte di Jungkookie??» gli disse entusiasta.
Con uno scatto si allontanó dalla parete e si mise una mano sul petto.
Chi cazzo è sto tipo che mi ha fatto prendere un colpo?Si avvicinava sempre di più al menta e gli porse la mano con un sorriso stampato in faccia «Ciao! Mi chiamo Hoseok.» disse con più calma.
Era un ragazzo poco più alto di Yoongi, aveva i capelli castano scuro e mossi. Aveva dei lineamenti perfetti, soprattutto il naso. Il sorriso però... Dio santo.
Yoongi pensó fosse una delle cose più belle che avesse mai visto, almeno da quel che si potesse ricordare, quindi nulla.
«Min Yoongi.» sbuffó distogliendo lo sguardo da quel sorriso, per posarlo altrove. Sarà pure bello, ma lo 'conosco' da due minuti e già è troppo rumoroso per i miei gusti.«È camera tua? Perché sto qua dentro?» domandó impaziente tornando a guardarlo. Lo vide eclissarsi - anche se non del tutto- e ritiró la mano, lasciando andare il braccio lungo il fianco.
«Si, è la mia camera, ti piace??
Comunque ti ho visto in giardino ed eri strano, stavo per venirti a chiedere come stessi. Poi mi sei praticamente svenuto tra le braccia.» concluse e un piccolo sorriso tornó a farsi spazio sul suo bellissimo viso.Ah, okay, andiamo bene.
«Sai per caso si possa fuggire da qui?» gli domandó ingenuamente.
Sbottó in una risata sincera «Sei qui da meno di un giorno e già vorresti fuggire? Amico no, questo posto è peggio di una prigione. Io provo a fuggire da troppo tempo. Ormai penso di arrendermi, perché comunque mi sono ambientato e sento questa come la mia ca-» non lo fece nemmeno finire che il giovane rispose aspramente. «Sisi, okay, ho capito. Ti ho chiesto per caso di come ti senti qui? Non mi pare proprio. E non chiamarmi 'amico', perché non sono tuo amico.» ha parlato fin troppo.«Ehi senti, io non ti conosco e ho provato ad essere gentile. Non voglio litigare, anche perché non ti conosco. Perché non accetti semplicemente la mia proposta di amicizia?» Hoseok era chiaramente imbarazzaro, però al menta parve sincero.
Non so davvero come comportarmi. Ci pensó un paio di secondi e poi rispose. «E va bene» sbuffó «solo perché so già che non avrò altri 'amici' qui dentro. Ma ti avverto, non ti appiccicare. Non sono un tipo da amicizie affiatate.»
Senza aspettare una risposta prense la cartina della struttura sul comodino e si diresse verso lo studio del dottore.
Vivrò qui dentro e dovrò abituarmici.
«Yoongi! Aspetta, non so nemmeno quanti anni hai!» Hoseok urló alle spalle di Yoongi. Ovviamente non gli rispondo e filo dritto.Devo scoprire qualcosa sul mio passato.
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sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ ||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||
Romance❁In revisione❁ Min Yoongi è sempre stato un ragazzo lontano dal resto del mondo. Gli bastava la musica per entrare nel suo mondo, dove anche le sue sofferenze venivano alleviate. La musica era l'unico mezzo per fuggire dalla sua vita disastrata. A s...