18. Non Voglio Farti Del Male

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Passò un mese dal sogno di Jungkook e la relazione tra Hoseok e Yoongi andava a gonfie vele.

«Non ti vedi con Hobi hyung oggi?» chiese Jimin mentre rassettava la sua libreria.
Si era appena svegliato ed erano le sei di pomeriggio.

«No. Deve provare qualche coreografia.» rispose Yoongi, continuando a stare stravaccato sul suo letto.
«E non lo vai a guardare mentre prova?» chiese curioso il piccolo, fermandosi.
«Ha detto che non ce n'è bisogno.»
«Ma sei stupido!?» urlò Jimin aprendo le braccia per enfatizzare l'insulto.
«Stupido? Ehi nanetto, stai zitto.» Yoongi si alzò di scatto dal letto, andando verso il ragazzo dai capelli arancioni.

«I-io non volevo dire quello. Solo... Penso che lui non lo intedesse veramente. Secondo me gli farebbe piacere avere la tua presenza.» disse Jimin fissando il pavimento. Era da tanto che i due non si parlavano e quando lo facevano, s'insultavano. Era così il loro rapporto, un vero schifo.

«Non sono comunque affari tuoi. Torna a giocare con i tuoi pupazzi, bambino.» disse Yoongi buttandosi sul letto.
«Ehi. Non sono un bambino!» Jimin gonfió le guancie e incroció le braccia.
A Yoongi faceva tenerezza, gli piaceva quando il più piccolo si comportava come un bambino.

«Stai facendo tutt'ora il bambino, finiscila e vedi di crescere.» sorrise poi il grande.
Lo stava rimproverando, eppure quel sorriso fece capire a Jimin che, in fondo, non ce l'aveva veramente con lui.
«Ho comunque ragione io.»

Yoongi sapeva benissimo quando fosse orgoglioso Jimin, così evitó di continuare.
Poi il piccolo continuó «Hyung io vedo un film, lo guardi con me?»
Non avevano mai fatto nulla del genere insieme. In realtà non facevano nulla insieme.

«No.» disse Yoongi intento a scorrere il dito sul telefono.
Ovvio pensò Jimin, era sempre così.
Lui proponeva di fare delle cose insieme e il coinquilino rifiutava, senza nemmeno un motivo.

Così Jimin scelse un film dalla sua raccolta.
La sua vena romantica prevalse, perciò inserì "Scrivimi Ancora" nel lettore dvd e spense le luci.
Si diresse verso il suo letto, quando notò che il maggiore stava ancora lí e non aveva lasciato la camera, come faceva solitamente.
Perciò cambiò meta e andò a sdraiarsi sul letto di Yoongi.
Si stese, con il busto appoggiato alla spalliera del letto; nella stessa posizione dell'altro.

Sentì solo uno sbuffo, ma il più grande non si mosse.
Così, Jimin mosso dal bisogno di contatto fisico, appoggió la testa sulla spalla dell'altro. Stranamente, Yoongi non si scostó.

Il film stava andando avanti e a quanto pareva, anche Yoongi lo stava guardando.
«Smettila di frignare o mi bagnerai la spalla.» sospirò lo hyung del piccolo.

Jimin era stranito, non si era nemmeno accorto di star piangendo.
«In realtà io-» disse alzandosi dalla posizione e portando una mano al viso. Si bloccò dal parlare quando si accorse che era vero. Non se ne era accorto, forse perché troppo assorto nella trama travagliata del film.

Al contrario, il più grande stava osservando lui, anziché il film. Lo scrutava fin da quando Jimin spense le luci. Forse perché, guardandolo al buio era tutto più semplice.
Il piccolo era occupato e il Yoongi non si sarebbe sciolto nei suoi occhi come quando lo guardava.

«Stai zitto.»sussurrò il menta, mentre passava il pollice sulle lacrime di Jimin.
Jimin ne rimase scioccato. Il più grande lo stava toccando, aiutandolo a pulirsi.
Gli occhi di Jimin continuavano a fissare lo sguardo dello hyung. Sentì una pressione all'altezza del petto, continuava a fargli male, tanto da impazzire.

«Yoongi... I-io...» cominciò il piccolo, ma si fermó quando Yoongi posò il palmo della mano nulla sua guancia. «ti ho detto di stare zitto.»

Yoongi fece per avvicinare il volto a quello di Jimin quando la voce di questo interfedì nuovamente «Hyung penso di non sentirmi molt-».

Yoongi vide gli occhi del piccolo chiudersi, poco prima che esso mise le braccia attorno al collo del menta.

Yoongi riuscì a tenerlo stretto a se, non lasciandolo cadere sul letto.
«Ti sei addormentato ancora...»
Lo mise poi sdraiato sul letto, coprendolo con il piumino.

Yoongi pensò fosse un amore. Sbucava dalla coperta solo la testolina arancione. Aveva poi un broncio in viso. Proprio da te. Pensó. Un bambino imbronciato, secondo il più grande quello era il modo perfetto per descrivere Jimin.

Si alzò per togliere il film e poi si rimise a letto.
Si mise di fianco al ragazzino e lo abbracciò piano.
Si era comportato male fin troppo con lui.

Tutti hanno i propri problemi. Perché dovrei continuare a trattarlo così male? Nella sua vita avrà sofferto tanto.

«Non voglio farti del male, piccolo

Lasciò un bacio sulla testolina del ragazzo e lo strinse più forte a se. Addormentandosi poi in quel dolce silenzio.

Sentì un frammento del suo cuore perdersi, proprio come lui si perdeva negli occhi scuri e dolci del ragazzo che stava tenendo stretto tra le braccia.

sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ 	||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora