9. Scusa Hyung

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Yoongi si svegliò di soprassalto e imprecò sottovoce. Era la terza volta che veniva svegliato nello stesso giorno.
Si guardò attorno, ma non vide Jimin da nessuna parte. Eppura la voce che lo chiamò pareva essere la sua.
Sarà stata una mia immaginazione.

Si sdraiò di nuovo sul letto sbuffando, prese il telefono. Erano le dieci e mezza. Jimin era da trenta minuti in quel fottuto il bagno. Non che Yoongi si preoccupò, ma insomma, gli pareva eccessivo. 

Si alzò svogliatamente dal letto e si diresse lentamente verso la porta del bagno.

«Park, mi hai chiamato?» disse semplicemente.

Non ottenne nessun tipo di risposta, al che cominciò davvero a spaventarsi.

«Jimin... ci sei? Tutto ok?» Yoongi alzò di poco la voce bussando.

Ancora nessuna risposta.

«J-jimin...CAZZO JIMIN!» Yoongi aveva socchiuso la porta e successivamente spalancata alla vista del piccolo immerso quasi completamente nella vasca.

Si fiondò su di lui di corsa e lo tirò su, mettendo le braccia sotto le sue ascelle. Prese di corsa un accappatoio sull'appendiabiti da parete e lo appoggiò sul lavandino.
Sollevò facilmente Jimin -quel ragazzo non era per nulla pesante come si aspettava-  e poggiandolo a terra cercò di vestirlo con l'accappatoio. Il che fu molto imbarazzante, dato il fatto che Yoongi si ritrovava tra le braccia un ragazzo nudo.

Lo prese in braccio e lo portò goffamente sul suo letto. Possibile che fosse svenuto? Yoongi si trovava sull'orlo di una crisi nervosa, non sapeva vermente cosa fare. Cercò di mantenere la calma, anche se non ci riuscì un gran che bene. Si avvicinò al petto del ragazzo e e ci appoggiò la testa. Il suono del cuore di Jimin lo fece sbiancare. Era vivo, lo sentiva. 

Il panico scivolò velocemente dal corpo di Yoongi quando esso vide Jimin girarsi dall'altra parte, comiciando a russare debolmente. Si era solo addormentato.

Yoongi si sedette a terra, poggiando la schiena al letto del piccolo. Ci rimase un paio di minuti, riflettendo su ciò che era appena successo.
Jimin si era solamente addormentato nella vasca eppure non si sveglió minimamente quando Yoongi fece tutto quel casino per portarlo a letto.
Questo piccolo dettaglio era sfuggito a Yoongi, troppo preoccuato dalla salute del minore. Preoccupato per cosa, poi?
In fondo, quel ragazzo, manco lo conosceva.

Si diresse verso il comò che dedusse essere di Jimin e lo aprì. Prese un paio di boxer a caso. Poi dall'armadio tirò fuori una maglia semplice ma enorme.

Guardò indeciso il piccolo corpo di Jimin adagiato sul letto e solo quando buttò fuori il fiato si accorse di starlo trattenendo.

Asciugò velocemente il corpo di Jimin. Yoongi era certamente convinto di essere etero ma vedere il corpo di Jimin -così spoglio e fragile, ma al contempo tonico e fresco- gli fece venire un brivido lungo tutta la schiena.

Evitò di guardare le parti intime e gli infilò velocemente i boxer, buttando l'accappatoio da una parte a caso della camera.  

Osservò un ultima volta il busto del ragazzo. Esso presentava una bella fattezza con un accenno di addominali.
Yoongi era certo facesse palestra o qualche tipo di sport.

Si morse il labbro inferiore e deciso, mise la maglia a Jimin, il quale continuava a dormire.
Sollevò da sotto di lui il piumone e ce lo infilò dentro. Stava per richiuderlo quando Jimin bisbiglió qualcosa.

«Eh? Hai deto qualcosa?» gli sussurrò Yoongi avvicinandosi di più al suo viso per sentire.

«Yoongi hyungg, non mi lasciare ti preego...» cantilenò a bassa voce il piccolo; probabilmente stava sognando. Yoongi non ebbe nemmeno il tempo di pensare a quello che Jimin gli avesse detto che quest'ultimo gli allacciò le braccia attorno al collo e lo tirò a se.

Yoongi ne rimase più che sorpreso e un po' disturbato da quella vicinanza, cercò di allontanarsi. Ma il piccolo lo tirò più forte, facendolo sdraiare vicino a lui, sotto le coperte.

Yoongi sbuffo spazientito, cercando di mettersi più lontano possibile da Jimin. Era imbarazzato, il che lo preoccupò.
Poteva essere incazzato o nauseato da quella situazione, ma non di certo imbarazzato. Mica era frocio.

Jimin si coccolò al petto del suo hyung. Quest'ultimo cedette a quel contatto e si avvicinò di poco, tenendo però, le braccia lungo i fianchi. 

«Scusa se non arrivai prima, hyung.» sussurrò Jimin ancora in balia del sonno.

Eh?

sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ 	||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora