25. No Sentimenti?

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Jimin aprí gli debolmente gli occhi e venne immediatamente travolto dalla bellezza del suo Hyung. Si sentiva finalmente al suo posto, protetto.

Fissò il volto di Yoongi che si trovava a pochi centimetri dal suo. Il menta aveva i lineamenti contratti dalla preoccupazione e gli occhi erano lucidi.
«Non piangere, hyung» Jimin poggiò una mano sulla guancia fredda del maggiore. Inizió ad accarezzarla piano, in modo da rassicurare il ragazzo.

«Stupido... Io non piango, tanto meno lo farei per te» sussurró l'altro mettendo una mano sopra quella di Jimin, per fargli capire che quel gesto era ben accetto nonostante le parole pronunciate.

Jimin si sentí sciogliere il cuore alla vista del menta cosí preoccupato per lui, aveva voglia di stringerlo a sé per non farlo stare male. Dopo aver inteso i suoi veri sentimenti si sentiva sopraffatto da essi, avrebbe voluto fare tante di quelle cose, eppure aveva un terrore allucinante al solo pensare di dovergli rivelare ciò che provava.

Yoongi continuava a tremare, aveva l'adrenalina a mille e avere tra le braccia Jimin in quella situazione non aiutava. Lo aiutò ad alzare il busto. I due ragazzi erano allora uno di fronte all'altro. Jimin aveva un espressione serena, come se non fosse successo nulla di sconvolgente in precedenza, ciononostante si notava l'incertezza che aveva nel guardare negli occhi il suo Hyung. Quest'ultimo invece fissava Jimin come fosse un'apparizione, come a non credere fosse lí con lui. Aveva perso il briciolo di ragione che gli era rimasto e ormai non riusciva più a connettere il cervello.

Strinse tra le mani il volto dell'arancio, come fosse un piccolo cucciolo. Il ragazzo lo stava fissando incredulo, non aveva mai visto il menta in quelle condizioni.

Jimin iniziò a balbettare per via dell'evidente imbarazzo «H-Hyung c-c-cos-» non fece però in tempo a finire di porgli la domanda che il più grande avvicinò il volto al suo.

Yoongi guardò e riguardò il volto dell'altro una miriade di volte sia per assicurarsi che fosse tranquillo veramente e sia perché era effettivamente bellissimo. Così bello che avrebbe facilmente paragonarlo ai fiori più profumati e colorati, alla Luna e al Sole insieme, ad un arcobaleno splendente e alla melodia più celestiale che potesse esistere.

In una frazione di secondo decise di fare sue le gonfie e invitanti labbra di Jimin, scattò in avanti e posò le sue sulle altre.

Finí così per baciare il fastidioso compagno di stanza che gli era stato rifilato. Quel bambino sciocco e dispettoso che non avrebbe mai voluto toccare con un dito. Forse perché non gli era mai interessato o semplicemente per evitare di romperlo come faceva con ogni cosa bella che gli capitava tra le mani.

La sua relazione con Hoseok si sgretoló nell'esatto momento in cui vide Jimin tra le grinfie dello stronzo dai capelli blu.

Era un semplice bacio, eppure un'enorme shock per Jimin.
Il ragazzo che amava lo stava baciando e anche senza un apparente motivo.
Chiuse immediatamente gli occhi, buttando le braccia attorno al collo del maggiore. Era un semplice bacio a stampo, però Jimin voleva veramente di più. Un qualcosa di cui manco lui era a conoscenza, forse avrebbe voluto tutto quello per sempre.

Avrebbe voluto Yoongi per sempre.

Il più piccolo tra i due si spinse in avanti, finendo in braccio a Yoongi che era seduto a gambe incrociate sul prato.
Il menta ne rimase sorpreso, poi morse il labbro inferiore del ragazzo dolce che aveva tra le braccia.
Le sue mani erano serrate sui suoi fianchi e la sua mente sfarfallava verso un luogo sconosciuto. La mente poi, si posò sulle labbra che Yoongi stava sfiorando con le sue. Quelle avevano il sapore inconfondibile della fragola, però il fatto che appartenessero ad un ragazzo particolare, la mente di Yoongi le classificò come una cosa eterea. Non sparavano semplicemente di fragola. Sapevano di buono, di dolce, ma allo stesso tempo d'amaro, sapevano di affetto, di amore, passione e dedizione.

Sapevano di Jimin, l'ultimo, ma anche il primo e l'unico ragazzo che Yoongi avrebbe voluto baciare per il resto della vita.

Le cose belle erano però cagionevoli e in pericolo, se si stesse parlando del menta.

Jimin posò le manine sul petto di Yoongi «h-Hyung no, scusa...» si allontanò velocemente dalle labbra dell'altro, rimenendo però seduto sulle sue cosce.
«Y-Yoongi Hyung non penso sia giusto» ormai il suo sguardò era fisso sulle mani che teneva ancora sull'altro.

«Che cosa c'è Jiminie?» parlava con un tono sottomesso, come se la sua unica dipendenza fossero le labbra dell'arancio e senza di esse stesse soffrendo eccessivamente. Le fissava incessantemente e non aveva neanche intenzione di smettere.

Jiminie?

Se fosse stato possibile Jimin sarebbe diventato ancora più paonazzo. Il suo Hyung non si era mai riferito a lui con quel nomignolo, anzi, non si era mai riferito a lui, in nessuna occasione.

Il piccolo si fece forza per riuscire a guardare l'altro, ci provò, ma nemmeno mezzo secondo dopo teneva di nuovo lo sguardo verso il basso. Anche le mani andarono a posarsi lungo i proprio fianchi, evitando di avere ancora più contatto con l'altro.

«Non è giusto Hyung.»sussurró con certezza «tu sei fidanzato e non hai mai dimostrato il minimo affetto nei miei confronti.» Jimin aveva intenzione di aprire il discorso sulla sua sessualità ambigua ma poi decise di non parlarne in quel momento.

«Aish, non dire così. Sai benissimo che non si devono per forza provare dei sentimenti quando ci si bacia.» rispose con arroganza l'altro, senza però averne l'alcun minima intenzione.

Ah, è così?

Entrambi lo pensarono, eppure nessuno dei due ebbe il coraggio di dirlo ad alta voce.

Il cuoricino di Jimin venne trafitto immediatamente «H-hai ragione».
Voleva dire tante cose, eppure rimase in silenzio, non aveva di risultare stupido e sentimentale davanti al suo hyung scontroso.

Guardò finalmente il maggiore che come sempre aveva un'espressione di assoluta indifferenza.

Jimin sospirò rumorosamente prima di incollare le sue labbra a quelle dell'altro, per poi staccarsi subito dopo e abbracciandolo.

Yoongi era in un vortice di confusione, non capiva più nulla quando il piccolo lo guardava, tanto meno quando lo baciava.

L'arancio inserí la testa nell'incavo del collo di Yoongi, dopo averci lasciato un semplice bacetto.
Il menta lo strinse a sé dimenticandosi di stare in disaccordo con i sentimenti di Jimin.

«Io però qualcosa l'ho sentito...»

«Tu no?»

«Perché mi fai questo, Hyung?»

«Io semplicemente ti amo»

Buio.

sᴏ ғᴀʀ ᴀᴡᴀʏ 	||♡ᴍ.ʏɢ+ᴘ.ᴊᴍ♡||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora