Capitolo XXVI - Miami

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Il giorno della partenza per Miami era finalmente arrivato.

Durante la settimana antecedente al viaggio Lauren e Camila erano riuscite ad evitare di ricadere nel vortice della passione. I loro incontri permisero loro di approfondire la conoscenza e il rapporto mantenendo rigorosamente una distanza di sicurezza fondamentale visto il coinvolgente desiderio che le accomunava e traspariva dai loro occhi.

Le due donne si diedero appuntamento in aeroporto. La corvina si era occupata di organizzare il viaggio da Seattle a Miami declinando l'offerta di Camila di chiedere un passaggio a suo padre.

Quando Camila arrivò in aeroporto trovò Lauren ad aspettarla affiancata da una giovane hostess dalla pelle scura e gli occhi innamorati fissi sulla corvina. Era sorprendente come riuscisse a non sbattere le palpebre per evitare di perdersi anche solo un attimo della bellezza disarmante della donna al suo fianco.

- Ciao Lauren - salutò Camila con il respiro corto a causa dello sforzo richiesto per il trasporto delle sue grosse valigie che stava trascinando.

- Sei in ritardo -.

- Colpa mia - esordì Dinah raggiungendo rapidamente la cubana e trasportando un ulteriore valigia dalle dimensioni ridotte.

- Hansen, perché è sempre colpa tua? -. Lauren punzecchiò la bionda nascondendo un'espressione divertita.

- Jauregui, perché devi sempre rompere le palle? Il ritardo a cui fai riferimento ammonta a 7 minuti. Secondo i miei standard siamo addirittura in anticipo - spiegò DJ, famosa per la sua "puntualità alternativa".

- Sono i miei standard che contano -. Dinah alzò gli occhi al cielo come se la precisione della corvina l'annoiasse.

- Credimi Mrs Grey - disse la polinesiana facendo riferimento al protagonista del best seller 50 sfumature di grigio e adattandolo alla donna che aveva davanti a sé. - Questo ritardo andrà a tuo vantaggio. Ho dovuto convincere Camila a mettere in valigia l'intimo sexy. Cerca di non sprecare questa occasione -. Un luccichio malizioso apparve negli occhi della corvina che scambiò un cenno d'intesa con la bionda.

- DJ, hai parlato abbastanza. Grazie del passaggio - si affrettò a dire Camila prima che la sua migliore amica peggiorasse la situazione. Ti scrivo appena arrivo a Miami -. Le due amiche di scambiarono un abbraccio seguito dalle abituali raccomandazioni. Dinah consigliò a Camila di "darci dentro" e divertirsi mentre la cubana si premurò di ricordare alla polinesiana di non soffocare Allyson con le sue preoccupazioni sul rapporto che la ragazza stava instaurando con Shawn Mendes e di non far impazzire Normani.

Dinah, successivamente, salutò Lauren e le intimò di prendersi cura della sua migliore amica.

Camila e Lauren si avviarono al gate scortate dall'hostess che disse di chiamarsi Shay.

La corvina prese entrambe le due grosse valigie che Camila stava trasportando lasciando a lei il bagaglio più piccolo che aveva portato Dinah.

- Le tue valigie dove sono? - domandò la bruna accorgendosi solo in quel momento che la donna aveva le mani liberi e solo un piccolo zaino sulle spalle.

- Già consegnate -.

- Il mio biglietto? - domandò Camila dopo aver superato il controllo bagagli.

- Non ti serve il biglietto. Voleremo con il mio jet privato -.

🌝🌝🌝

Camila non riusciva a credere di essere all'interno di un jet privato. Continuava a guardarsi intorno senza riuscire a realizzare veramente tutte le comodità a sua disposizione.

Destiny's Game - Il gioco del destino (Camren) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora