Capitolo XXVIII - Origini

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Il giorno successivo le due donne vennero svegliate dal suono acuto della sveglia impostata da Lauren sul suo smartphone.

La corvina si mosse con difficoltà, nel limbo tra il sonno e la veglia, allungandosi verso il suo cellulare per interrompere quel rumore fastidioso. Dopo aver risolto quell'impiccio avvolse nuovamente le braccia intorno al corpo della bruna.

Lauren, dopo aver elaborato il gesto appena eseguito e la posizione assunta, spalancò gli occhi consapevole. Aveva dormito per tutta la notte stretta al corpo della cubana.

Camila si appropinquò ancor più alla maggiore beandosi del calore emanato dalla donna. Si voltò poi verso la corvina senza aprire gli occhi posando la testa sul suo petto.

- Buongiorno - sussurrò Lauren depositando un tenero bacio tra i capelli della minore che rispose con un grugnito indefinito. - Hai dormito bene? -.

- Benissimo - confessò la bruna con un sorriso rimirando il volto disteso della corvina. - Che ore sono? -.

- Le 9.30 a.m. e io devo tornare in albergo al più presto. Fra due ore ho appuntamento con la direttrice dell'orfanotrofio e ho bisogno di una doccia e di vestiti puliti -.

Camila, controvoglia, scivolò via dalle braccia della donna recuperando della biancheria intima pulita e una tuta semplice e comoda. Nel frattempo la corvina si rivestì degli abiti indossati il giorno prima. La bruna uscì dalla stanza per prima concedendo a Lauren qualche minuto di solitudine.

La corvina raggiunse Camila qualche minuto più tardi. La cubana teneva tra le mani una tazza di caffè bollente accompagnata da alcuni biscotti appena sfornati. Anche Sinhue era a casa quella mattina. Alejandro era uscito qualche ora prima per andare a lavoro, Sofia era a scuola e Maria si stava occupando della spesa giornaliera.

- Buongiorno Lauren - salutò Sinhue con un ampio sorriso.

- Buongiorno Sinhue - rispose cordialmente la corvina.

- Sei stata bene questa notte? - domandò la mamma di Camila mentre quest'ultima sorseggiava il suo caffè fingendo indifferenza sotto lo sguardo attento della donna già consapevole che le due ragazze avessero dormito nella stesso letto. Era stata Sofia a darle la conferma dei suoi più recenti sospetti affermando di non aver visto la sorella per tutta la notte.

- Benissimo, grazie - rispose Lauren con sicurezza evitando volutamente lo sguardo di entrambe le donne Cabello presenti.

Sinhue offrì anche a Lauren una tazza di caffè prima che quest'ultima salutasse la donna e venisse accompagnata alla porta da Camila.

- Ti va di accompagnarmi all'orfanotrofio? - domandò la corvina sorprendendo Camila che, da quanto aveva potuto intuire il giorno prima, si aspettava che Lauren volesse affrontare da sola la situazione.

- Certo, molto volentieri -.

- Bene. Ti passo a prendere fra un'ora -. Lauren diede un bacio fugace sulle labbra della cubana prima di salire in macchina e dirigersi verso l'albergo in cui alloggiava.

🌝🌝🌝

Quando Lauren tornò a casa Cabello per prendere Camila, il suo umore era nettamente cambiato. Non aveva pronunciato una sola parola da quando la bruna era salita in auto e a quanto pare non aveva alcuna intenzione di farlo.

- Che succede? - domandò Camila, schiacciata da quel silenzio.

- A che ti riferisci? -. La corvina rispose vaga e mantenne lo sguardo fisso sulla strada e le braccia tese sul volante.

- Lern, non hai detto una sola parola da quando sono salita in macchina - disse la cubana. - Sei preoccupata per quello che potrai scoprire oggi? -.

Destiny's Game - Il gioco del destino (Camren) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora