Capitolo XXXII - Il nocciolo della questione

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Lauren non perse tempo.

Grazie all'aiuto di alcuni esperti informatici al suo servizio, riuscì a localizzare in pochi minuti la posizione esatta della cubana tramite il GPS della sua auto. In questo modo ottenne la conferma che cercava.

Camila era andata all'evento privato a Seattle proprio come temeva e purtroppo Lauren covava delle pessime sensazioni a riguardo.

Prese le chiavi della sua auto e si affrettò a prendere posto davanti al volante. Impostò il navigatore all'indirizzo in cui risultava essere posteggiata la macchina della cubana e partì a tutta velocità sperando di arrivare in tempo.

🌝🌝🌝

Il luogo d'incontro prescelto era rappresentato da un vecchio castello recentemente ristrutturato. Il proprietario multimiliardario dell'immobile decise di affittarlo agli organizzatori, per un'unica sera, per un importo che si aggirava intorno ai 70.000$. Buffet compreso.

Camila aveva fatto delle ricerche prima di avventurarsi verso l'ignoto. Sul web era riuscita a trovare una mappa non troppo dettagliata del castello in modo da avere già un'idea su come potersi muovere dopo aver raggiunto l'interno.

Non era certa che la falsificazione dell'invito avuto tramite Rita Ora fosse abbastanza credibile da raggirare gli addetti all'accoglienza ma ormai era troppo tardi.

Come la prima volta, si avvicinò alle ragazze mascherate che sostavano in ambo i lati del portone d'ingresso e mostrò loro il proprio invito. La donna dai capelli rossi, sulla sinistra, inizio a scorrere la lista digitale degli invitati presente sul tablet che aveva tra le mani.

Camila iniziò a tremare. Divenne sempre più faticoso respirare.

Sul suo invito svettava il nome di Nicole Mitchell. Un nome puramente di fantasia che ovviamente non avrebbe trovato riscontro.

- Qualcosa non va? - domandò la cubana, fingendosi scocciata per l'attesa.

Fortunatamente la maschera dai ricami dorati che indossava aiutava a nascondere la paura nei suoi occhi.

La donna la studiò con attenzione prima di scuotere la testa e sorriderle

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La donna la studiò con attenzione prima di scuotere la testa e sorriderle.

- Mi dispiace signora Mitchell. Il suo nome non è presente nella l'osta che mi hanno consegnato o forse sono io che non riesco a trovarlo. È successa la stessa cosa poco fa con un altro invitato ma non c'è alcuna irregolarità con il suo invito. Chiedo nuovamente scusa per averla fatta aspettare. Buon divertimento -. La rossa di fece da parte e permise dunque alla cubana di entrare e concedersi un sospiro di sollievo.

La sala principale era immensa. Lampadari di cristallo illuminavano l'ambiente allestito in modo totalmente diverso dall'evento a cui Camila aveva partecipato.

Gli invitati mantenevano un certo contegno e si limitavano a scambiare chiacchiere banali e carezze lussuriose con i ragazzi e le ragazze a cui erano interessati. Le persone messe a disposizione per il divertimento altrui erano riconoscibili attraverso la maschera rossa che indossavano.

Destiny's Game - Il gioco del destino (Camren) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora