Capitolo XIV - Infiltrate

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- Camila, che succede? -

Quando Lauren vide apparire il nome di Camila Cabello sullo schermo del suo smartphone si affrettò a mettere da parte i documenti che aveva davanti e a rispondere alla chiamata in entrata.

- Ciao Lauren, ti disturbo? -

Erano le 7 p.m. e Camila aveva terminato il suo turno di lavoro già da qualche ora. La cubana in quel momento si trovava a casa da sola. Dinah era uscita con Normani mentre Ally faceva gli straordinari al Seattle Times.

Lauren, invece, se ne stava come ogni sera nel suo ufficio a rivedere gli ultimi dettagli dell'edizione giornaliera del Daily News che sarebbe stata diffusa il giorno seguente. Il quotidiano degli Jauregui si stava rivelando, passo dopo passo, il miglior giornale di Seattle. Inoltre, dal momento in cui venne deciso di curare in maniera sempre più approfondita le vendite online e rimodernare il sito web, il guadagnavo era incrementato notevolmente.

- Nessun disturbo. Dimmi pure -.

- Ho sentito Rita. Ho delle novità importanti -. Lauren raddrizzò la schiena avvertendo l'urgenza nella voce di Camila. Quelle informazioni avevano la priorità su tutto.

- Riesci a raggiungermi in azienda per discuterne? -

- Sí ma non so dirti quanto tempo ci impiegherei. Dinah ha preso la mia macchina per uscire con Normani e Ally non è ancora rientrata da lavoro. Devo utilizzare i mezzi pubblici o aspettare che arrivi un taxi -. Camila abitava a 20 minuti di auto dal Daily News ma dovendo utilizzare i mezzi pubblici i tempi si sarebbero allungati sostanzialmente e Lauren non aveva alcuna intenzione di perdere tempo prezioso.

- Sei a casa adesso? -

- Sì -.

- Ti dispiace se ti raggiungo? In questo modo dimezziamo i tempi -.

- Sì, va bene. Ti aspetto qui allora -. Dopo aver chiuso la chiamata, Camila realizzò ciò che stava per succedere. Lauren Jauregui sarebbe presto arrivata a casa sua e sarebbero state completamente sole.

🌝🌝🌝

Quando Camila, dopo aver sentito suonare il campanello, si affrettò ad andare ad aprire il portone di casa, Lauren sembrava essere più bella del solito. Era vestita totalmente di nero e la giacchetta di pelle le donava un'aria misteriosa e sexy.

- Ciao -.

- Ciao Lauren. Vieni, entra pure -. Camila salutò Lauren cercando di mascherare il proprio nervosismo prima di condurre la donna nel soggiorno che aveva provato a riordinare al meglio in quei 20 minuti di attesa.

La corvina studiò l'ambiente, guardinga, alla ricerca di un qualcosa che non era ancora riuscita a focalizzare.

- Dinah e Ally non sono ancora rientrate? - domandò con le mani chiuse a pugno all'interno delle tasche del giubbotto.

- No, ci siamo solo noi due - rispose Camila studiando l'espressione del suo capo redattore. - È un problema? - chiese subito dopo provando a mettere in soggezione la donna.

- Al contrario. Ci speravo -. Lauren rivolse a Camila uno sguardo ammiccante mentre si accomodava sul divano. Poco dopo venne raggiunta dalla bruna che si affrettò a cambiare discorso essendo stata presa in contropiede dalla sfacciataggine della corvina.

Promemoria per il futuro: mai provocare Lauren Jauregui.

- Ti posso offrire qualcosa? - domandò educatamente la padrona di casa asciugandosi i palmi delle mani sudati sui jeans.

- Adesso no, ti ringrazio. Magari più tardi, a seconda di come si evolvono le cose -. A Lauren piaceva l'imbarazzo che manifestava Camila come reazione alle sue provocazioni e non aveva alcuna intenzione di sprecare un'occasione così ghiotta. - Ma dimmi, cosa ti ha detto la signorina Ora? -

Destiny's Game - Il gioco del destino (Camren) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora