Destiny's Game - Il gioco del destino (Camren)

Capitolo X - Lauren o Michelle?

Camila aveva provato in tutti i modi ad ottenere qualche informazione inedita sui presunti festini a luci rosse che si presumeva si svolgessero regolarmente nella capitale e che avevano come protagonisti i più alti esponenti della politica nazionale e internazionale ma i suoi sforzi non si rivelarono all'altezza. Ormai mancava un solo giorno alla consegna della relazione al suo capo redattore e, più i minuti passavano, più Camila iniziava a perdere le speranze. Avrebbe dovuto mettere in atto il piano B ed elaborare un discorso convincente di scuse da presentare a Lauren Jauregui.

Alla cubana bruciava parecchio dover ammettere il suo fallimento specialmente perché stupire la corvina sarebbe stata una piccola rivincita personale dopo l'ultimo incontro lavorativo avvenuto nell'ufficio del suo capo redattore in cui Lauren aveva pensato di averla sopravvalutata.

- Mila, che succede? - Allyson, vedendo la sua amica in difficoltà, avrebbe voluto offrirle il suo aiuto ma Camila non poteva parlarle dell'articolo al quale stava lavorando. La maggiore lavorava per il Seattle Times e, nonostante la bruna si fidasse ciecamente della sua coinquilina, non poteva rischiare di far sapere alla concorrenza su cosa il Daily News si stava concentrando. Ally rispettava la scelta della più piccola, la condivideva e la metteva in pratica allo stesso modo dal suo canto.

- Ally, non credo di farcela questa volta. Ho provato in tutti i modi a trovare una soluzione ma è stato inutile. Non c'è via d'uscita -. Camila si lasciò andare sullo schienale imbottito della sedia girevole, sconsolata.

- Non puoi arrenderti -. Ally si avvicinò alla cubana posandole le mani sulle spalle e massaggiandole delicatamente. - So che non puoi dirmi nulla e io sono la prima a non voler sapere ma, se ti dovesse servire un consiglio, puoi parlarmene quando vuoi -.

Camila ci pensò un po' su prima di trovare le parole più giuste per poter spiegare la situazione in cui si trovava senza dover rivelare troppo alla sua amica.

- Si tratta di un articolo di giornalismo investigativo rivolto ai piani alti della società. Ho bisogno di scoprire qualcosa in più su alcuni eventi organizzati e rivolti ad una cerchia riservata a personalità di alto profilo. Tutto ciò che sappiamo proviene da una fonte che al momento non possiamo più ritenere affidabile. Si rifiuta di parlare e, probabilmente, gode della protezione di persone coinvolte. Non sono riuscita ad avvicinarla in nessun modo -.

- Avete alcuni nomi a disposizione tra le persone coinvolte? - domandò Ally pensierosa.

- Sì, abbiamo dei nomi che la nostra fonte ci ha fornito prima di fare voto di silenzio, ma fidati di me quando ti dico che tutti loro sono ancora più impossibile da contattare -. Se una semplice cameriera era riuscita a tenere fuori dalla sua vita giornalisti e investigatori privati, figuriamoci quale arsenale avrebbero potuto innalzare dei politici che frequentavano abitualmente la Casa Bianca.

- Prova a concentrarti sulle persone che hanno intorno -.

- Non penso che mogli e mariti vengano a dire a me i segreti più oscuri dei loro coniugi -.

- Infatti mi riferisco a chi non esiterebbe nel pugnalarli alle spalle -. Ally a quel punto si allontanò da Camila avviandosi verso l'uscita della camera da letto della bruna. - Più le persone coinvolte sono importanti, più saranno le possibilità di trovare qualcuno che voglia veder loro affondare - disse la bionda prima di richiudersi la porta la porta alle spalle.

Camila rifletté sulle parole di Allyson e si convinse finalmente che, dopotutto, la sua coinquilina non aveva tutti i torti. Cos'altro aveva da perdere?

La cubana a quel punto impugnò nuovamente i documenti ormai stropicciati per tutte le volte che erano stati sfogliati e rigirati dalla bruna stessa e riprese a effettuare ricerche sempre più mirate sui presunti partecipanti fino a quando non si imbatté su un nome in particolare che attirò la sua attenzione.