IL LATO OSCURO DI TE [da revisionare]

Capitolo 17 "Sono tuo"

- Sono qui!

Dice trafelata mentre la confusione circonda i suoi occhi oltre che i miei.

- Cosa significa che sono qui?

Mi sollevo a fatica con lo sguardo terrorizzato.

- Tony non ha potuto nasconderglielo per molto e alla fine ha dovuto vuotare il sacco. Sono in città. Stanno arrivando.

Dice mentre corre fuori dalla stanza.

- ... ah. Alex ha dimenticato il telefono in ufficio. Quella voce doveva essere sicuramente della segretaria.

Afferma, frenando la sua corsa e appoggiandosi un attimo allo stipite della porta, prima di dileguarsi frettolosamente lungo le scale.

La raggiungo ancora incredula.

- Ehi dove stai andando?

Urlo per farmi sentire fino al piano di sopra.

- A farmi bella. E anche tu dovresti fare lo stesso. Sembri un cadavere! Hai dieci minuti.

Grida prima di sbattere la porta della sua camera.

Oddio... Alex sta arrivando?
Eh adesso?!

Sconvolta, cerco di recuperare le forze per andare in camera e indossare una tuta per poi dirigermi in bagno e dar una sistemata a quella massa informe dei miei capelli che infine lego in una coda alta. Sciacquo il viso segnato dalle lacrime ed infine mi soffermo nell'osservare la mia immagine riflessa allo specchio. Ho gli occhi rossi e gonfi e sono bianca come un morto.
Sarah aveva ragione... sono inguardabile.

Mentre cerco in qualche modo di rimediare a quel disastro che è il mio viso, sento suonare il campanello e in seguito dei passi scendere giù per aprire.

- Dov'è lei!

"È furioso!"

Ora capisco le parole di Sarah...
È fuori di se dalla rabbia.
Poso fard e cipria al suo posto e mi precipito giù. Non c'è nessuno all'ingresso ma sento diverse voci provenire dal salotto.

- Amico calmati! Adesso siamo qui.

Tony cerca di farlo ragionare.

- Calmarmi? Mi calmerò appena avrò chiuso questa situazione!

Sbraita inferocito.

Non riesco a varcare la porta del salotto. Mi sto nascondendo proprio dietro essa.

Mi tremano le mani. Non l'avevo mai visto così arrabbiato.

Anche la mia amica cerca di farlo tranquillizzare.

- Sta scendendo. Calmati Alex... adesso chiarirete tutto!

Sia lei che Tony ce la stanno mettendo tutta mentre io non riesco a muovere un solo passo. È un vulcano pronto ad esplodere ed io ne sono la causa.