CAPITOLO 11 "Non ne voglio parlare"

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Durante il viaggio di ritorno, un pensiero continua a frullarmi nella mente. Sarah mi ha detto che il festival è aperto a studenti, ex studenti e famiglie, quindi ci saranno un gran numero di persone che parteciperanno all'evento... vorrei chiedere ad Alex se gli va di accompagnarmi, visto che Sarah sicuramente passerà il suo tempo in compagnia di Tony.

- Senti Alex mi chiedevo se parteciperai al festival dell'arte...
- Odio quella festa, e odio mio padre per averla istituita!

Non proprio la risposta che mi aspettavo.

- Beh... ognuno affronta il proprio dolore in maniera diversa... sicuramente questo è stato il modo di tuo padre per accettare quello che è successo.
- Tu non sai niente di quello che è successo Alba. Le notizie che girano riguardo l'incidente di mia sorella sono vere ma non raccontano tutta la storia, perché la mia famiglia ha preferito oscurare parte della vicenda!

Oscurare parte di ciò che è accaduto? Cosa sarà mai avvenuto di tanto oscuro, da dover essere nascosto? La mia curiosità mi incita a domandarglielo ma il buon senso mi frena. Deve essere lui ad aprirsi. Non devo spingermi troppo oltre anche perché non ho a che fare con un uomo semplice,  anzi è proprio l'opposto. Lunatico fino al midollo.

Non  dice altro e io non posso obbligarlo a raccontarmi cosa sia realmente accaduto, soprattutto vedendo quanto lo agita questo argomento.

- Allora non verrai?
- No! Non verrò. Come ogni anno d'altronde.

Non posso dire di essere soddisfatta della sua decisione, perché avrei preferito passare quel giorno con lui, ma come biasimarlo? In fondo è un giorno particolarmente pieno di ricordi... chissà se l'incidente è avvenuto lo stesso giorno della festa. Provo a chiederglielo? Non voglio infastidirlo.
"Se non vuoi infastidirlo, chiudi il becco".
So che potrebbe reagire male, ma non può tenere dentro di se tutto il dolore in eterno... deve iniziare ad esternare ciò che prova che sia positivo o negativo.
"Non chiederglielo.... Non chiederglielo.... Non chiederglielo...."

- Tuo padre ha deciso di istituirlo proprio in quella data perché?
- Vuoi sapere se mia sorella è morta quel giorno?

"Dovevi chiudere il becco. Te l'avevo detto!".
Abbasso lo sguardo.
Mi ha messa a disagio questa domanda ma me la sono cercata.

- No. Non è morta quel giorno... ma la settimana prima. L'anno dopo, per l'anniversario della sua scomparsa, mio padre decise di fondare un evento che portasse il suo nome, ma alla fine optò per festival dell'arte.... io gli andai contro, e così, per evitare polemiche, decise di istituirlo la settimana dopo. Sono stato abbastanza esaustivo?

Oh no... Adesso è arrabbiato! Impugna il volante con così tanta forza che le nocche delle mani, sono bianche e i muscoli delle braccia ,che si intravedono attraverso la camicia, sono contratti, come anche la mascella.

"Sei una stupida Alba... perché devi sempre agire d'impulso?".
Sarà meglio cambiare argomento... non posso vederlo così!

- Prossima settimana inizio il tirocinio. Me lo hanno detto in segreteria questa settimana.
- Davvero? Molto bene...

È ancora adirato. Cerca di evitare ogni tipo di conversazione, forse perché ho riportato a galla vecchie ferite con la mia stupida curiosità.
Ma non mollo. Riporterò il sorriso nel suo bellissimo viso.

- Già... e Grace mi ha informata dei tuoi piani nei miei confronti!

Dico entusiasta, cercando di alleggerire quella tensione che si è creata pochi attimi prima.

Mi da un'occhiata veloce, per poi riportare gli occhi sulla strada.

- Vedo che ti piacciono i miei piani.
- Non potevi fare di meglio grande capo!

Adesso ride e dentro di me, batto le mani complimentandomi da sola per l'impresa superata.

- Il grande capo ti darà un gran da fare... non credere che per quanto tu sia la mia preferita, ti lascerò poltrire dalla mattina alla sera.

Ho sentito bene?! Sono la sua preferita?
"Saranno allucinazioni uditive!".

Sento un nodo allo stomaco e il cuore che fa mille capriole... brividi attraversano il mio corpo e il respiro si è parecchio accorciato. Ora mi sciolgo. Sicuro.

- Ho sentito bene?! Sarei la tua preferita eh?
- Diciamo che sei la più raccomandata.
- Idiota!

Ridiamo insieme... finalmente è tornata quell'atmosfera serena che tanto adoro.

Quando scendiamo dall'auto, l'aria della sera si inizia a far sentire. Ultimamente le temperature sembrano quelle tipiche desertiche. Il giorno caldo cocente e la sera tutto l'opposto.
Alex, vedendomi mettere le braccia attorno al petto come un abbraccio, mi porge la sua giacca.

Entriamo in casa e dopo essere saliti di sopra, mi accompagna davanti la porta della mia camera.

- Ti ringrazio per la sorpresa. E per la serata.
- Ti ci dovrai abituare. Amo organizzare sorprese.
- Sono tutto tuo allora...

Eh?! Il cuore salta un battito quando pronuncia queste parole e non so cosa dire... riesco solo a guardarlo.Ho paura si tratti di un magnifico sogno. 'Non svegliatemi vi prego!".

Anche lui non stacca gli occhi dai miei e si avvicina sempre di più... inclina la testa e unisce le sue labbra alle mie. Un candido bacio, sussurrato e pieno di emozioni.

- Buonanotte piccola.
- Buonanotte.

Dico incredula e scioccata. Mi sorride e va via.
'Un bacio?! Alex mi ha baciata? Senza passione, senza lussuria... lui mi ha baciata, davvero'.

Entro in camera, ancora tra le nuvole, pensando a quel dolce contatto e toccandomi le labbra come per realizzare tutto ciò.
'È successo davvero. Non è stato un sogno!'.

Indosso il mio pigiama e tenendo stretta la sua giacca tra le mie braccia, mi addormento, sprofondando in un dolce sogno che porta il suo aroma.

IL LATO OSCURO DI TE [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora