IL LATO OSCURO DI TE [da revisionare]

CAPITOLO 1 " Addio"

- È soltanto una bambina...

La voce strozzata di mio padre risuona nelle pareti del soggiorno.
Vorrei tanto sapere cosa lo turba ma sono certa che c'entra molto la figura che si erge davanti a lui.

Chi è quell'uomo? Ha un aspetto familiare...
Mi sembra di conoscerlo ma lo ricordo vagamente.
Dovevo essere davvero piccola quando lo vidi l'ultima volta ma devo ammettere che ha mantenuto quel suo aspetto snello e alto, però adesso ha i capelli brizzolati e porta degli occhiali alla Harry Potter. Scommetto che non ha più di cinquanta anni.

Cerco di nascondermi meglio ed ascoltare la conversazione.
Papà non mi ha mai tenuto allo scuro di nulla, salvo adesso; mi ha proibito categoricamente di prender parte a questa riunione e ancora ora mi chiedo perché!

Quel tipo sembra un po' buffo. Se avesse una bacchetta, lo manderei da Silente.

Cerco di trattenere le risate, altrimenti il mio nascondiglio verrebbe scoperto, ma loro sembrano totalmente assorti nella loro discussione.

"Qui l'unica buffa sei tu che te ne stai arpionata alla porta come una cozza... SPIONA!".

Perché dobbiamo avere una coscienza che si fa viva sempre nei momenti meno opportuni?!

Una origliata non ha mai ucciso nessuno! E poi se parlano in casa non deve essere qualcosa di importante no?!

"Se tuo padre ti ha proibito di assistere, un motivo ci sarà".

Già... il problema è che questo divieto, ha suscitato in me l'effetto contrario... sono molto curiosa e se mi ci metto, scopro tutto. Perciò mi sistemo meglio oltre la porta del soggiorno, in modo da non farmi notare e poter assistere alla conversazione.

- Non cercare scuse Dario, i patti erano chiari: dopo aver festeggiato il suo venticinquesimo compleanno, sarebbe andata via da casa vostra. Vorresti venire meno alla promessa fatta dieci anni fa? Hai avuto anni per prepararla al futuro che le spetta, ora è un po' tardi amico mio.

Ma cosa sta blaterando questo tizio qui?! Sarà meglio dar un'occhiata, voglio proprio capire di chi stanno parlando.

Mi sistemo meglio e con un occhio nella fessura della porta semi chiusa, cerco di individuare le figure. Eccole!

"Non conosci il detto: La curiosità ha ucciso il gatto?".

Sta zitta... sai che sono curiosa quindi mollami.

Non li riesco a sentire bene quindi allontano l'occhio dall'uscio e ci posiziono l'orecchio ma ecco che in questo movimento sbatto la fronte nello stipite!

- Azz...

Gemo dal dolore ma soprattutto mi prende il panico.

Mi avranno scoperto?!

"Te l'avevo detto che la tua curiosità ti avrebbe portato guai!".

Sto per scappare in camera ma poi mi accorgo che quei due sono anche più sordi della sottoscritta quindi  infine decido di ascoltare un altro po'.

"Mi arrendo!".

- Ivan non crederai che lei ti seguirà senza opporre resistenza... dopotutto abbiamo deciso noi il futuro dei nostri figli, senza chiedere o meno il loro consenso.
- Alex conosce benissimo gli obblighi che deve rispettare ...

Ma stanno parlando di me!

"Ci sei arrivata finalmente! L'unica  venticinquenne a casa sei tu mi pare!".

I nostri figli...
E chi sarebbe Alex?
Una promessa?
Oh papà... in che guaio ti sei cacciato.

Ora ho l'ansia... il cuore mi batte nel petto come un martello pneumatico.