CAPITOLO 12 "Confessioni "

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Divoro velocemente tutto il contenuto del vassoio e mi precipito in bagno a darmi una rinfrescata, e a sistemare i capelli, lasciandoli cadere morbidi sulla schiena. Mi trucco leggermente e mi fiondo nella cabina armadio. Decido di indossare un paio di jeans a sigaretta, elasticizzati ma molto aderenti, una camicia bordeaux a quadri e un paio di converse basse...

Non sapendo dove mi porterà Alex,preferisco vestirmi comoda.
"Ma non è un abbigliamento adatto per fare tirocinio..."
Lo so benissimo ma visto che non mi ha dato nessun indizio, è meglio indossare qualcosa che vada bene per tutto. E poi... mi avrebbe avvisata se avessi dovuto sistemarmi in modo più formale no?
"Beh Sì. .. in effetti hai ragione."

Avendo avuto anche l'approvazione della mia coscienza, do un'ultima occhiata alla mia immagine riflessa allo specchio e decido di scendere giù e lo vedo.

Indossa un paio di jeans neri e una camicia bianca.
Mamma mia che figo! Ancora non posso credere che questa meraviglia fatta uomo possa essere mio... lui ha deciso di aprire il suo cuore a me, ragazzi! Lui vuole... ME!

"Quanta panna montata!".
Smettila. Voglio godermi il momento e Sì... montarmi per bene.

Sta parlando al telefono mentre tiene l'altra mano dentro la tasca dei pantaloni e quel suo modo di atteggiarsi, di muoversi, mentre si intrattiene con l'interlocutore, mi fa letteralmente uscire fuori di testa!

"Smettila o laverai le scale con la bava!"
Lui è mio!
"L'abbiamo capito! Ora vai che se ti vede qui, con quella bocca aperta, ti prenderà per depravata!".

- Sono pronta.

Dico non appena sono abbastanza vicino da potergli parlare piano, facendo attenzione a non disturbare la sua chiamata.

Mi osserva e il sorriso che mi regala mi fa dimenticare ogni cosa. Può un semplice sorriso mandare in tilt il cervello?!
Mi accarezza la guancia e nel frattempo conclude la chiamata.

- Ok Mario... saremo lì tra poco.

Lo liquida, ripone il telefono in tasca e mi osserva. Si aspetta qualche domanda.

"Furbo il tizio!". Lo sa che sono curiosa e lo fa apposta.
"Quindi niente tirocinio?" Ancora non l'ho capito.

- Chi è Mario?
- Una persona.

Alza un sopracciglio divertito.
"Ma va?"

- Ah sì? Non l'avrei mai detto!

Ride e sembra così spensierato che ancora adesso mi chiedo se stia sognando o se è tutto vero.
"Chiudi la bocca o entreranno le mosche". Ci pensa la mia coscienza a distruggere dei momenti magici.
"Io lo faccio per te... passo e chiudo!".

- Andiamo o hai intenzione di farmi una statua?

"Donna avvisata, mezza salvata..."
Vai via dannata.

- Stupido...

Faccio il broncio e incrocio le braccia al petto. Cosa posso farci se mi fa effetto? Mica posso impedirmi di ammirare un tale bronzo di Riace. Mi volto dandogli le spalle. Sto arrossendo lo so e non voglio che se ne accorga. Ma lui invece di ridere o prendermi in giro, mi abbraccia e sussurra.

- È solo un bel corpo e un bel visino... spero di piacerti non solo per questo.

Queste parole mi fanno sussultare il cuore. Come può solo minimamente pensarlo?! Mi volto di scatto e fisso i miei occhi nei suoi.

- Tu credi che ti ami solo per questo?

Dico un po' troppo forte e mi sposto dal suo abbraccio prima di continuare.... non riesco ad essere lucida mentre mi stringe a se in quel modo.

IL LATO OSCURO DI TE [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora