Capitolo 15 "Brown"

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Mi sveglio di soprassalto e soprattutto molto disorientata; ci metto un po' per capire dove mi trovo.

Ieri sera mi sono addormentata tra le braccia di Alex!
Ero sfinita, dolorante ma anche tanto felice. Non pensavo che concedersi all'uomo che si vuole, potesse rendere così magico un passo del genere...

Mi volto tentando di scrutare attraverso l'oscurità della notte la figura del mio uomo ma, non lo trovo. Non è qui!
Perciò mi alzo, avvertendo ancora un leggero fastidio tra le cosce e inizio a cercarlo.
Scendo lentamente le scale, evitando di svegliare qualcuno e altrettanto silenziosamente, controllo ogni singola stanza, dalla cucina, allo studio e tutto il resto. Setaccio fino all'ultimo angolo ma di lui nessuna traccia.
Pare non sia in casa.

Dove può essere andato a quest'ora della notte?!
Osservo l'ora dal pendolo all'ingresso, constatando che sono ancora le 4:00 del mattino e infine un po' delusa e preoccupata, mi dirigo nuovamente al piano superiore, ma prima che possa gettare la spugna, ho un'epifania.
La biblioteca!

Entro nel salotto, accorgendomi che la porta a scrigno è socchiusa e al suo interno una flebile luce attraversa quel finto e grande quadro, perciò mi avvicino,sbirciando oltre la fessura della porta e riconoscendo la figura appoggiata alla scrivania. Ha lo sguardo perso nel vuoto e un'espressione di totale confusione dipinta in volto.

Sembra così fragile e vulnerabile...
quella risolutezza e quell'arroganza che espone davanti la gente, adesso pare non appartenergli.

Sarei tentata di entrare in modo da poterlo abbracciare e risolvere insieme ogni problema... desidero ridargli quella spensieratezza che caratterizza ogni uomo della sua età, ma non voglio opprimerlo... non voglio occupare i suoi spazi.
In fondo ognuno di noi ha bisogno della solitudine e non sarebbe giusto negargliela.
Perciò passo dopo passo esco dal salotto e vado in camera mia; non dormirò nel suo letto senza di lui, e quindi, dopo aver tirato giù le coperte, lentamente la stanchezza che ancora non ha lasciato il mio corpo, mi trascina con se verso l'oblio.

Quando apro gli occhi il sole è già alto.
Cerco di alzarmi ma qualcosa me lo impedisce. Istintivamente mi volto e vedo Alex, ancora addormentato, incollato col suo braccio alla mia vita.

Non mi sono nemmeno accorta che fosse qui! Dovevo essere proprio esausta.

Mi volto delicatamente verso di lui, appoggiando la fronte nella sua e posandole un bacio in seguito.

- Buongiorno anche a te.

Biascica, ancora mezzo addormentato.

- Non volevo svegliarti ma sono già le 10:00 e devo andare a scuola.

Gli accarezzo il viso.

- Mmm... non andare... resta con me.

Dice con la voce ancora impastata dal sonno, mentre io provo ad alzarmi ma senza successo perché mi tira verso di se, facendomi posizionare a cavalcioni su di lui.

- Ti voglio Alba.

Solleva il capo, immergendo il viso tra i miei seni e di ricambio io gli bacio il capo.

- Non posso pigrone! Sarah mi uccide se non corro ad aiutarla. Una collega ha dato forfait e il festival è tra qualche giorno!
- Odio questa buffonata di evento!

Dice lasciandomi scendere.
Si mette seduto e si stiracchia.

"Manda un certificato di malattia a scuola e fa terapia tutto il giorno con lui!".
Sarei tentata... mamma mia che fisico! Ed è tutto mio!

- Chiudi la bocca o entreranno le mosche!

Sorride mentre scende dal letto ed io divento rossa come un peperone.

IL LATO OSCURO DI TE [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora