Sessione: 2.4 L'Eccezione...

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(trad. "Signorina Croft, posso parlarle?" )

Ancora un po' risentita per il contraccolpo dell'atteggiamento severo di Nicolae, mi avvio verso la mia stanza. Non che non se lo sia meritato. Nessuno sgrida mai quella piccola peste, era ora che le cose cambiassero. Dopo tutto, non le farà certo male! E nemmeno a me, visto che mi ha salvato la serata! Di contro, mi sento ancora le guance in fiamme.

Una volta raggiunta la mia stanza sana e salva, appoggio la schiena alla porta emettendo un lungo sospiro.

Afferro un libro, prima di accoccolarmi sotto le coperte ed emettere una serie di mugolii di soddisfazione. Adoro scivolare nel sonno con una buona lettura.

Purtroppo la concentrazione viene meno, non appena l'immagine del viso del bel professor Jones torna nella mia mente. Un'immagine alla quale è davvero difficile resistere, considerate le circostanze, perciò lascio con piacere che il pensiero di lui continui a monopolizzare la mia attenzione.

Rigirandomi nel letto, un desiderio altrettanto allettante si accende nella mia testa, tanto irresistibile quanto impossibile da scacciare. Il mio professore è un'autorità in campo di archeologia. Ha già lavorato in tutto il mondo, ci devono essere decine di articoli che parleranno di lui!

Devo leggerli tutti...

Dimentico il libro e afferro il portatile per digitare il suo nome sulla barra di ricerca. Una raffica di foto e interviste appaiono tra i risultati.

Grazie a questo piccolo espediente, ho l'impressione di avvicinarmi un po' più a lui e al suo mondo. La curiosità al suo culmine, clicco su ogni link, divorando i loro contenuti. In uno dei tanti articoli, Jones viene descritto come "l'archeologo più audace dei nostri tempi", e nel leggere la descrizione entusiasta che la giornalista fa di lui, si capisce che ne era rimasta affascinata. Nel vedere la foto che accompagna l'articolo, non posso biasimarla.

Scorrendo la pagina, appare Sebastian Jones in tutta la sua virilità. I capelli incollati al viso, madido di sudore, un sorriso smagliante sulle labbra e un torace scolpito nel bronzo. Ha l'aria di essere l'uomo più felice del pianeta, con una pala in mano e le braccia coperte di polvere.

Mi lascio sfuggire un sorriso nel vederlo così a proprio agio nel suo ambiente, tra quelle rovine. È proprio per questo che ho lasciato la mia famiglia, per poter vivere una vita simile.

Accesa da un'ispirazione improvvisa, mi connetto alla mia casella di posta e il mio cuore si ferma, quando gli occhi cadono sul piccolo pallino verde a fianco al nome del professor Jones. È collegato!

Che fare? Cosa potrei dirgli? Che l'ho cercato su internet?... le mie labbra si tendono nella smorfia di un sorriso, e unisco le mani per controllare il loro tremore. Poi, rivolgendo uno sguardo analitico alla finestra di chat, sospiro.

Cosa rischio, in fondo?

[Alice: Buonasera, professor Jones]

Che introduzione originale, Alice. Complimenti!

Premuto il tasto di invio, resto a fissare la chat con occhi febbrili, sentendo sulla pelle il passare interminabile dei secondi. Niente...

Poi il bip che riattiva il mio cuore.

[Prof. Jones: Buonasera Alice. Ancora sveglia?]

Sussulto, sentendo sciogliersi l'improvviso nodo d'ansia che mi aveva legato lo stomaco, tutta felice e sorridente.

Ma cosa mi sta prendendo? Sembro una ragazza pon-pon senza cervello davanti ad un quarterback. Sbuffo dal naso, incrociando le braccia al petto piena di sgomento. Ho terminato il liceo con lode, ho ricevuto diverse lettere di raccomandazione, più due lettere di ammissione a delle ottime università! Eppure...

Is It Love? SebastianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora