Sessione: 11.3 Con La Pioggia Tra I Capelli E Un Cuore Di Vetro

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(trad. Ok, ti seguo!)

"È andata così male?" domanda Sarah, fissandomi con i suoi occhi scuri e penetranti.

"Rischio di essere espulsa dalla facoltà" l'indignazione nella mia voce sembra far vacillare anche Sarah, che si morde il labbro per darsi un contegno. Sinceramente, non sopporterei di veder piangere anche lei.

"Il Rettore ti ha detto che verrai espulsa?" scrollo le spalle, sconfortata "Non esattamente, ma è come se l'avesse fatto. Adesso che tutti sono al corrente di Sebastian e me, il consiglio d'amministrazione si immischierà. Non terranno che uno solo di noi, e tra me e il celebre professor Jones, non si può dire che impiegheranno tanto a scegliere"

"Sono indignata..." guardo il viso corrucciato della mia amica e le stringo dolcemente la mano in segno di ringraziamento. La sua vicinanza mi fa sentire meglio, anche se niente può aiutarmi adesso.

"Dobbiamo aspettare che prendano una decisione" mormoro quasi più a me stessa "E, per coronare tutto, Sebastian ha bisogno di stare solo" tiro su col naso per evitare la cascata di lacrime che si profila, ma è tutta fatica sprecata, e se continuerò così, mi trasformerò in una fontana.

"Dobbiamo aspettare che prendano una decisione" mormoro quasi più a me stessa "E, per coronare tutto, Sebastian ha bisogno di stare solo" tiro su col naso per evitare la cascata di lacrime che si profila, ma è tutta fatica sprecata, e se continuer...

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"Sai che puoi fidarti di me, tesoro..." accarezzandomi i capelli, mi si siede accanto, avvicinando la testa alla mia. Vorrei davvero poterle raccontare tutto, ma provo ancora molta vergogna per come mi sono comportata nei confronti di Sebastian. Sono saltata subito a delle conclusioni, senza nemmeno concedergli il beneficio del dubbio.

Sospiro, prendendomi la testa tra le mani e alla fine, le racconto tutto. Senza pause, travolgo la mia amica con un fiume di parole, senza nemmeno darle il tempo di assimilare tutte le nuove informazioni. Quando la situazione inizia a farsi più complicata, alza il braccio per un 'time out'.

"Mi stai dicendo che la sorella del tuo ragazzo vive con le sembianze di una civetta? E che lui partirà alla ricerca di una tomba di un tizio morto da più di un millennio? E tutto entro la prossima eclissi tra quindici giorni?" annuisco "Si, è all'incirca così. Piccola precisazione, Sebastian non vuole più che faccia parte del viaggio" dopo un momento di silenziosa riflessione e un poderoso sospiro, Sarah salta in piedi di fronte a me regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi "Non darti per vinta adesso! Torna da Sebastian e digli che partirai per il Perù, con o senza il suo permesso! Puoi fare come Cleopatra e nasconderti sotto una coperta. Se ha funzionato con Cesare, funzionerà anche con il tuo bollente professore!" rido e il respiro mi si spezza in gola, ma niente più lacrime. È stupefacente la sua capacità di farmi sorridere anche quando ho il morale ben sotto lo zero.

"Tutto quello che posso fare a questo punto, è aspettare"

"Se vedo quella stronza di Samantha, posso dirti che le farò passare un brutto quarto d'ora!" dice Sarah in tono disgustato. Le stringo il braccio in segno di gratitudine, ma ormai non servirebbe a niente prendersela con lei, se non a farsi espellere insieme a me. Il dado è tratto, ormai.

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