(trad. Non preoccuparti, sono sicuro che i tuoi incubi non vogliano dire niente. Sei scossa per tutto ciò che ti è successo, è tutto)
Gli occhi dorati di Sebastian brillano alla luce della mia torcia, nel viso teso per la preoccupazione. Come mi vede raggomitolata in un angolo, spaventata e tremante, i suoi lineamenti si addolciscono eppure, nonostante la tenerezza che leggo nel suo sguardo, qualcosa mi trattiene dall'avvicinarmi.
Ka-Ata-Killa... non so se il suo aspetto fosse coerente con la vera dea o me la sono semplicemente inventata, ma la paura disperata che mi ha invasa, non poteva essere un'invenzione. I suoi occhi erano gelide pozze d'odio e rancore.
Sebastian si avvicina piano piano, fino a quando il suo calore non mi sfiora la pelle, avvolgendomi all'istante. Di solito basta a tranquillizzarmi, ma questa volta non riesce a calmare il mio cuore, che batte troppo in fretta persino per consentirmi di riprendere fiato. Mi sembra di affogare in un mare di angoscia.
"Stai piangendo?" rabbrividisco nel sentire il tocco gentile di Sebastian asciugarmi le lacrime "Si... no... è complicato da spiegare..." rispondo con la gola ancora semitappata da una paura che mi aveva lasciata senza fiato, e non oso parlargli dell'incubo, temendo di ferirlo nel raccontargli di averlo visto trasformarsi in una bestia sanguinaria. Già non accetta quella parte di sé, cosa potrebbe pensare? No, meglio non dire niente e dare la colpa ad un normale incubo. Non è che abbia avuto una vita facile in questi ultimi tempi, e confessargli la verità potrebbe non essere una buona idea. La prenderebbe troppo male.
Ma quando infine i miei occhi cadono sui suoi capelli scarmigliati, e sul suo viso pallido e ancora mezzo addormentato, il mio cuore, già al limite, cede del tutto. Se non fossi ancora così terrorizzata mi metterei a ridere, devo avergli fatto prendere un bello spavento per averlo fatto alzare dal suo sacco a pelo, e fatto venire fin qui a rassicurarmi.
Timidamente, con esitazione, gli sfioro la guancia, accarezzandogli la mascella. Un'ombra di barba mi gratta il palmo e i polpastrelli della mano, dandomi una piacevole sensazione. I suoi occhi, preoccupati e inquieti, catturano i miei e capisco che posso fidarmi di lui, che è qui per me.
"Ho sognato che Ka-Ata-Killa ti aveva soggiogato" dico in un mesto sussurro "Ti sei trasformato in un lupo e mi hai attaccata. Era così reale che sono andata nel panico"abbasso gli occhi, distogliendo lo sguardo dalla smorfia che si disegna sul suo viso. E nel sentire il morso della vergogna, i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime.
Con delicatezza mi alza il mento per obbligarmi a guardarlo "Be', se è solo questo, va tutto bene!" il tenero sorriso che appare sulle sue labbra mi coglie alla sprovvista, lasciandomi sbalordita. È tutto l'effetto che gli ha fatto?
"Eh be' cosa?" domanda scoppiando in una risata "Avresti voluto che mi arrabbiassi?"
"Ehm... no... ma.... Pensavo te la saresti presa o rattristato che possa avere questo genere di pensieri su di te..." un angolo della sua bocca si solleva, facendomi fremere lo stomaco "Alice, vivo con questa parte di me da molto! Ho avuto abbastanza tempo di immaginare questo genere di cose anche io. Mi sono svegliato numerose volte sudato, nel mio letto, perché sognavo di attaccare i miei cari...! Ho imparato a tenere conto dei fatti. E poi, non sono un lupo mannaro, quindi non hai niente da temere" poso la testa sulla sua spalla, ancora inquieta. Ha senso. Non so a quando risale la sua trasformazione ma, se sono già diversi anni, avrà dovuto confrontarsi con questo genere di timori.
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Is It Love? Sebastian
FanficAlice Croft, da sempre affascinata dai misteri che si celano dietro le civiltà del passato, lascia la casa dei suoi genitori per seguire le proprie aspirazioni. La sua passione la condurrà alla cittadina di Mystery Spell e più precisamente, alla sua...