(Trad. "Mi dispiace, Alice...")
- scena segreta -
Dicono che il fulmine non colpisca mai due volte nello stesso posto. Be' direi che è falso.
Alzando la testa mi ritrovo faccia a faccia con il professor Jones. Abbastanza vicina per sentirlo inspirare bruscamente non appena i miei occhi incontrano le sue iridi dorate. Rimango a fissarlo, inerme, di fronte al magnetismo che esercita su di me.
"Buongiorno professore..." dico schiarendomi la gola, non ricevendo altro in risposta, che un silenzio tombale. Senza distogliere lo sguardo, si scosta lasciandomi entrare nel suo ufficio. La stanza è rischiarata con gli ultimi echi di luce prima del tramonto. Contemplo con un leggero sorriso, l'allegro disordine prodotto da tutti quegli oggetti sparsi alla rinfusa, che testimoniano la vita avventurosa del loro proprietario. Il mappamondo, le anfore antiche... e con dolorosa precisione riaffiora tutto; la nostra prima conversazione, l'interesse sincero nei suoi occhi, e il suo modo di appoggiare il mento sulla mano, per concentrarsi meglio su quello che avevo da dire.
Sento la porta chiudersi alle mie spalle, poi i suoi passi. Inclino leggermente la testa sul lato che mi sfiora al suo passaggio. Inspiro e chiudo gli occhi per un istante, ricordando qualcosa che non sarebbe dovuto accadere e che forse, non accadrà mai più.
La sua figura atletica si staglia davanti a me in tutta la sua imponenza, e la tensione tra noi divampa come un incendio. L'aria si carica di elettricità, la sento tutta attorno e dentro di me, scorre nelle mie vene, dalle dita dei piedi fino alle dita delle mani, formicola nel mio petto e di nuovo giù, tra le mie cosce.
L'attrazione che provo nei suoi confronti è troppo forte, lo so da tempo ormai, e non ha più alcun senso negarla o resistere... sono pronta ad abbracciarlo appassionatamente, a costo di fare esplodere il mio cuore. Lo desidero da morire. Ma il suo ostinato mutismo mi porta alla follia. Perché non parla? La luce tenue dell'ufficio riempie il suo viso di ombre, mettendo in evidenza i suoi occhi che lampeggiano nella semi oscurità, orgogliosi e arrabbiati. Un rossore bollente si impadronisce delle mie guance, mentre mi guarda come se riuscisse a vedere il sangue accelerare la sua corsa nelle mie vene. Disperata, mi ritrovo a pensare a qualcosa da dire, qualunque cosa, tale è il bisogno di riempire questo silenzio.
Come schiudo le labbra, il professor Jones rompe l'esitazione e la distanza tra noi. Mai ho provato un desiderio così forte da bruciarmi il sangue nelle mie vene, e quando sento le sue mani calde sul mio viso, mi perdo nell'incendio dei suoi occhi. I nostri respiri accelerano, erratici, irregolari, e io mi arrendo nel suo abbraccio non appena le sue labbra si posano sulle mie, divorando il mio gemito di impazienza e sollievo.
Il bacio che ci scambiamo, non ha nulla di dolce. Le nostre lingue si cercano in una danza languida e sensuale, mentre spinge il suo corpo contro il mio con foga avida e disperata. Attirata contro il suo fisico asciutto e scolpito, riesco a percepirne tutto il calore, il suo profumo unico di bosco e a questa ulteriore vicinanza, sento la marea montante del desiderio penetrare in ogni fibra del mio essere. Continua a baciarmi con forza e ferocia, oserei dire, provocandomi un sollievo tanto profondo da sembrare dolore, mentre mi abbandono alle sue mani esperte ed esigenti, che non si accontentano di accarezzare la stoffa del mio maglione.
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Is It Love? Sebastian
FanfictionAlice Croft, da sempre affascinata dai misteri che si celano dietro le civiltà del passato, lascia la casa dei suoi genitori per seguire le proprie aspirazioni. La sua passione la condurrà alla cittadina di Mystery Spell e più precisamente, alla sua...