10° Lezione: Lo Specchio Delle Brame

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(Trad. E tu ne sapresti più di noi?

Inquieto, scioccato, Sebastian si aggira nel suo ufficio come un leone in gabbia senza prestare attenzione ai cocci di vetro che scricchiolano sotto le sue scarpe.

"Una 'questione di vita o di morte'" ripeto sottovoce, stordita dall'improvvisa affermazione, sentendo il cuore iniziare a battere più forte. Quel maledetto specchio sta distruggendo ogni cosa, a meno che non sia la maledizione, penso fissandolo.

"Conti di darmi qualche spiegazione in più?" girandosi di scatto esclama un "Non ne posso più!" troppo agitato per consentire alla mente di concentrarsi su un'unica questione, si ferma accanto alla scrivania per tirare un calcio alla sedia che giace a terra, mezza rotta. Sussulto al suo improvviso scatto di rabbia, quasi impaurita nel sentire la bestia dentro di lui lottare per uscire dalla sua pelle, potente e implacabile. Mi rendo conto che la risposta alla mia domanda può aspettare, adesso Sebastian ha bisogno di una presenza rassicurante e non di altra pressione. Perdere lo specchio è stato un duro colpo, e non so come aiutarlo.

Era la chiave per ritrovare una vita normale, e quella speranza gli è stata strappata dalle mani, nella maniera più brutale e violenta possibile.

Sebastian emette un sospiro che ha più l'idea di essere un ringhio di collera mista a disperazione, e vedendomi indietreggiare di fronte alla sua furia, cerca di addolcire il tono "Scusami, non volevo essere così aggressivo, ma questa storia mi fa andare fuori testa! Tutti i rischi che vi ho fatto correre! Tutto questo, per niente!" abbassa lo sguardo, ricominciando a girare per l'ufficio, afferrando degli oggetti casuali da terra per rimetterli al loro posto, così da tenere le mani occupate e non lasciarsi andare ad un altro accesso di collera.

Fisso il suo bel volto, scuro e amareggiato, le spalle contratte "E se cercassimo di calmarci e di vedere le cose con occhi diversi?" dico guardinga.

"Sarebbe a dire?"

"Sarebbe a dire che abbiamo una scelta. Possiamo gridare e finire di distruggere ciò che rimane, oppure essere costruttivi e trovare una soluzione" il suo sguardo si fa stupefatto, e ammetto di meravigliarmi anche io alle mie stesse parole. Si vede che il Perù mi ha lasciato un insegnamento più profondo di quanto immaginassi. Quando si corre in ogni direzione gridando, ci si fa mordere da un crotalo. Mantenendo il sangue freddo, si sopravvive.

"So che hai ragione" ammette in un mormorio "E mi conosci, non sono uno che si lascia trasportare facilmente. Ma sono accecato dalla rabbia, incapace di prendere le distanze in questo caso" chino la testa in silenziosa accettazione, pensando a come agire. Per prima cosa, dobbiamo scoprire quando è stato saccheggiato il suo ufficio, così avremo un punto di partenza.

Lascio cadere la borsa e prendo un quaderno dove traccio una linea "Ti ricordi cos'hai fatto ieri, esattamente?" Sebastian si passa una mano sul viso, un gesto nervoso che gli serve per trattenersi dal distruggere tutto quello che gli capita a tiro. Vedo lo sforzo sovrumano che compie per non esplodere, perciò aspetto paziente che riprenda il controllo. Rabbrividendo nel sentire il mio cuore accelerare di fronte al suo sensuale magnetismo, mi avvicino stringendomi a lui, il quale non fa nulla per allontanarmi.

"Sono venuto direttamente qui dopo la fine delle lezioni. Volevo lavorare sul rituale"

"E per quanto tempo ci sei stato?" Sebastian scuote la testa "Non mi ricordo esattamente, diverse ore immagino! Le istruzioni sono in quechua antico, ci vuole tempo" se vogliamo arrivare ad una risposta, è meglio che faccia lavorare la sua memoria.

"Non ricordi davvero quando te ne sei andato?"

"Era notte fonda, è tutto ciò che posso dirti" replica massaggiandosi la radice del naso per concentrarsi. L'ultima cosa che vorrei è mettergli altra pressione, ma non penso ci sia altra soluzione se vogliamo ritrovare lo specchio. E adesso che abbiamo un periodo temporale più ristretto, possiamo trovare dei probabili sospettati.

Is It Love? SebastianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora