Cap 2: Lo detesto

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Mangiai la mia cioccolata con una brioche alla crema e un bel succo di frutta accompagnati da mille strategie che io e Albus ci stavamo studiando da settimane ormai.

 Le mie dita non stavano mai ferme, segno che ormai ero al culmine dello stress,e picchiettavano sul tavolo e il ticchettio che creavano non mi tranquillizzavano di certo. D'altronde questo era forse il mio ultimo giorno a Hogwarts, la mia ultima possibilità di far vedere quel che valgo in questa scuola, non poteva andare nulla storto. 

Non ero neanche sicura cosa volessi dimostrare, di essere intelligente? brillante? forte? coraggiosa? dovevo veramente sperare di scoprirlo in queste poche ore, tra un po' mi sarei diplomata e non sapevo ancora cosa fare, bhe insomma un'idea ce l'avevo ma... i miei mi avrebbero ammazzato.

Per fortuna c' era quel pazzo di Arthur Grey che stava facendo colazione con delle fette di ananas che si mise agl' occhi come occhiali facendo una faccia tanto buffa che Richard Clark, che era seduto proprio davanti a lui, scoppió a ridere sputando tutto il latte che aveva in bocca addosso al povero Arthur che si ritrovò zuppo con ancora quelle fette di ananas sugl' occhi scatenando una risata generale che contagió anche i piú nervosi come me.

Quella bellissima risata purtroppo si è subito interrotta quando vidi due occhietti argentei che mi stavano fissando e la rabbia salì ulteriormente nel vedere di chi erano quegli occhi: Scorpius Malfoy

LO DETESTO!!

Chiunque ha in classe un ragazzino arrogante e antipatico ma nessuno aveva in classe Scorpius, una vera tortura!

Fin dal primo momento si era dimostrato vanitoso, arrogante e presuntuoso soprattutto nei miei confronti. E la cosa più irritante è che era circondato da ragazze che si mettevano a parlottare e ridacchiare a ogni passo che faceva, tutte gli sbavavano dietro come un cane in una macelleria, posso giurare di aver sentito una volta Cara Gregory, Tassorosso, che diceva a un'amica vicino alla Torre di Astronomia

"Guardalo, sembra un'angelo quando respira, è un modo singolare di respirare, la Cooman vede un futuro raggiante nel suo futuro... spero tanto con me!" e a quel punto non mi ricordo se ho vomitato, se mi sono buttata giù dalla torre o se semplicemente me ne sono andata disgustata. Ok, lo confesso, ho fatto la terza cosa ma avrei voluto tanto provare le prime due. 

 Mamma ha detto che anche suo padre si comportava così, che la tormentava di continuo e che faceva sempre lo smorfioso in classe ma non credo che una persona potesse esserlo piú di lui!

Giuro che avrei preso a schiaffi quel furetto platinato ogni volta che avesse aperto bocca, e una volta l' ho fatto ma la punizione con Hagrid è stata terrificante: di notte, al buio, a cercar un ragno gigante con Hagrid che per diminuire la tensione ha detto: "Dividiamoci per cercare meglio"... DIVIDIAMOCI?
Scusa Hagrid ma col bene che ti voglio dividersi non è stata la tua idea migliore! contando che quella notte ero talmente spaventata che cominciai a correre e finii con la caviglia in una buca e...caviglia rotta! Un mese con le stampelle infernale!

Quindi no, da quel giorno decisi di non picchiare più Malfoy per il mio benessere fisico e mentale.

Comunque non ho mai detto che non l' abbia mai insultato infatti, a contrario di Albus che è tranquillo a ogni sua battuta di cattivo gusto e lo evita sempre io No! Non ne sono capace! Se non replico non sono contenta.

Certo non ho avuto sempre io l' ultima risata ma di certo molte volte mi è piaciuto vedere quel sorrisino spento!

Ci fissammo per qualche secondo fino a quando Albus si accorse che avevo smesso di ridere e stavo guardando da un' altra parte con il pugno stretto. Si girò a vedere chi stavo fissando e poi mi rassicurò dicendo "Lascialo perdere quello, ora concentrati sulla gara".

Smisi di guardarlo ma era chiaro che ero ancora furibonda.

Finì la colazione e mi diressi verso l' uscita quando mi arrivò una spallata, mi girai e vidi la serpe che mi sorrideva: "Lo so che sono bello e merito di essere fissato ma non consumare tutta la mia bellezza, lasciane un po' anche alle altre!".

Già mille insulti mi volavano nella mente ma di fianco a me c' era Albus che mi guardava storto e allora ho preferito continuare a camminare con lui ma mi voltai e del mio sguardo gli feci capire che aveva vinto la battaglia ma non la guerra!

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