Capitolo 17

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Questa mattina mi sono svegliata abbastanza presto, entro in cucina per fare colazione con estrema calma, dopo il saggio invernale seguivano due giorni di riposo dall'accademia e di questo ero molto felice perché tutti ci impegnavamo al massimo ogni giorni, dopo i due giorni di riposo le lezioni che venivano a seguire erano per l'esame di fine anno. Era il mio ultimo anno di accademia e dovevo seriamente iniziare a pensare cosa avrei fatto in futuro, il mio sogno era diventare prima ballerina nei teatri più importanti del mondo il che comportava allontanarmi da Roma, dalla mia famiglia, da tutto. Ero una persona che resta attaccata alle sue origini, non ho mai sopportato il fatto di dover andare via dalla mia città e dalla mia famiglia per più tempo, sono sempre stato il tipo di persona che sentiva la mancanza delle piccole cose e non volevo sentire la mancanza delle piccole cose che mi circondano poi dopo varie riflessioni in me è cresciuta la voglia di insegnare danza e quindi conoscendomi avrei fatto di tutto per realizzare questo piccolo sogno. Nei mesi che sarebbero seguiti fino alla fine dell'anno, l'accademia aveva organizzato per tutti gli alunni un viaggio che ci sarebbe servito per metterci in confronto con altri studenti di danza e musica ma ancora non avevano deciso una meta. Ad interrompere i miei pensieri fu mia madre che era appena entrata in cucina anche lei per fare la sua colazione

-Buon giorno Azzurra, già sveglia?- mi chiese con evidente stupore dato che amavo dormire fino a tardi quando non andavo in accademia

-Buon giorno anche a te mamma- dico ingoiando un biscotto -si, non avevo particolarmente sonno- rispondo poi alla domanda piegando le spalle prendendo un sorso di latte e caffè

-Quest'oggi sarò dalla nonna, vieni con me?- disse poi sedendosi a tavola per tenermi compagnia, solitamente faceva colazione di fretta oppure spesse volte la saltava perché doveva scappare a lavoro

-Certo, vado a cambiarmi- dico entusiasta, era da un po' che non andavo da mia nonna per i vari impegni dell'accademia ma nonostante ciò tutti i giorni la chiamavo per sapere come stava promettendole sempre che appena mi era possibile sarei passata a trovare lei e il nonno. I miei nonni erano davvero tutto per me, fin da quando ero bambina si sono presi cura di me poiché mia mamma lavorava ed essendo piccola non potevo restare da sola e a dire il vero in quei periodi i miei genitori non potevano permettersi di pagare una baby sitter o una scuola pomeridiana e quindi i miei nonni mi hanno praticamente cresciuta con il loro amore e i loro sani principi, infondo gli dovevo davvero tanto. Finii la mia colazione e dopo aver riposto la tazza vuota nel lavello andai in camera mia per recuperare dei vestiti puliti e successivamente mi chiusi in bagno per una bella doccia calda.

Casa di mia nonna era piccola e molto accogliente: un piccolo ingresso, sulla destra un salotto, poi la cucina con una piccola veranda adibita a piccolo ripostiglio per le varie cianfrusaglie, un altro corridoio breve dove c'era il bagno e poi la stanza da letto con un piccolo balconcino. L'ideale per due persone. Mi siedo come sempre sulla sedia a dondolo mentre per casa già si spandeva l'odore di un buon caffè

-Allora Azzurra? Come è andato il saggio? - mi chiese mia nonna aggiustandosi lo scialle sulle spalle

-Tutto bene nonna!- rispondo entusiasta

-Avremmo voluto esserci, ma siamo anzianotti- disse poi seguito da una risata chiedendomi poi di spiegarle il saggio e quindi decisi di farle vedere qualche video che mia madre aveva registrato per catturare il momento. I miei nonni erano davvero tutto per me, mi avevano cresciuta quando mia madre lavorava e mio padre era fuori per lavoro, erano un pilastro fondamentale nella mia vita

-Mamma vedessi che bell'amico ha Azzurra, un bel ragazzo davvero- intervenne mia mamma riferendosi ovviamente a Niccolò quando i video erano terminati

-Mamma!- esclamo con leggero imbarazzo diventando completamente rossa in viso

-Che c'è? È vero- continuò mia mamma facendomi ridere

-Un giorno me lo fai conoscere-

-Un giorno lontano nonna- dico sedendomi di nuovo sulla mia amata sedia a dondolo consapevole del fatto che avrebbe voluto sapere tutto e subito e che quindi non avevo via di scampo in nessun modo.

Spazio autrice:

Ciao a tutte e buona Pasqua!
Scusate per l'immenso ritardo, ma tra il lavoro e vari problemi sono riuscita a pubblicare solo adesso.
Questo è un capitolo di passaggio, spero vi piaccia ugualmente. Vi prometto che appena posso scriverò un capitolo più avvincente.

Un bacio, Anna

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