Capitolo 20

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NICCOLÒ.

Il Natale si avvicinava, camminavo con Adriano per le strade di Roma messaggiando di tanto in tanto con Azzurra e mi diceva di quanto fosse entusiasta che tra pochi giorni sarebbe arrivato il Natale. Parlavamo del più e del meno come al solito, nonostante Azzurra aveva scelto me e non lui, la nostra amicizia non era per niente cambiata. Adriano non era il tipo da portare rancore, anzi era maturo e conoscendolo so per certo che non avrebbe mandato a monte anni e anni di amicizia

-Quindi hai intenzione di farle un regalo?- mi chiede mentre entravamo nel solito bar

-Non ne ho idea, non stiamo insieme e non ci frequentiamo quindi non saprei- gli dico sinceramente. Avevo esternato i miei sentimenti ad Azzurra così come aveva fatto lei ma esattamente tra di noi non c'era ancora nulla di concreto

-Credo che farle un regalo sarebbe un gesto carino da parte tua. Non so alle femmine piacciono queste cose- dice bevendo poi il suo caffè e io lo seguo facendo lo stesso

-Non saprei cosa regalarle, ci penserò- rispondo piegando le spalle, lascio i soldi sul bancone pagando i due caffè e dopo aver salutato i proprietari usciamo dal bar per tornare alla macchina e fare ritorno a casa.

Mi fermai sotto casa di Adriano e aspettavo che lui scendesse per poi ritornare a casa mia

-I ragazzi hanno organizzato una serata in discoteca, te vieni?- mi chiede Adriano affacciandosi dal finestrino dopo aver chiuso la portiera - porti pure Azzurra eh-

-Si può fare, quando?- chiesi poiché ovviamente come sempre Adriano quando diceva qualcosa la diceva sempre a metà, sempre stato un suo difetto

-Giusto, è questa sera. Non è un problema vero?- dice con un sorriso compiaciuto con quella faccia da schiaffi che mi faceva venire voglia di prenderlo a sberle

-Nessun problema- gli dico ridendo non appena esulta

-Ci siamo capiti bello mio- ride anche lui, dopo averci salutato riparto per tornare a casa.

Ero in camera mia con la musica a tutto volume poiché ero da solo in casa dato che i midi genitori erano a lavoro

Niccolò:

Questa sera discoteca, verresti con me?

Scrivo un messaggio ad Azzurra e la risposta non tarda ad arrivare

Azzurra:
A che ora passi a prendermi?

Sapevo che questa risposta equivaleva ad un si quindi le rispondo che sarei passato a prenderla per le 21 e che sarebbe dovuta essere puntuale sapendo quanto fosse ritardataria. Dopo aver inviato il messaggio prendo dei boxer e calzini puliti dal cassetto e mi dirigo in bagno per fare una doccia calda, schiaccio play alla mia playlist e subito mi butto sotto il getto di acqua calda. Una volta finito di lavarmi iniziai a prepararmi con estrema calma indossando una camicia nera che lasciai sbottonata sul petto, indossai poi dei jeans chiari strappati sulle ginocchia e al piede misi le scarpe nere. Mi do un'ultima sistemata, spruzzo un po' di profumo, più del dovuto in verità, recupero tutte le mie cose ed esco di casa per dirigermi a casa di Azzurra.

Arrivai dopo un po', non appena la vedo uscire dal palazzo rimango sbalordito. Era più bella del solito, indossava un vestitino nero a manica lunga in pizzo e abbastanza corto, le scarpe col tazzo erano anch'esse nere, i capelli sciolti e ricci. Per il trucco solitamente Azzurra non era eccessiva, come al solito aveva messo una linea sottile di eyeliner e sulle labbra un rossetto di colore rosso. Non era per niente volgare ma bensì  sexy al punto giusto

Dodici-ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora