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Quella sera, Jimin e il resto dei suoi amici avevano deciso di festeggiare il ritorno di Seokjin, Namjoon e Hoseok dalla Cina.
Così si trovavano in un piccolo pub vicino all'università, a ridere e scherzare come quando erano alle superiori.

Persino Jungkook, nonostante avesse ancora qualche linea di febbre, si era unito alla combriccola.

Erano tutti così allegri, e Jimin avrebbe voluto davvero unirsi completamente all'allegria generale, ma il pensiero di quel misterioso ragazzo dai capelli verdi continuava a tormentarlo.
Eppure ormai era sicuro che fosse reale, anche Hoseok lo aveva visto.
Non capiva come mai la sua immagine non lo lasciasse in pace.
A quel punto era ovvio che non fosse Yoongi, perché Jimin davvero non voleva credere che fosse andato così avanti da non riconoscere quello che una volta era stato il suo ragazzo.
Ma c'era qualcosa in lui che attirava Jimin in modo strano, moriva dalla voglia di scoprire chi ci fosse sotto quella mascherina.

"Jimin? È la terza volta stasera che ti perdi nei tuoi pensieri, sicuro che ti interessino i nostri racconti?" lo riprese Seokjin, sventolandogli una mano davanti alla faccia.
Il diretto interessato tornò con i piedi per terra, accorgendosi di avere gli occhi di tutti puntati addosso.
"Certo che mi interessa, scusa hyung. Mi sono solo distratto un attimo" si scusò, non trovando nessuna giustificazione adeguata.

Il maggiore lo scrutò con occhio critico, ma decise di lasciar cadere il discorso e di lanciarsi nuovamente nel racconto di come lui e gli altri due si fossero persi durante il loro viaggio studio.

Jimin non voleva guastare l'atmosfera di quella sera, così decise di mandare giù un altro paio di bicchieri di birra (che, per la cronaca, col tempo aveva imparato a reggere) e di liberare la testa dai pensieri opprimenti.

***

"Finalmente posso tornare a dormire con Jungkook!" esclamò un euforico Taehyung, mentre rientrava in stanza con Jimin. "Prendo il caricabatterie e vado, ok?"

L'argentato annuì solamente, con un leggero sorriso. Trovava adorabile come la relazione dei suoi due migliori amici sembrasse ancora la stessa di due anni prima.
Quei due erano ancora così genuini, sembrava che stessero insieme da solo poche settimane, quando invece andavano avanti da oltre due anni.

"Tu sei sicuro che vada tutto bene? Mi sei sembrato stranamente silenzioso e sovrappensiero stasera. È successo qualcosa?" domandò poi il biondo, sporgendosi per vedere meglio in faccia Jimin, che era già steso sul proprio letto.

"Tranquillo Tae, non è successo niente. Sai che ogni tanto mi perdo anche per pensare alle cose più stupide. Ora vai da Jungkook prima che cambi idea, buonanotte" gli assicurò, sorridendo leggermente.

L'altro annuì, decidendo di fidarsi del suo migliore amico.
Gli augurò la buonanotte a sua volta, correndo poi fuori dalla loro camera condivisa.

Così ora Jimin si ritrovava da solo, alle prese con un incredibile mal di testa e i pensieri su quel ragazzo, che alla fine erano tornati comunque, nonostante l'alcool.
Sperava di addormentarsi velocemente, così da mettere fine a quel turbinio di domande che quella notte non avrebbero certo trovato risposta.

spazio autrice:
scusate se ieri non ho pubblicato ma sto rimanendo un po' indietro con i capitoli -.-'

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