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Ormai erano passati quasi tre giorni da quando Jimin e Jinyoung si erano lasciati.
Il minore lo aveva già detto a tutti i suoi amici, ma non era dispiaciuto.
Certo, gli mancava passare del tempo con lui, ma tanto nell'ultimo periodo non si vedevano quasi mai, quindi la differenza non era poi così evidente.

Lo aveva visto spesso passare per i corridoi insieme a quel ragazzo alto con i capelli strani, Yugyeom.
Era di buon umore, e Jimin era contento di vederlo in quel modo.
Avevano fatto bene a lasciarsi.

E, a proposito di ragazzi con i capelli strani, il ragazzo con la mascherina non aveva smesso di girargli intorno.

Jungkook aveva detto che, adesso che era single, quel ragazzo sarebbe stato ancora più pressante.
Ma in realtà non era cambiato niente.
Continuava ad essere inquietante tanto quanto prima, non era peggiorata la cosa.
Jimin si chiedeva ancora che cosa volesse da lui, ma iniziava a rassegnarsi all'idea che non l'avrebbe mai scoperto.

I suoi amici che sapevano di quella storia, quindi Taehyung, Namjoon e Jungkook, gli avevano detto solamente di ignorarlo, ma per lui non era così facile.
Era come avere una telecamera sempre puntata addosso, e odiava sentirsi osservato.
Aveva provato a prenderla sul ridere, trascinando i suoi due migliori amici in giro per la scuola, divertendosi a vedere il ragazzo con i capelli verdi seguirlo ostentando un'aria disinvolta, ma non gli ci era voluto molto a realizzare che non ci fosse nulla di divertente.

***

Quel giorno aveva incrociato il ragazzo dai capelli verdi solo una volta.
Non che si lamentasse, chiaro, ma era strano.
Magari gli era capitato qualcosa di brutto.

Jimin scosse la testa: non voleva nemmeno pensarci.

Continuò a camminare per il corridoio- deserto a quell'ora- di ritorno dal suo parco.
Sarebbe rimasto anche più a lungo, ma aveva iniziato a piovere, ed era stato abbastanza fortunato da dover camminare solo sotto ad una pioggia leggera, prima che iniziasse il vero e proprio acquazzone.

Erano circa le sei del pomeriggio, le lezioni erano finite da un pezzo, perciò non c'era nessuno.
Era leggermente inquietante essere lì da solo, con i tuoni che si sentivano da fuori e il rumore della pioggia che sbatteva sui vetri.
Non era un grande fan delle tempeste.

Decise di andare nel bagno più vicino, per gettarsi un po' di acqua in faccia e calmarsi, perchè la tempesta lo innervosiva.
Ma, non appena entrò, qualcun altro uscì da una delle cabine del bagno.
Quando vide chi fosse, Jimin si sentì stranamente tranquillizzato:" Oh, sei tu".

Il ragazzo dai capelli verdi, che ancora non lo aveva notato, alzò lo sguardo di scatto, con gli occhi leggermente sgranati.
"Oggi ti ho visto una volta sola, pensavo ti fosse successo qualcosa" disse tranquillamente, avvicinandosi al lavandino. Aprì il rubinetto e si buttò un po' di acqua in faccia, per poi asciugarsi con uno dei fazzoletti messi a disposizione lì vicino.

Quando riaprì gli occhi, vide che l'altro continuava a guardarlo con aria perplessa, come a cercare di capire perchè gli stesse rivolgendo la parola.
"A te non mettono ansia i temporali? A me si" continuò l'argentato, appoggiandosi con la schiena al lavandino.
Non si sarebbe aspettato alcun tipo di risposta, per questo fu sorpreso quando il ragazzo scosse la testa.
Sorrise largamente:" Allora mi ascolti!" e l'altro annuì.

Jimin rimase a fissarlo per un po', con ancora un lieve sorriso, mentre l'altro teneva lo sguardo puntato a terra.
"Sai, mi ricordi davvero tanto una persona" sentenziò dopo poco.
A quel punto il verde lo guardò con aria curiosa.
Jimin era tanto preso dal momento che si stava avvicinando all'altro senza accorgersene, ma un tuono più forte degli altri lo fece sobbalzare, riportandolo alla realtà.

Si rese conto di quanto si fosse avvicinatò, e si allontanò come scottato.
Recuperò il proprio zaino, precedentemente appoggiato a terra, e fece per andarsene:" Devo andare. Bella chiacchierata. Ci si vede".

spazio autrice:
le cose interessanti sono più vicine di quanto crediate :)

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