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Per quanto avesse provato ad ignorare la sensazione, Jimin si sentiva osservato.

Lui, Namjoon e Taehyung si trovavano alla caffetteria dell'università, durante l'ora di pranzo. Le loro lezioni erano finite alla stessa ora, così avevano deciso di pranzare insieme.
Però era da quando aveva iniziato a mangiare che gli sembrava che qualcuno lo stesse fissando.

Non erano i suoi amici, perché al momento erano impegnati in un'animata discussione su cosa fosse meglio tra pizza e sushi, e di sicuro nessuno dei due avrebbe avuto interesse a guardare proprio lui, non in un momento come quello.

Così iniziò a guardarsi attorno, cercando qualcuno che stesse puntando lo sguardo nella loro direzione.
Eppure non c'era nessuno che stesse guardando proprio lui.
O almeno così gli sembrava all'inizio, finché vicino alla porta del bagno, nella penombra, notò qualcuno intento a fissarlo.

Da lontano non riconobbe subito chi fosse, anche perché non appena si rese conto di essere stato beccato, lo sconosciuto distolse lo sguardo e si rifugiò in bagno.

Jimin scrollò le spalle, decidendo di non dare troppa importanza alla cosa, e concentrandosi nuovamente sul suo cibo e sui ragazzi di fronte a lui.
"Allora? Chi ha vinto?" domandò divertito.
Taehyung indicò sconsolato il ragazzo castano alla sua destra:" Lui, stava per la pizza".
Namjoon rivolse all'argentato il suo solito sorriso, mettendo in evidenza le fossette, e chiese:" Avevi anche dubbi sul vincitore, Chim?"

Per il resto del pranzo, Jimin ascoltò le lamentele di Taehyung su quanto fosse brutto discutere con Namjoon, perché, intelligente com'era, trovava sempre il modo di vincere qualsiasi discussione.
Però Jimin non ascoltava del tutto, perché la sensazione che qualcuno lo stesse osservando ricominciò a solleticare il suo sesto senso, senza permettergli di prendere parte interamente alla conversazione.

Solo verso la fine della pausa pranzo decise di voltarsi nuovamente verso il bagno, nella speranza di trovare la stessa persona di prima.
E in effetti fu così, e per sua fortuna l'osservatore era più alla luce rispetto a poco prima, e Jimin non ci mise molto a riconoscere il ragazzo dai capelli verdi.

Sgranò gli occhi, perché forse era proprio l'ultima persona che si sarebbe aspettato di trovare a fissarlo.

Si era convinto di averlo spaventato in entrambi i loro incontri, avendo iniziato a rincorrerlo, ma evidentemente non era stato così.
O forse con quel comportamento lo aveva solo incuriosito, e così aveva deciso di inquietarlo spiandolo dalla porta del bagno.

Insomma, Jimin non si spiegava perché proprio lui lo guardasse con così tanto interesse.
Tutto ciò che sapeva era che ormai era da una buona ventina di minuti che lo fissava, e la cosa gli metteva addosso molta ansia, qualsiasi fosse il motivo.

E in più, gli occhi di quel ragazzo continuavano a ricordargli quelli di Yoongi, così scuri e dal taglio felino, ma già sapeva che non poteva essere lui.
Ma la sensazione che gli trasmettevano era la stessa.

Rimasero a fissarsi l'un l'altro per una decina di secondi, finché il ragazzo con la mascherina decise di andarsene dalla caffetteria a passo svelto, forse spaventato che Jimin avesse potuto seguirlo, avendolo beccato a fissarlo.
Ma l'argentato rimase al suo posto, ad osservare il punto in cui lo sconosciuto era sparito.

"Chim? Chi era quello?" chiese Namjoon, vedendo passare il ragazzo.
"Già, e perché vi stavate fissando?" si aggiunse Taehyung, particolarmente interessato.
Jimin decise di omettere i precedenti e bizzarri incontri avuti con il ragazzo, ma rispose comunque sinceramente:" Io non ne ho proprio idea".

Entrambi i suoi amici corrugarono le sopracciglia, confusi. "E quindi tu ti scambi occhiate con un tipo a caso?" fece il minore,  e Jimin ruotò gli occhi:" Non scambio occhiate con nessuno. È solo che mi stavo fissando e così l'ho fissato anche io".
"Si chiama scambiare occhiate" mormorò Namjoon, continuando a mangiare.
"Come volete" disse l'argentato, liquidando il tutto con un gesto annoiato della mano.

Il castano si fermò qualche istante a fissare il vuoto, riflettendo, finché Taehyung non gli diede una spallata per attirare la sua attenzione:" Ehi, sveglia".
Il maggiore lo ignorò e disse:" Non vi ricorda qualcuno? Ho l'impressione di averlo già visto da qualche parte".

Jimin negò, ma sapeva benissimo a chi si stesse riferendo.

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