Non vedevano Jimin da quella mattina.
Dopo averlo visto correre fuori da scuola, Taehyung e Jungkook avevano semplicemente pensato che al maggiore servisse un po' di tempo per pensare, così non si erano preoccupati troppo.Ma, al termine delle lezioni, erano andati a cercarlo nella stanza che condivideva con il biondo, dato che non lo avevano visto nemmeno durante la pausa pranzo, ma di lui non c'era traccia.
Avevano iniziato a cercarlo in giro per la scuola, nelle aule ormai vuote, nei corridoi, in biblioteca, ma non lo avevano trovato.Preoccupati, erano andati a cercarlo da Hoseok, sperando che magari si fosse andato a confidare con lui.
Ma nemmeno l'arancione aveva sue notizie.
Come del resto Namjoon e Jin, da cui si erano recati subito dopo essere stati da Hoseok, che li aveva seguiti."Io pensavo che lo aveste convinto a parlare con Yoongi, per questo non mi sono preoccupato quando non l'ho visto a pranzo" aveva detto Jin, sentendo però subito dopo l'ansia salire, al pensare a dove potesse essere Jimin.
"Come avete fatto a perderlo?" aveva chiesto Namjoon, quasi esasperato.I più piccoli avevano raccontato della loro tutt'altro che tranquilla chiacchierata con Jimin di quella mattina, ricevendo sguardi accusatori dagli altri tre.
Si sentivano in colpa, perché avevano solo combinato un altro guaio."Sentite, non ci guardate così, sapete com'è Jimin" si era difeso Jungkook, con le mani alzate in segno di resa.
"Esatto, voi non avreste certo fatto di meglio. E inoltre siete stati noi a convincerci a parlare con lui, quindi la colpa è per metà vostra" aveva detto Taehyung, battendo il cinque col suo ragazzo per l'ottima difesa."Ok, sentite, smettiamo di discutere e ricominciamo a cercare. Avete già provato a chiamarlo?" domandò Hoseok.
"Si, una dozzina di volte, ma ovviamente non risponde".
"Oh, fantastico.." aveva sbuffato Jin con aria esasperata."C'é ancora un posto dove possiamo cercare, però" aveva detto Namjoon, attirando l'attenzione degli altri che si stavano scervellando per trovare una soluzione.
"Sarebbe?" Taehyung aveva chiesto, speranzoso.
"Magari ha avuto abbastanza tempo per pensare e si è deciso ad andare a parlare con Yoongi" aveva spiegato il castano.
Il volto degli altri quattro si era illuminato, perché effettivamente era una cosa plausibile.Ma, come sappiamo, non era così.
***
"Che intendete dire con 'non troviamo Jimin'?" chiese Yoongi con un sopracciglio inarcato, sulla soglia della sua stanza.
Non aveva nemmeno fatto in tempo a far entrare gli altri cinque in camera, dato che Jinyoung non c'era, perché avevano iniziato subito a parlare."Vuoi dire che non è nemmeno qui?" domandò Jungkook con sguardo affranto, lanciando un'occhiata agli altri come a comunicare che dovessero ricominciare la loro ricerca.
"E adesso dove andiamo a cercarlo?" si lamentò Hoseok, passandosi una mano tra i capelli."Volete dirmi che sta succedendo?" domandò ancora Yoongi, che non capiva come mai sembrassero tutti così preoccupati.
Namjoon, che si era messo a capo della 'spedizione' per ritrovare l'argentato, guardò il maggiore con sguardo colpevole, prima di dire:" Noi... Volevamo che parlasse con te, ma lui non era della stessa idea, quindi stamattina è corso fuori da scuola e nessuno l'ha più visto da allora".Yoongi sgranò gli occhi, mentre gli altri cinque lo guardavano con dei sorrisetti imbarazzati dipinti in volto.
"Vi siete accorti che fuori sta piovendo a dirotto, vero?" si spostò dalla soglia della porta, permettendo agli altri di vedere fuori dalla finestra di camera sua.
Aveva ragione, pioveva.
Le gocce di pioggia sbattevano violentemente contro il vetro della finestra, mentre una schiera di nuvole grigie ricopriva il cielo.Taehyung sbiancò, ricordandosi che Jimin non fosse del tutto guarito da quello febbre.
"Avete idea di dove possa essere, fuori di qui?" domandò Yoongi preoccupato, entrando in camera sua e afferrando una giacca dall'attaccapanni.
"Potrebbe essere in qualche bar qui vicino, ma chissà dove potrebbe essere arrivato da stamattina" rispose Jin, rendendosi improvvisamente conto della situazione in cui si erano cacciati.Yoongi chiuse la porta dietro le proprie spalle, infilando la giacca ed iniziando ad incamminarsi nel corridoio, con gli altri al seguito: "Bene, voi allora andate a controllare nei bar o nei locali qui vicino, io ho un posto che devo controllare".
***
Prima che Jimin scoprisse chi si celasse sotto la mascherina del ragazzo dai capelli verdi, Yoongi lo aveva visto diverse volte dirigersi in quella direzione.
Si trattava di una strada quasi deserta vicino alla loro scuola, in cui non aveva mai visto passare nessuno all'infuori di Jimin.Non sapeva dove portasse, non aveva mai voluto seguirlo fino a quel punto, certo che sarebbe parso ancora più inquietante, ma aveva il sospetto che l'argentato si trovasse lì, in quel momento.
Sotto tutta quella pioggia aveva fatto fatica a ritrovare la piccola stradina, sbagliando direzione circa tre volte, ma alla fine l'aveva riconosciuta.
Nonostante il cappuccio della sua giacca, era bagnato dalla punta dei capelli alla punta dei piedi, e moriva di freddo.
Si sarebbe sicuramente beccato l'influenza.Ma adesso la cosa importante era trovare Jimin, non poteva permettersi che gli capitasse qualcosa.
Sperava vivamente che si trovasse in qualunque luogo portasse quella strada, perché altrimenti non avrebbe avuto altre idee.Mentre percorreva la strada, poco più avanti sulla destra vide un piccolo parco, all'apparenza abbandonato.
C'erano alcune giostre malmesse, come un'altalena con le corde quasi del tutto consumate, uno scivolo con alcuni gradini delle scale mancanti e un girello cigolante.
L'unica cosa abbondante in quel parco era la vegetazione, dati i molti alberi e l'erba incolta.Un albero in particolare attirò la sua attenzione.
Era un salice, con i rami sferzati dalla pioggia e le foglie smosse dal vento.Guardò avanti a sé, in fondo alla strada.
Non riusciva a vedere niente, quel parco era il primo segno di civiltà che incontrava nel suo cammino e probabilmente l'unico per molti altri metri.
Tanto valeva controllare anche lì.Si diresse a passo svelto verso il salice, sentendo le scarpe affondare nell'erba bagnata ma decidendo di ignorare la fastidiosa sensazione dell'acqua nei calzini.
Man mano che si avvicinava, iniziava a scorgere qualcosa al di là delle foglie del salice.
Afferrò i rami e li spostò di lato, chinandosi per passarvi sotto.Spalancò gli occhi quando vide Jimin, rannicchiato contro il tronco dell'albero e con gli occhi chiusi, leggermente meno bagnato di lui grazie alla protezione dei rami.
Gli si avvicinò all'istante, iniziando a scuoterlo delicatamente per le spalle.
"Jimin. Jimin, svegliati" lo richiamò, ma non ottenne risposta.
Gli posò una mano sulla fronte, constatando che fosse quasi bollente.
Doveva portarlo in infermeria.Provò a scuoterlo un'ultima volta, con scarsi risultati.
Pazienza, lo avrebbe portato in braccio.Si mise il suo zaino in spalla, per poi passargli una mano sotto le ginocchia e attorno alle spalle, sollevandolo a fatica.
Uscì velocemente da sotto il salice, sperando che nessun ramo colpisse in faccia il più piccolo.
Si chinò su di lui in modo da farlo bagnare il meno possibile, ed iniziò a correre verso dove era venuto.Durante il tragitto, Jimin mugolò qualcosa, avvolgendo le braccia attorno al collo di Yoongi, rimanendo incosciente.
Il maggiore non riuscì ad evitare di sorridere appena.
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Fanfiction[COMPLETATA] [SEQUEL OF LOST] «a volтe è pιù ғacιle aммeттere a ѕe ѕтeѕѕι la realтà, ιnvece dι conтιnυare a negare» {вoy×вoy} {angѕт} don'т lιĸe? don'т read