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Nonostante fossero pieni di buona volontà e voglia di fare, nessuno di loro aveva ancora trovato un piano abbastanza buono per far parlare Yoongi e Jimin.
Infatti, da quando Namjoon aveva raccontato ciò che gli aveva detto il verde a Seokjin e Hoseok, non si erano mossi da quella camera, alla ricerca di un colpo di genio.

Non volevano costringere Jimin a parlare col maggiore contro la sua volontà, bisognava che capisse quanto fosse importante dargli un'altra occasione, e magari che lo perdonasse.
Loro lo avevano fatto.

Ma conoscevano l'argentato, non avrebbe dato ascolto a nessuno di loro.
Yoongi aveva ragione quando aveva detto di non aver mai conosciuto qualcuno testardo quanto lui.

Era già da un paio d'ore che loro tre si scervellavano per trovare una soluzione, uscendosene ogni tanto con qualche idea strampalata.
Jin aveva proposto di chiuderli entrambi in un'aula vuota finché non avessero parlato per bene.
Hoseok era dell'idea che per convincere Jimin avrebbero dovuto ipnotizzarlo.
Namjoon aveva evitato di dire castronerie, preferendo continuare a pensare.

Alla fine però, dopo tutto quel tempo passato a spremersi le meningi, Namjoon se ne uscì con quella che gli parve la cosa più sensata da fare:" Dobbiamo parlare con Taehyung e Jungkook".
Gli altri due lo guardarono con un sopracciglio inarcato.
"Perché?" domandò Hoseok, steso a stella marina sul letto del minore.
"Andiamo, è facile. Quei due sono le persone piu vicine a Jimin, in questo momento. Se c'è qualcuno di cui si fida ciecamente, sono proprio loro" ribatté il castano, sorridendo.

Jin si portò una mano al cuore in maniera drammatica:" Stai dicendo che di noi non si fida?!"
"No, Jinnie, sto dicendo solo che di loro si fida di più. E inoltre, in più siamo a insistere meglio sarà. Si accorgerà di essere dalla parte del torto, così" spiegò mentre si avvicinava al ragazzo, che era seduto sul scrivania.

Gli altri due rimasero in silenzio qualche istante, riflettendo.
"Hobi, il mio ragazzo è un genio" esordì il corvino, come se Namjoon non fosse stato a letteralmente cinque centimetri da lui.
Hoseok si mise a sedere sul materasso, dandogli ragione:" Lo so, vi ho fatti mettere insieme per questo".

Namjoon e Seokjin sorrisero, al ricordo di come si fossero fidanzati.
In effetti la cosa andava attribuita a Hoseok.

"Già, grazie Hobi. Chissà cosa faremmo a quest'ora, se tu non ci avessi aiutati" sorrise il minore, schioccando un bacio sulle labbra del corvino, che ricambiò con piacere.
"Ragazzi, per favore, non davanti a me. Se volete vi lascio il letto e me ne vado, ma almeno aspettate che io esca dalla stanza" si lamentò Hoseok, mettendosi una mano davanti agli occhi.

Jin rise, separandosi dal minore:" Tranquillo Hobi, non faremo niente. Puoi anche levare la mano da lì, è tutto finito".
L'arancione fece come gli era stato detto, mentre gli altri due si dirigevano verso la porta per andare a cercare Jungkook e Taehyung.
"Aspettate un secondo" li fermò però Hoseok, raggiungendoli.
"Che c'è?" chiese Namjoon, che era evidentemente impaziente di andare.
"L'altro giorno Tae mi è sembrato molto arrabbiato con Yoongi... Credete che riusciremo a convincerlo a lasciar parlare lui e Jimin?"

***

"No, no e no" esclamò Taehyung, sedendosi sul letto di Jungkook e incrociando le braccia, imbronciato.
"Andiamo, Tae! Fallo per Jimin, sai anche tu che starebbe meglio se parlasse con Yoongi!" tentò di farlo ragionare Jin, scuotendolo per le spalle.
Il biondo lo allontanò bruscamente, alzandosi subito dopo e raggiungendo il suo ragazzo che se ne stava in piedi davanti alla finestra.

"Tu dici che starebbe meglio se parlasse con lui, ma come fai ad esserne sicuro? Se non sbaglio hanno parlato anche l'altra sera, e guarda un po' da quel momento Jimin non ha mai lasciato la sua stanza. Questo lo chiami stare meglio?" ribattè, rosso in volto per la rabbia.
Si intromise Hoseok:" Ti ho detto perchè Jimin stava così quella sera, quindi non addossare tutta la colpa su Yoongi".

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