Ammissioni

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"Hermione, che stavi facendo ?" gli uscì forse con un po' troppo impeto. Ma Malfoy lo aveva guardato in modo così malizioso da fargli ribollire il sangue nelle vene.
"Che ci facevi in bagno con lui ?"  lo indicò con disgusto.
Al gesto di Harry, Draco incrociò le braccia "Ah, ma allora è un vizio ... nessuno vi ha mai insegnato le buone maniere a te e Lenticchia ?"
"Ecco Draco Malfoy in tutto il suo splendore..." pensò Hermione mettendosi, rassegnata, una mano sul viso. Se solo avesse potuto smaterializzarsi...
"Hermione rispondimi..."  la chiamò ancora Harry, aveva un'espressione indecifrabile in viso.
Lei lo guardò ansiosa e gli si avvicinò prendendogli il braccio "Ti spiego tutto alla torre, ora andiamo, ti prego !"
Draco infastidito da quel gesto, fece uno scatto, mettendosi di fronte ad Harry "Ah, complimenti Sfregiato, ho sentito che hai preso il boccino. Avrei quasi voluto vedere come hai fregato quella sciocca della Chang... ma, come sai, non ho potuto. Ero abbastanza occupato..."  nel dire le ultime parole, Malfoy fece un gesto eloquente con la testa, in direzione di Hermione.
"Serpe schifosa..." Harry tirò fuori la bacchetta.
Hermione urlò spaventata "HARRY, NO !"
"Stupeficium !"
"Protego."
L'incantesimo di Harry rimbalzò su quello di protezione di Malfoy.
Si spostò appena in tempo da schivarlo, Malfoy intanto aveva puntato la bacchetta su di lui ed Harry si affrettò a fare altrettanto.
Si guardarono per qualche secondo rimanendo in silenzio, gli occhi di Malfoy mandavano lampi di puro odio .
Per loro fortuna tutti i professori e gli alunni stavano ormai tornando al castello e lo stadio era quasi tornato deserto, altrimenti sarebbero stati sicuramente puniti.
Hermione si parò davanti al suo migliore amico, dando le spalle a Malfoy "Harry aspetta, è tutto un malinteso, andiamo alla torre così ti spiego."
"Levati di mezzo, Granger !" sibilò il Serpeverde, dietro di lei.
Harry la fissò, Hermione lo guardava con sguardo supplice. Forse era davvero tutto un malinteso... e poi, anche se la voglia di fare a pezzettini Malfoy era grande, non poteva non dar retta a quello sguardo spaurito e confuso che in quel momento gli stava lanciando la sua migliore amica. Hermione aveva bisogno di lui adesso, doveva fidarsi.
Suo malgrado gli sfuggì un sospiro "Va bene Hermione, andiamo alla torre, mi spiegherai strada facendo..." abbassò malvolentieri la bacchetta.
Hermione gli sorrise, grata. Poi si voltò verso Malfoy "Abbassa anche la tua."
Lui la guardò male "Non darmi ordini, ragazzina..."
"Per favore, Draco... abbassa la bacchetta..."
Se gli avessero dato una botta in testa, Malfoy non avrebbe potuto guardarla che in quel modo. Ma fu veloce a cancellare la sua espressione sorpresa, abbassò lentamente la bacchetta rimanendo comunque in silenzio, con gli occhi fissi in quelli di lei.
Anche Harry era rimasto sorpreso, Hermione lo aveva chiamato per nome ! Era la prima volta che lo faceva davanti a lui ma decise di non dire nulla, mise con delicatezza la mano sulla spalla dell'amica  "Allora andiamo ?"
"Sì..." Lei a fatica distolse lo sguardo dagli occhi freddi ma allo stesso tempo impetuosi di quell'odioso Serveperde che però la intrigava tanto. E solo allora si ricordò del ragazzino sotto Imperio. Lo cercò con lo guardo nel punto in cui lo aveva lasciato, ma di lui non vi era traccia...e lo stesso di Nott.
"Ricordati che aspetto il tuo gufo, Mezzosangue..." disse Malfoy, rimettendo elegantemente la bacchetta nel mantello poi senza aspettare una risposta si voltò, prendendo la strada opposta a quella dei due Grifondoro.
"Che vuol dire che Hermione è sparita ?" disse Ron, con i capelli ancora fradici dopo una lunga doccia.
Era da quando la partita era finita che cercava Hermione. Ci era rimasto male quando non l'aveva vista tra i compagni che erano scesi dalle tribune per festeggiare la vittoria della squadra. Si era ricordato che l'aveva lasciata con Neville prima della partita, così non appena lo vide entrare nei dormitori gli chiese subito dove fosse l'amica, ma la risposta che gli diede il compagno non fece che indispettirlo maggiormente.
Neville lo guardò, preoccupato "E' andata al chiosco a prendere dei dolcetti di zucca e non è più tornata, allora ho pensato che ci avesse anticipati al castello, ma non è neanche in Sala Comune" Si sentì un po' in colpa, alla fine i dolcetti erano per lui e non si era offerto neanche di accompagnarla.
In quel momento entrò Seamus insieme a Dean. "E' tutto pronto per la festa ! Ci divertiremo parecchio ragazzi" annunciarono felicemente ai compagni.
"Comunque bella parata Ron !" disse Dean, dando al compagno una poderosa pacca sulle spalle. "Peccato che poi abbiano segnato..."
Ron lo guardò male "È stata tutta colpa di quel bolide" protestò vivacemente "Se non mi avesse distratto l'avrei presa !"
"Però è giusto dire che la prima parata è stata eccezionale !" continuò Seamus, compiaciuto. "Peccato che la Granger se la sia persa !"
Neville guardò Ron, aveva uno sguardo cupo.
"Per caso l'avete vista, era con voi poco fa ?"
"No, noi stavamo preparando la Sala Comune per la festa , c'è già un sacco di gente, ma credo che lei non sia ancora arrivata" rispose tranquillamente Dean "Ma Harry dov'è ?"  disse poi scrutando la stanza "Non gli ho ancora fatto i complimenti per la partita !"
Lo sguardo di Ron si fece ancora più cupo "Non ne ho la minima idea..."

D come Draco, M come MisoginoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora