- Quanti anni ha?
Fredda, lapidaria. Senza ritegno, senza cuore. Così mi ricordo le sue parole. In quel momento non sapevo cosa significassero perché erano state pronunciate in francese, ma Taehyung mi aveva raccontato tutto la notte stessa dopo quella fatidica cena. L'asprezza delle sue parole era stata vomitevole.
- Quasi diciannove, - rispose Taehyung in coreano dopo aver esitato.
Eravamo tutti seduti nel tavolo della sala da pranzo. La madre era seduta a capo tavola, alla sua sinistra Sakura e alla sua destra Chaeyeong seguita rispettivamente da Taehyung e da me. Accanto a Sakura, invece, Chansung. Del padre neanche l'ombra.
- Ha intenzione di fare l'università? - Un'altra domanda dopo una breve pausa. Non parlò in coreano per la maggior parte delle volte durante quella cena.
- Certo, - Taehyung rispose un'altra volta in coreano.
I miei occhi cominciarono a saltare dalla signora a lui con fare indagatorio.
- Andate a letto insieme?
- Cosa intendi di preciso, mamma?
- Fate spesso sesso?
- Lo facciamo, mamma, mi sembra ovvio. Adesso smettila di parlare in francese in modo che non possa capirti. Mi stai mettendo a disagio, - solo quella volta Taehyung rispose in francese, ma il tonfo delle sue posate sul piatto mi mise comunque in imbarazzo. Avevo capito che l'oggetto dei loro discorsi ero io.
- Ma come lo fate?
- Lo facciamo, in un modo o nell'altro, - anche questa risposta fu data in coreano, ma da qui in poi lo sdegno nel suo tono crebbe a dismisura.
- Usate la protezione?
- Sì, mamma. Adesso smettila, - sbottò.
- E ti piace quando lo fate?
- Mi piace perché lo amo. Credi che la mia relazione crollerebbe se a un tratto non mi andasse di farlo? Credi che io stia con lui solo per un passeggero desiderio di sperimentare il mio stesso sesso in ambito sessuale per sapere cosa si prova? Dio, mamma, sono vanitoso ma non così megalomane, lussurioso, scialbo e senza cuore, - inveì di nuovo in coreano.
Quelle parole mi gelarono il cuore. Sakura, che prima che quel discorso venisse aperto mi aveva trattenuto in una piacevole discussione sul suo franchising, tentò impacciatamente di riprenderla per farmi distrarre. Dopo quella risposta, infatti, lo sguardo della signora si era indurito più di quanto non lo fosse già, duro e cinico, ed era calato un vergognoso silenzio.
Taehyung riprese le posate, ma le sue mani non si mossero oltre.- Non ti ho mai detto queste cose cattive e non dovevi rispondere in coreano. Per questo ragazzo mi vendi così? Senza remore? - Parole sibilate.
- Ma di sicuro non credi nella serietà del mio amore. E poi tu non ti senti ridicola a continuare a parlare in francese davanti a lui? - Rispose Taehyung. Il suo tono di voce era più pacato adesso, ma tagliente e più amaro ancora.
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❝Il destino gioca d'azzardo❞
Fanfictiontaekook | L'INQUISIZIONE DEL PREGIUDIZIO ; ─ "(...) e l'amore non si nutre di nient'altro se non di questi due principi: l'animo e la carne. La ragione si perde nella bufera del sentimento, non riconosce più alcuna via, viene offuscata e sviata, e...